Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 01-10-1989 ore 21:42:48 (Italia) in zona: 6 km SW Zafferana Etnea (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 6 km SW Zafferana Etnea (CT), il

  • 01-10-1989 20:42:48 (UTC)
  • 01-10-1989 21:42:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6700, 15.0470 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zafferana Etnea CT 6 9517 9517
Pedara CT 6 14102 23619
Nicolosi CT 6 7463 31082
Trecastagni CT 7 10910 41992
Viagrande CT 8 8563 50555
Santa Venerina CT 8 8592 59147
Milo CT 9 1087 60234
Aci Bonaccorsi CT 10 3524 63758
Aci Sant'Antonio CT 10 17984 81742
Ragalna CT 10 3924 85666
Belpasso CT 11 28108 113774
Tremestieri Etneo CT 11 20589 134363
Mascalucia CT 11 31958 166321
San Pietro Clarenza CT 11 7743 174064
San Giovanni la Punta CT 11 23060 197124
Aci Catena CT 11 29851 226975
Camporotondo Etneo CT 12 5023 231998
Sant'Alfio CT 12 1582 233580
Gravina di Catania CT 12 25838 259418
Valverde CT 12 7840 267258
Acireale CT 12 52622 319880
Sant'Agata li Battiati CT 13 9479 329359
San Gregorio di Catania CT 13 11966 341325
Giarre CT 14 27659 368984
Santa Maria di Licodia CT 15 7641 376625
Aci Castello CT 15 18723 395348
Riposto CT 16 14838 410186
Biancavilla CT 16 24007 434193
Paternò CT 16 48228 482421
Mascali CT 16 14282 496703
Misterbianco CT 17 49410 546113
Motta Sant'Anastasia CT 19 12116 558229
Catania CT 19 314555 872784
Adrano CT 19 36122 908906
Piedimonte Etneo CT 19 3963 912869
Fiumefreddo di Sicilia CT 20 9623 922492

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
19 Km a N di Catania (314555 abitanti)
71 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
72 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
74 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
87 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
89 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
92 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
94 Km a N di Modica (54633 abitanti)
97 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1989-10-01
20:42:48
37.67 15.047 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 101399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-10-01 20:42:48 ± 0.199
Latitudine 37.6700 ± 0.0129
Longitudine 15.0470 ± 0.0196
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 101399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2242.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 130
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00340
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01999
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 101399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:34:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.GRI.Z. 1989-10-01T20:43:38.00 10.0 undecidable manual SN 42 1.5762 0.01 0.6
--.TDS.Z. 1989-10-01T20:43:26.50 10.0 undecidable manual PN 26 2.22 0.41 1
--.GIB.Z. 1989-10-01T20:43:20.00 10.0 undecidable manual SG 291 0.8658 0.68 0.5
--.CZI.Z. 1989-10-01T20:43:19.15 10.0 undecidable manual PN 28 1.7649 -0.58 1.1
--.GRI.Z. 1989-10-01T20:43:18.00 10.0 undecidable manual PN 42 1.5762 0.86 0.8
--.MO9.Z. 1989-10-01T20:43:13.80 10.0 undecidable manual SG 56 0.5994 2 0
--.FAI.Z. 1989-10-01T20:43:12.50 10.0 undecidable manual PN 250 1.1544 1.05 0.7
--.PZI.Z. 1989-10-01T20:43:11.57 10.0 undecidable manual SG 187 0.6105 0.17 0.8
--.MEU.Z. 1989-10-01T20:43:10.19 10.0 undecidable manual SG 196 0.5772 -0.09 0.8
--.GIB.Z. 1989-10-01T20:43:07.00 10.0 undecidable manual PG 291 0.8658 0.65 1.4
--.GMB.Z. 1989-10-01T20:43:04.99 10.0 undecidable manual PG 50 0.7881 0 2
--.GA2.Z. 1989-10-01T20:43:03.95 10.0 undecidable manual PG 50 0.7881 -1.05 0.8
--.MNO.Z. 1989-10-01T20:43:02.20 10.0 undecidable manual SG 313 0.3774 -1.27 0.2
--.MO9.Z. 1989-10-01T20:43:01.16 10.0 undecidable manual PG 56 0.5994 -0.44 1.7
--.MEU.Z. 1989-10-01T20:43:01.80 10.0 undecidable manual PG 196 0.5772 -0.06 2
--.PZI.Z. 1989-10-01T20:43:00.93 10.0 undecidable manual PG 187 0.6105 -0.85 1.1
--.MNO.Z. 1989-10-01T20:42:56.56 10.0 undecidable manual PG 313 0.3774 -0.65 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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