Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 15-10-1989 ore 01:14:40 (Italia) in zona: 3 km SW Colle d'Anchise (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km SW Colle d'Anchise (CB), il

  • 15-10-1989 00:14:40 (UTC)
  • 15-10-1989 01:14:40 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4860, 14.5080 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colle d'Anchise CB 3 807 807
Bojano CB 3 8058 8865
San Polo Matese CB 3 470 9335
Campochiaro CB 4 646 9981
Guardiaregia CB 6 801 10782
Baranello CB 6 2673 13455
Vinchiaturo CB 7 3324 16779
Spinete CB 7 1320 18099
San Massimo CB 8 855 18954
Busso CB 9 1273 20227
Cantalupo nel Sannio IS 10 739 20966
Sant'Elena Sannita IS 11 275 21241
Casalciprano CB 11 564 21805
San Giuliano del Sannio CB 12 1029 22834
Macchiagodena IS 12 1854 24688
Sepino CB 13 1964 26652
Oratino CB 13 1641 28293
Roccamandolfi IS 13 938 29231
Santa Maria del Molise IS 14 665 29896
Cercepiccola CB 14 681 30577
Frosolone IS 14 3170 33747
Mirabello Sannitico CB 14 2180 35927
Ferrazzano CB 15 3344 39271
Campobasso CB 15 49431 88702
Pietraroja BN 16 545 89247
Castropignano CB 16 947 90194
San Gregorio Matese CE 16 988 91182
Castelpetroso IS 16 1680 92862
Molise CB 16 167 93029
Cusano Mutri BN 16 4091 97120
Castello del Matese CE 17 1494 98614
Torella del Sannio CB 17 795 99409
Sassinoro BN 18 618 100027
Cercemaggiore CB 18 3777 103804
Piedimonte Matese CE 18 11297 115101
Castelpizzuto IS 18 155 115256
San Potito Sannitico CE 19 1925 117181
Ripalimosani CB 19 3114 120295
Carpinone IS 19 1157 121452
Gildone CB 20 809 122261
Duronia CB 20 405 122666

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
48 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
61 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
62 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
65 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
67 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
67 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
68 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
70 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
75 Km a N di Portici (55274 abitanti)
75 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
76 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
76 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
79 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
79 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
82 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
86 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
88 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
89 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
92 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 1.8
1989-10-15
00:14:40
41.486 14.508 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 102189
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-10-15 00:14:40 ± 0.262
Latitudine 41.4860 ± 0.0155
Longitudine 14.5080 ± 0.0242
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 102189

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2650.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 72
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02080
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 102189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:35:15

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 102189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1989-10-15T00:15:20.50 10.0 undecidable manual PN 330 2.3088 1.55 0.3
--.SGO.Z. 1989-10-15T00:15:16.98 10.0 undecidable manual SN 146 1.0989 -1.43 0.2
--.SOR.Z. 1989-10-15T00:15:12.60 10.0 undecidable manual SG 188 0.9102 0.13 0.7
--.AZI.Z. 1989-10-15T00:15:12.00 10.0 undecidable manual SG 302 0.9324 -1.45 0.2
--.MNS.Z. 1989-10-15T00:15:11.00 10.0 undecidable manual PN 303 1.6317 1.52 0.4
--.RDP.Z. 1989-10-15T00:15:07.00 10.0 undecidable manual PN 281 1.3542 1.12 0.8
--.SGO.Z. 1989-10-15T00:15:02.61 10.0 undecidable manual PN 146 1.0989 0.31 1.5
--.FG2.Z. 1989-10-15T00:15:01.32 10.0 undecidable manual SG 56 0.5772 -0.53 0.6
--.SDI.Z. 1989-10-15T00:15:01.00 10.0 undecidable manual SG 293 0.5661 -0.37 0.6
--.AZI.Z. 1989-10-15T00:14:59.51 10.0 undecidable manual PG 302 0.9324 0.08 1.7
--.SOR.Z. 1989-10-15T00:14:58.60 10.0 undecidable manual PG 188 0.9102 -0.27 1.6
--.OVO.Z. 1989-10-15T00:14:56.00 10.0 undecidable manual PG 187 0.6549 1.74 0.4
--.TR9.Z. 1989-10-15T00:14:55.20 10.0 undecidable manual PG 128 0.6882 0.32 1.7
--.SDI.Z. 1989-10-15T00:14:51.00 10.0 undecidable manual PG 293 0.5661 -1.46 0.5
--.FG2.Z. 1989-10-15T00:14:51.34 10.0 undecidable manual PG 56 0.5772 -1.4 0.7
--.RFI.Z. 1989-10-15T00:14:49.49 10.0 undecidable manual PG 244 0.4329 -0.51 1.5
--.DUI.Z. 1989-10-15T00:14:48.70 10.0 undecidable manual SG 347 0.1665 1.39 0.3
--.DUI.Z. 1989-10-15T00:14:44.14 10.0 undecidable manual PG 347 0.1665 -0.2 1.7
--.SGG.Z. 1989-10-15T00:14:43.20 10.0 positive manual PG 224 0.1332 -0.34 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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