Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 17-09-1989 ore 22:22:00 (UTC) in zona: 3 km NE Concerviano (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km NE Concerviano (RI), il

  • 17-09-1989 22:22:00 (UTC)
  • 18-09-1989 00:22:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3450, 13.0130 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Concerviano RI 3 291 291
Castel Sant'Angelo RI 6 1308 1599
Cittaducale RI 7 6828 8427
Petrella Salto RI 7 1197 9624
Borgo Velino RI 8 972 10596
Longone Sabino RI 9 597 11193
Antrodoco RI 10 2588 13781
Belmonte in Sabina RI 10 636 14417
Rocca Sinibalda RI 11 815 15232
Varco Sabino RI 12 187 15419
Micigliano RI 12 127 15546
Fiamignano RI 13 1413 16959
Marcetelli RI 13 89 17048
Rieti RI 14 47698 64746
Castel di Tora RI 15 288 65034
Torricella in Sabina RI 15 1342 66376
Colle di Tora RI 16 372 66748
Cantalice RI 16 2755 69503
Ascrea RI 17 234 69737
Poggio San Lorenzo RI 17 589 70326
Paganico Sabino RI 17 172 70498
Monteleone Sabino RI 18 1224 71722
Montenero Sabino RI 18 299 72021
Collegiove RI 19 213 72234
Pescorocchiano RI 19 2075 74309
Poggio Moiano RI 19 2751 77060
Monte San Giovanni in Sabina RI 19 714 77774
Casaprota RI 20 744 78518

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
39 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
45 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
46 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
67 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
67 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
73 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
75 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
76 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
86 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
89 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
90 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
95 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
95 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a N di Latina (125985 abitanti)
99 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
100 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1989-09-17
22:22:00
42.345 13.013 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 99589
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-09-17 22:22:00 ± 0.244
Latitudine 42.3450 ± 0.0126
Longitudine 13.0130 ± 0.0210
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 99589

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2220.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 139
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01036
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 99589
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:33:01

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 99589
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1989-09-17T22:22:40.50 10.0 undecidable manual SN 357 1.1544 0.67 0.4
--.ASS.Z. 1989-09-17T22:22:27.20 10.0 undecidable manual SG 340 0.7548 -0.73 0.4
--.ARV.Z. 1989-09-17T22:22:24.78 10.0 undecidable manual PN 357 1.1544 1.55 0.2
--.RDP.Z. 1989-09-17T22:22:23.72 10.0 undecidable manual SG 200 0.6216 0.19 0.8
--.ALP.Z. 1989-09-17T22:22:22.80 10.0 undecidable manual SG 43 0.5883 -0.48 0.7
--.CP9.Z. 1989-09-17T22:22:17.68 10.0 undecidable manual SG 185 0.4773 -1.32 0.2
--.ASS.Z. 1989-09-17T22:22:15.40 10.0 undecidable manual PG 340 0.7548 -0.96 0.8
--.RDP.Z. 1989-09-17T22:22:14.43 10.0 undecidable manual PG 200 0.6216 0.61 1.4
--.ALP.Z. 1989-09-17T22:22:12.82 10.0 undecidable manual PG 43 0.5883 -0.43 1.7
--.AZI.Z. 1989-09-17T22:22:11.18 10.0 undecidable manual PG 138 0.4662 0.16 1.9
--.AQU.Z. 1989-09-17T22:22:11.75 10.0 undecidable manual SG 88 0.2775 0 0.8
--.CP9.Z. 1989-09-17T22:22:10.86 10.0 undecidable manual PG 185 0.4773 -0.34 1.8
--.AQU.Z. 1989-09-17T22:22:07.11 10.0 undecidable manual PG 88 0.2775 0.09 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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