Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 20-10-1989 ore 20:51:16 (Italia) in zona: 3 km W Pescocostanzo (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 3 km W Pescocostanzo (AQ), il

  • 20-10-1989 19:51:16 (UTC)
  • 20-10-1989 20:51:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8920, 14.0280 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pescocostanzo AQ 3 1128 1128
Rivisondoli AQ 4 700 1828
Rocca Pia AQ 6 178 2006
Roccaraso AQ 7 1627 3633
Pettorano sul Gizio AQ 11 1376 5009
Scanno AQ 12 1847 6856
Cansano AQ 13 274 7130
Campo di Giove AQ 14 803 7933
Castel di Sangro AQ 14 6538 14471
Palena CH 14 1392 15863
Ateleta AQ 15 1181 17044
Gamberale CH 15 320 17364
Barrea AQ 15 726 18090
Villetta Barrea AQ 15 653 18743
Civitella Alfedena AQ 16 296 19039
Scontrone AQ 16 574 19613
Lettopalena CH 17 358 19971
Villalago AQ 17 568 20539
Introdacqua AQ 17 2126 22665
San Pietro Avellana IS 17 503 23168
Castel del Giudice IS 17 346 23514
Alfedena AQ 18 864 24378
Pizzoferrato CH 18 1130 25508
Pacentro AQ 18 1174 26682
Taranta Peligna CH 19 376 27058
Sant'Angelo del Pesco IS 19 364 27422
Colledimacine CH 19 202 27624
Sulmona AQ 19 24557 52181
Montenero Val Cocchiara IS 20 538 52719

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
52 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
66 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
70 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
73 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
89 Km a SE di Teramo (54892 abitanti)
94 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
ML-VAX 3.0
1989-10-20
19:51:16
41.892 14.028 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 102569
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-10-20 19:51:16 ± 0.173
Latitudine 41.8920 ± 0.0140
Longitudine 14.0280 ± 0.0148
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 102569

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1978.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 63
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 39
Numero di fasi 39
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04298
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 28
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 28
Parametri delle magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 102569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:35:34

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 102569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1989-10-20T19:52:28.00 10.0 undecidable manual PN 349 4.773 -1.05 0.5
--.CTI.Z. 1989-10-20T19:52:24.75 10.0 undecidable manual PN 338 4.4844 -0.3 0.9
--.SOI.Z. 1989-10-20T19:52:18.50 10.0 undecidable manual PN 157 4.1181 -1.46 0.3
--.GRI.Z. 1989-10-20T19:52:12.00 10.0 undecidable manual PN 148 3.5631 -0.38 1
--.ARV.Z. 1989-10-20T19:52:11.96 10.0 undecidable manual SN 333 1.7871 0.95 0.4
--.ASS.Z. 1989-10-20T19:52:05.67 10.0 undecidable manual SN 319 1.5429 0.46 0.6
--.TDS.Z. 1989-10-20T19:52:01.50 10.0 undecidable manual PN 141 2.8305 -0.8 0.9
--.PGD.Z. 1989-10-20T19:52:00.90 10.0 undecidable manual PN 320 2.5974 1.75 0.3
--.BRT.Z. 1989-10-20T19:51:59.18 10.0 undecidable manual PN 112 2.5419 0.76 1
--.SFI.Z. 1989-10-20T19:51:58.00 10.0 undecidable manual PN 322 2.5641 -0.64 1.1
--.MNS.Z. 1989-10-20T19:51:56.47 10.0 undecidable manual SN 296 1.11 1.59 0.2
--.HVA.Z. 1989-10-20T19:51:53.90 10.0 undecidable manual PN 53 2.1978 0.34 1.4
--.RDP.Z. 1989-10-20T19:51:51.16 10.0 undecidable manual SG 262 0.9768 0.08 0.7
--.CDM.Z. 1989-10-20T19:51:50.00 10.0 undecidable manual PN 114 1.8648 0.97 1
--.RMP.Z. 1989-10-20T19:51:50.17 10.0 undecidable manual SG 265 0.9879 -1.05 0.4
--.ARV.Z. 1989-10-20T19:51:49.80 10.0 undecidable manual PN 333 1.7871 1.08 0.9
--.SGO.Z. 1989-10-20T19:51:47.50 10.0 undecidable manual PN 143 1.6317 1.54 0.5
--.AM8.Z. 1989-10-20T19:51:47.83 10.0 undecidable manual PN 349 1.6761 1.3 0.7
--.FG2.Z. 1989-10-20T19:51:45.52 10.0 undecidable manual SG 95 0.8436 -1.12 0.4
--.ASS.Z. 1989-10-20T19:51:45.55 10.0 undecidable manual PN 319 1.5429 0.9 1.2
--.CP9.Z. 1989-10-20T19:51:44.33 10.0 undecidable manual SG 268 0.7992 -0.83 0.5
--.MS1.Z. 1989-10-20T19:51:43.50 10.0 undecidable manual PN 96 1.4319 0.36 1.7
--.SOR.Z. 1989-10-20T19:51:43.00 10.0 undecidable manual PN 169 1.3209 1.34 0.7
--.TR9.Z. 1989-10-20T19:51:42.30 10.0 undecidable manual PN 132 1.2321 1.95 0.3
--.MC8.Z. 1989-10-20T19:51:42.35 10.0 undecidable manual PN 342 1.4652 -1.23 0.8
--.CM8.Z. 1989-10-20T19:51:41.95 10.0 undecidable manual PN 333 1.443 -1.43 0.6
--.SGG.Z. 1989-10-20T19:51:38.40 10.0 undecidable manual SG 152 0.5661 0.7 0.6
--.MNS.Z. 1989-10-20T19:51:37.44 10.0 undecidable manual PN 296 1.11 -1.24 0.8
--.RMP.Z. 1989-10-20T19:51:36.23 10.0 undecidable manual PG 265 0.9879 -0.35 1.7
--.RFI.Z. 1989-10-20T19:51:36.87 10.0 undecidable manual SG 183 0.5883 -1.59 0.2
--.RDP.Z. 1989-10-20T19:51:36.90 10.0 positive manual PG 262 0.9768 -0.4 3.3
--.CP9.Z. 1989-10-20T19:51:32.54 10.0 undecidable manual PG 268 0.7992 -0.53 1.6
--.FG2.Z. 1989-10-20T19:51:32.90 10.0 positive manual PG 95 0.8436 -1.03 2.1
--.DUI.Z. 1989-10-20T19:51:30.65 10.0 undecidable manual SG 125 0.3996 -1.27 0.3
--.RFI.Z. 1989-10-20T19:51:29.60 10.0 undecidable manual PG 183 0.5883 0.4 1.7
--.SGG.Z. 1989-10-20T19:51:28.50 10.0 undecidable manual PG 152 0.5661 -0.27 1.7
--.SDI.Z. 1989-10-20T19:51:26.13 10.0 undecidable manual SG 221 0.2442 -0.02 0.7
--.DUI.Z. 1989-10-20T19:51:25.30 10.0 undecidable manual PG 125 0.3996 -0.4 1.7
--.SDI.Z. 1989-10-20T19:51:22.59 10.0 positive manual PG 221 0.2442 0.5 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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