Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 31-07-1989 ore 18:26:48 (UTC) in zona: 5 km SW Mendicino (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 5 km SW Mendicino (CS), il

  • 31-07-1989 18:26:48 (UTC)
  • 31-07-1989 20:26:48 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.2340, 16.1430 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mendicino CS 5 9450 9450
Cerisano CS 6 3196 12646
Domanico CS 6 943 13589
Longobardi CS 6 2312 15901
Fiumefreddo Bruzio CS 7 2994 18895
Falconara Albanese CS 7 1427 20322
Carolei CS 7 3330 23652
Lago CS 7 2624 26276
Marano Principato CS 8 3180 29456
Dipignano CS 10 4376 33832
Marano Marchesato CS 10 3553 37385
Castrolibero CS 10 9894 47279
Belmonte Calabro CS 10 2003 49282
Paterno Calabro CS 11 1398 50680
San Pietro in Amantea CS 11 505 51185
Rende CS 11 35338 86523
San Lucido CS 12 6047 92570
San Fili CS 12 2719 95289
Cosenza CS 12 67546 162835
Malito CS 12 783 163618
Amantea CS 12 13975 177593
Cleto CS 13 1301 178894
Aiello Calabro CS 13 1729 180623
Grimaldi CS 13 1680 182303
Belsito CS 14 923 183226
San Vincenzo La Costa CS 15 2195 185421
Altilia CS 15 711 186132
Piane Crati CS 16 1423 187555
Zumpano CS 16 2570 190125
Marzi CS 16 989 191114
Santo Stefano di Rogliano CS 16 1725 192839
Serra d'Aiello CS 16 458 193297
Figline Vegliaturo CS 16 1137 194434
Trenta CS 16 2633 197067
Cellara CS 17 504 197571
Paola CS 17 16013 213584
Mangone CS 17 1891 215475
Carpanzano CS 17 255 215730
Rogliano CS 17 5637 221367
Aprigliano CS 17 2890 224257
Pietrafitta CS 17 1310 225567
Casole Bruzio CS 17 2578 228145
Lappano CS 18 941 229086
Pedace CS 18 1907 230993
Rovito CS 18 3158 234151
Serra Pedace CS 18 986 235137
Castiglione Cosentino CS 18 2896 238033
Spezzano della Sila CS 18 4541 242574
Scigliano CS 18 1226 243800
Spezzano Piccolo CS 19 2079 245879
Martirano CZ 19 884 246763
Martirano Lombardo CZ 19 1112 247875
Celico CS 19 2802 250677
San Pietro in Guarano CS 19 3663 254340
Montalto Uffugo CS 19 19669 274009
Pedivigliano CS 20 831 274840
San Mango d'Aquino CZ 20 1564 276404

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a SW di Cosenza (67546 abitanti)
33 Km a NW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
53 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
87 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.1
1989-07-31
18:26:48
39.234 16.143 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 96519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-07-31 18:26:48 ± 0.124
Latitudine 39.2340 ± 0.0085
Longitudine 16.1430 ± 0.0214
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 96519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2074.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00008
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01854
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 96519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:30:19

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 96519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MO9.Z. 1989-07-31T18:27:31.17 10.0 undecidable manual SN 196 1.2765 1.34 0
--.SOI.Z. 1989-07-31T18:27:27.73 10.0 undecidable manual SN 183 1.1544 0.7 0.2
--.ATN.Z. 1989-07-31T18:27:27.36 10.0 undecidable manual SN 206 1.1988 -0.54 0.3
--.GMB.Z. 1989-07-31T18:27:24.95 10.0 undecidable manual SN 193 1.0878 -0.43 0.4
--.MGR.Z. 1989-07-31T18:27:23.51 10.0 undecidable manual SG 333 1.0101 0.25 0.5
--.GIB.Z. 1989-07-31T18:27:23.50 10.0 undecidable manual PN 233 2.0535 0.13 0.8
--.SC9.Z. 1989-07-31T18:27:23.57 10.0 undecidable manual SN 198 1.0212 -0.35 0.4
--.MO9.Z. 1989-07-31T18:27:13.85 10.0 positive manual PN 196 1.2765 1.3 0.1
--.MMN.Z. 1989-07-31T18:27:11.40 10.0 undecidable manual SG 349 0.666 -0.84 0.2
--.LPI.Z. 1989-07-31T18:27:11.20 10.0 positive manual PN 232 1.1988 -0.25 2.2
--.FE2.Z. 1989-07-31T18:27:11.64 10.0 undecidable manual PN 182 1.1877 0.27 1.1
--.SA1.Z. 1989-07-31T18:27:11.64 10.0 undecidable manual PN 237 1.2099 -0.08 1.2
--.ATN.Z. 1989-07-31T18:27:10.56 10.0 negative manual PN 206 1.1988 -0.87 0.8
--.SC9.Z. 1989-07-31T18:27:10.18 10.0 positive manual PN 198 1.0212 1.05 0.6
--.GMB.Z. 1989-07-31T18:27:10.23 10.0 undecidable manual PN 193 1.0878 0.25 1.2
--.SOI.Z. 1989-07-31T18:27:10.46 10.0 undecidable manual PN 183 1.1544 -0.46 0.9
--.MGR.Z. 1989-07-31T18:27:08.70 10.0 undecidable manual PG 333 1.0101 -0.68 0.7
--.GA2.Z. 1989-07-31T18:27:08.84 10.0 undecidable manual PN 193 1.0878 -1.13 0.2
--.GRI.Z. 1989-07-31T18:27:06.90 10.0 undecidable manual SG 152 0.4551 0.35 0.5
--.RI2.Z. 1989-07-31T18:27:05.56 10.0 undecidable manual PG 161 0.8547 -0.35 1.2
--.MMN.Z. 1989-07-31T18:27:02.50 10.0 positive manual PG 349 0.666 0.12 2.7
--.DR2.Z. 1989-07-31T18:27:01.35 10.0 undecidable manual PG 195 0.5994 -0.01 1.4
--.TDS.Z. 1989-07-31T18:26:58.62 10.0 undecidable manual PG 19 0.444 0.21 1.3
--.GRI.Z. 1989-07-31T18:26:58.50 10.0 positive manual PG 152 0.4551 -0.13 2.7
--.SE2.Z. 1989-07-31T18:26:58.54 10.0 undecidable manual PG 116 0.4995 -0.79 0.6
--.ROI.Z. 1989-07-31T18:26:58.46 10.0 undecidable manual PG 43 0.4662 -0.3 1.2
--.ACI.Z. 1989-07-31T18:26:52.96 10.0 negative manual PG 21 0.1221 0.59 1.7
--.CZI.Z. 1989-07-31T18:26:51.18 10.0 negative manual PG 205 0.0111 0.21 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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