Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 15-11-1989 ore 21:11:27 (UTC) in zona: 3 km SW Rocca Priora (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 3 km SW Rocca Priora (RM), il

  • 15-11-1989 21:11:27 (UTC)
  • 15-11-1989 22:11:27 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7680, 12.7510 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rocca Priora RM 3 11962 11962
Rocca di Papa RM 4 17034 28996
Monte Compatri RM 5 11978 40974
Nemi RM 6 1943 42917
Monte Porzio Catone RM 6 8693 51610
Grottaferrata RM 7 20327 71937
Frascati RM 7 22087 94024
San Cesareo RM 7 15153 109177
Colonna RM 8 4287 113464
Marino RM 8 43026 156490
Lariano RM 8 13432 169922
Genzano di Roma RM 8 23970 193892
Ariccia RM 8 19407 213299
Castel Gandolfo RM 9 8997 222296
Albano Laziale RM 9 41715 264011
Velletri RM 9 53303 317314
Zagarolo RM 10 17843 335157
Lanuvio RM 11 13632 348789
Labico RM 12 6379 355168
Ciampino RM 13 38412 393580
Gallicano nel Lazio RM 13 6334 399914
Valmontone RM 14 15959 415873
Artena RM 14 14276 430149
Palestrina RM 14 21672 451821
Castel San Pietro Romano RM 15 902 452723
Cave RM 16 11287 464010
Rocca Massima LT 17 1136 465146
Poli RM 18 2418 467564
Rocca di Cave RM 18 377 467941
Casape RM 19 744 468685
Cori LT 19 11065 479750
San Gregorio da Sassola RM 20 1619 481369
Capranica Prenestina RM 20 351 481720
Genazzano RM 20 6036 487756

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
21 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
22 Km a S di Tivoli (56533 abitanti)
23 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
26 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
26 Km a SE di Roma (2864731 abitanti)
36 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
37 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
43 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
84 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
87 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
89 Km a S di Terni (111501 abitanti)
90 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
ML-VAX 2.8
1989-11-15
21:11:27
41.768 12.751 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 104319
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-11-15 21:11:27 ± 0.2
Latitudine 41.7680 ± 0.0159
Longitudine 12.7510 ± 0.0176
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 104319

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2294.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00024
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04339
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 104319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:37:11

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 104319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1989-11-15T21:12:40.42 10.0 undecidable manual PN 0 4.8174 -0.32 0.7
--.TR9.Z. 1989-11-15T21:12:27.20 10.0 undecidable manual SN 110 1.9869 0.28 0.5
--.SOR.Z. 1989-11-15T21:12:19.80 10.0 undecidable manual SN 134 1.6761 0.3 0.5
--.ASS.Z. 1989-11-15T21:12:11.36 10.0 undecidable manual SN 356 1.2987 1.01 0.4
--.ALP.Z. 1989-11-15T21:12:10.66 10.0 undecidable manual SN! 30 1.1655 3.11 0
--.SGG.Z. 1989-11-15T21:12:10.40 10.0 undecidable manual SN 106 1.2654 0.55 0.5
--.DUI.Z. 1989-11-15T21:12:10.30 10.0 undecidable manual SN 94 1.2765 0.11 0.6
--.SGO.Z. 1989-11-15T21:12:07.00 10.0 undecidable manual PN 121 2.2644 1.29 0.5
--.SFI.Z. 1989-11-15T21:12:06.74 10.0 undecidable manual PN 343 2.2311 1.52 0.3
--.PGD.Z. 1989-11-15T21:12:05.69 10.0 undecidable manual PN 340 2.2311 0.44 1.1
--.RFI.Z. 1989-11-15T21:12:05.21 10.0 undecidable manual SG 116 1.0212 1.45 0.2
--.RSM.Z. 1989-11-15T21:12:05.51 10.0 undecidable manual PN 354 2.1645 1.17 0.6
--.CRE.Z. 1989-11-15T21:12:03.00 10.0 undecidable manual PN 342 1.9314 1.8 0.2
--.TR9.Z. 1989-11-15T21:12:02.70 10.0 undecidable manual PN 110 1.9869 0.81 0.9
--.AM8.Z. 1989-11-15T21:12:01.80 10.0 undecidable manual PN 19 1.8759 1.37 0.5
--.FG2.Z. 1989-11-15T21:12:00.20 10.0 negative manual PN 87 1.7871 0.84 1.9
--.ARV.Z. 1989-11-15T21:11:57.94 10.0 undecidable manual PN 4 1.7316 -0.42 1.3
--.OVO.Z. 1989-11-15T21:11:56.00 10.0 undecidable manual PN 126 1.5429 0.14 1.5
--.SOR.Z. 1989-11-15T21:11:56.60 10.0 undecidable manual PN 134 1.6761 -1 0.8
--.AQU.Z. 1989-11-15T21:11:55.51 10.0 undecidable manual SG 39 0.7548 0.58 0.5
--.DUI.Z. 1989-11-15T21:11:52.00 10.0 undecidable manual PN 94 1.2765 -0.08 1.6
--.SGG.Z. 1989-11-15T21:11:51.80 10.0 undecidable manual PN 106 1.2654 -0.23 1.6
--.ASS.Z. 1989-11-15T21:11:51.10 10.0 negative manual PN 356 1.2987 -1.31 1.2
--.ALP.Z. 1989-11-15T21:11:49.47 10.0 undecidable manual PN 30 1.1655 -1.23 0.7
--.RFI.Z. 1989-11-15T21:11:47.35 10.0 undecidable manual PG 116 1.0212 -1.16 0.8
--.MSC.Z. 1989-11-15T21:11:47.90 10.0 undecidable manual PN 121 1.0767 -1.46 0.5
--.AQU.Z. 1989-11-15T21:11:42.20 10.0 positive manual PG 39 0.7548 -1.4 1.1
--.CP9.Z. 1989-11-15T21:11:34.72 10.0 undecidable manual SG 57 0.1665 0 0.6
--.CP9.Z. 1989-11-15T21:11:31.96 10.0 positive manual PG 57 0.1665 0.21 3.1
--.RDP.Z. 1989-11-15T21:11:30.21 10.0 undecidable manual SG 249 0.0222 0.48 0.6
--.RMP.Z. 1989-11-15T21:11:30.29 10.0 undecidable manual SG 319 0.0555 -0.2 0.6
--.RMP.Z. 1989-11-15T21:11:29.40 10.0 positive manual PG 319 0.0555 -0.27 3.1
--.RDP.Z. 1989-11-15T21:11:28.52 10.0 positive manual PG 249 0.0222 -0.34 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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