Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 02-07-1985 ore 18:19:10 (UTC) in zona: 7 km SW Castelli (TE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 7 km SW Castelli (TE), il

  • 02-07-1985 18:19:10 (UTC)
  • 02-07-1985 20:19:10 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.4340, 13.6830 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castelli TE 7 1159 1159
Isola del Gran Sasso d'Italia TE 8 4773 5932
Castel del Monte AQ 8 413 6345
Santo Stefano di Sessanio AQ 11 111 6456
Farindola PE 12 1518 7974
Arsita TE 12 829 8803
Colledara TE 12 2179 10982
Calascio AQ 12 137 11119
Castel Castagna TE 13 500 11619
Tossicia TE 13 1406 13025
Ofena AQ 13 506 13531
Villa Santa Lucia degli Abruzzi AQ 14 123 13654
Castelvecchio Calvisio AQ 14 153 13807
Barisciano AQ 14 1828 15635
Pietracamela TE 15 271 15906
Bisenti TE 15 1952 17858
Carapelle Calvisio AQ 15 87 17945
Montebello di Bertona PE 16 991 18936
Villa Celiera PE 16 681 19617
San Pio delle Camere AQ 17 661 20278
Poggio Picenze AQ 17 1136 21414
Montorio al Vomano TE 17 8218 29632
Fano Adriano TE 18 296 29928
Carpineto della Nora PE 18 662 30590
Prata d'Ansidonia AQ 18 496 31086
Civitella Casanova PE 19 1815 32901
Basciano TE 19 2434 35335
San Demetrio ne' Vestini AQ 19 1854 37189
Penna Sant'Andrea TE 19 1698 38887
Cermignano TE 20 1649 40536
Brittoli PE 20 290 40826
Capestrano AQ 20 884 41710
Castiglione Messer Raimondo TE 20 2324 44034

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
25 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
25 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
39 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
41 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
44 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
86 Km a E di Terni (111501 abitanti)
90 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
92 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
99 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-07-02
18:19:10
42.434 13.683 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 9499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-07-02 18:19:10 ± 0.391
Latitudine 42.4340 ± 0.0159
Longitudine 13.6830 ± 0.0343
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 9499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3319.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 199
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01069
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 9499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:13:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AR1.Z. 1985-07-02T18:19:50.50 10.0 undecidable manual SN 333 1.1877 1.61 0
--.CM2.Z. 1985-07-02T18:19:39.60 10.0 undecidable manual SG 332 0.8547 0.2 1
--.SD1.Z. 1985-07-02T18:19:36.50 10.0 undecidable manual SG 172 0.7326 1.12 0.2
--.AR1.Z. 1985-07-02T18:19:32.50 10.0 undecidable manual PN 333 1.1877 0.04 1.5
--.PO9.Z. 1985-07-02T18:19:31.00 10.0 undecidable manual SG 284 0.555 0.97 0.2
--.RDP.Z. 1985-07-02T18:19:29.00 10.0 undecidable manual PG 226 0.9768 -0.37 1.4
--.CM2.Z. 1985-07-02T18:19:25.90 10.0 positive manual PG 332 0.8547 -1.08 0.4
--.SD1.Z. 1985-07-02T18:19:24.50 10.0 undecidable manual PG 172 0.7326 -0.16 1.9
--.PO9.Z. 1985-07-02T18:19:21.50 10.0 undecidable manual PG 284 0.555 -0.07 1.9
--.AQU.Z. 1985-07-02T18:19:19.00 10.0 undecidable manual SG 248 0.2109 -0.07 0.8
--.AQU.Z. 1985-07-02T18:19:15.00 10.0 undecidable manual PG 248 0.2109 -0.24 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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