Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 13-10-1989 ore 03:56:08 (Italia) in zona: 1 km W San Cesareo (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km W San Cesareo (RM), il

  • 13-10-1989 02:56:08 (UTC)
  • 13-10-1989 03:56:08 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8220, 12.7900 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Cesareo RM 1 15153 15153
Colonna RM 4 4287 19440
Rocca Priora RM 4 11962 31402
Zagarolo RM 4 17843 49245
Monte Compatri RM 5 11978 61223
Monte Porzio Catone RM 6 8693 69916
Gallicano nel Lazio RM 6 6334 76250
Palestrina RM 9 21672 97922
Labico RM 9 6379 104301
Frascati RM 9 22087 126388
Castel San Pietro Romano RM 9 902 127290
Rocca di Papa RM 9 17034 144324
Grottaferrata RM 11 20327 164651
Lariano RM 11 13432 178083
Poli RM 11 2418 180501
Valmontone RM 12 15959 196460
Cave RM 12 11287 207747
Marino RM 12 43026 250773
Casape RM 12 744 251517
San Gregorio da Sassola RM 13 1619 253136
Nemi RM 13 1943 255079
Rocca di Cave RM 13 377 255456
Artena RM 14 14276 269732
Castel Gandolfo RM 14 8997 278729
Capranica Prenestina RM 14 351 279080
Albano Laziale RM 15 41715 320795
Ariccia RM 15 19407 340202
Velletri RM 15 53303 393505
Genzano di Roma RM 15 23970 417475
Genazzano RM 15 6036 423511
Ciampino RM 16 38412 461923
Tivoli RM 16 56533 518456
Pisoniano RM 17 770 519226
Lanuvio RM 17 13632 532858
San Vito Romano RM 18 3273 536131
Castel Madama RM 18 7399 543530
Rocca Massima LT 19 1136 544666

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
15 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
16 Km a S di Tivoli (56533 abitanti)
21 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
27 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
28 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
29 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
40 Km a N di Latina (125985 abitanti)
44 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
46 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
78 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
83 Km a S di Terni (111501 abitanti)
87 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
88 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
1989-10-13
02:56:08
41.822 12.79 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 102089
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-10-13 02:56:08 ± 0.276
Latitudine 41.8220 ± 0.0221
Longitudine 12.7900 ± 0.0228
Profondità (km) 11 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 102089

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3100.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 131
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01506
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 102089
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:35:09

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 102089
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1989-10-13T02:56:48.50 10.0 undecidable manual SN 355 1.2432 0.71 0.3
--.RFI.Z. 1989-10-13T02:56:42.50 10.0 undecidable manual SN 119 1.0212 -0.3 0.5
--.ARV.Z. 1989-10-13T02:56:38.50 10.0 undecidable manual PN 3 1.6761 1.53 0.2
--.SDI.Z. 1989-10-13T02:56:34.97 10.0 undecidable manual SG 98 0.7659 0.34 0.6
--.ASS.Z. 1989-10-13T02:56:31.00 10.0 undecidable manual PN 355 1.2432 0.01 1.2
--.RFI.Z. 1989-10-13T02:56:29.00 10.0 undecidable manual PN 119 1.0212 0.89 0.8
--.MNS.Z. 1989-10-13T02:56:27.14 10.0 undecidable manual SG 351 0.5661 -1.03 0.3
--.AZI.Z. 1989-10-13T02:56:26.63 10.0 undecidable manual SG 70 0.4995 0.4 0.6
--.SDI.Z. 1989-10-13T02:56:22.39 10.0 negative manual PG 98 0.7659 -1 1.5
--.MNS.Z. 1989-10-13T02:56:18.50 10.0 undecidable manual PG 351 0.5661 -1.16 0.6
--.AZI.Z. 1989-10-13T02:56:18.60 10.0 positive manual PG 70 0.4995 -0.48 2.9
--.CP9.Z. 1989-10-13T02:56:15.29 10.0 undecidable manual SG 71 0.1221 1.12 0.3
--.RDP.Z. 1989-10-13T02:56:14.28 10.0 undecidable manual SG 220 0.0777 1.25 0.2
--.CP9.Z. 1989-10-13T02:56:11.62 10.0 undecidable manual PG 71 0.1221 0.05 1.7
--.RDP.Z. 1989-10-13T02:56:10.57 10.0 positive manual PG 220 0.0777 -0.35 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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