Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 02-10-1989 ore 13:14:20 (Italia) in zona: Costa Catanese (Catania)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: Costa Catanese (Catania), il

  • 02-10-1989 12:14:20 (UTC)
  • 02-10-1989 13:14:20 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.5210, 15.1380 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Aci Castello CT 4 18723 18723
Catania CT 5 314555 333278
San Gregorio di Catania CT 6 11966 345244
Sant'Agata li Battiati CT 7 9479 354723
Valverde CT 7 7840 362563
San Giovanni la Punta CT 7 23060 385623
Gravina di Catania CT 8 25838 411461
Tremestieri Etneo CT 9 20589 432050
Aci Bonaccorsi CT 9 3524 435574
Aci Catena CT 9 29851 465425
Mascalucia CT 10 31958 497383
Aci Sant'Antonio CT 10 17984 515367
Acireale CT 11 52622 567989
Viagrande CT 11 8563 576552
Misterbianco CT 12 49410 625962
San Pietro Clarenza CT 12 7743 633705
Trecastagni CT 12 10910 644615
Camporotondo Etneo CT 13 5023 649638
Pedara CT 13 14102 663740
Nicolosi CT 14 7463 671203
Motta Sant'Anastasia CT 15 12116 683319
Belpasso CT 16 28108 711427
Santa Venerina CT 19 8592 720019
Zafferana Etnea CT 20 9517 729536

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a E di Catania (314555 abitanti)
11 Km a S di Acireale (52622 abitanti)
53 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
75 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
79 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
81 Km a NE di Modica (54633 abitanti)
83 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
84 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
93 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
95 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1989-10-02
12:14:20
37.521 15.138 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 101479
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-10-02 12:14:20 ± 0.248
Latitudine 37.5210 ± 0.0149
Longitudine 15.1380 ± 0.0194
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 101479

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2383.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 155
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00437
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01473
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 101479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:34:37
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GRI.Z. 1989-10-02T12:15:12.00 10.0 undecidable manual SN 37 1.6317 0.67 0.4
--.GIB.Z. 1989-10-02T12:14:56.00 10.0 undecidable manual SG 298 0.9879 0.79 0.4
--.GRI.Z. 1989-10-02T12:14:49.50 10.0 undecidable manual PN 37 1.6317 -0.3 1.5
--.MO9.Z. 1989-10-02T12:14:44.90 10.0 undecidable manual SG 41 0.6438 -0.06 0.9
--.MNO.Z. 1989-10-02T12:14:41.50 10.0 undecidable manual SG 319 0.5439 0.88 0.4
--.GIB.Z. 1989-10-02T12:14:39.50 10.0 undecidable manual PG 298 0.9879 -0.99 0.8
--.PZI.Z. 1989-10-02T12:14:38.50 10.0 undecidable manual SG 197 0.4884 -0.47 0.7
--.MO9.Z. 1989-10-02T12:14:34.12 10.0 undecidable manual PG 41 0.6438 0.02 2.4
--.PZI.Z. 1989-10-02T12:14:32.11 10.0 undecidable manual PG 197 0.4884 0.99 0.8
--.MNO.Z. 1989-10-02T12:14:31.50 10.0 undecidable manual PG 319 0.5439 -0.57 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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