Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 25-07-1989 ore 19:01:08 (Italia) in zona: 3 km NE Venticano (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km NE Venticano (AV), il

  • 25-07-1989 17:01:08 (UTC)
  • 25-07-1989 19:01:08 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.0660, 14.9470 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Venticano AV 3 2537 2537
Mirabella Eclano AV 5 7684 10221
Pietradefusi AV 6 2348 12569
Torre Le Nocelle AV 6 1324 13893
Apice BN 6 5686 19579
Bonito AV 6 2448 22027
Taurasi AV 7 2377 24404
Calvi BN 7 2682 27086
Montemiletto AV 7 5313 32399
Sant'Angelo all'Esca AV 8 801 33200
San Nazzaro BN 8 884 34084
San Giorgio del Sannio BN 8 10022 44106
Fontanarosa AV 8 3170 47276
Montefusco AV 8 1338 48614
Lapio AV 9 1572 50186
San Martino Sannita BN 9 1230 51416
Luogosano AV 9 1187 52603
Grottaminarda AV 10 8137 60740
Santa Paolina AV 10 1256 61996
Melito Irpino AV 10 1920 63916
San Nicola Manfredi BN 10 3722 67638
Sant'Arcangelo Trimonte BN 12 573 68211
Torrioni AV 12 549 68760
Pratola Serra AV 12 3764 72524
Tufo AV 12 889 73413
Sant'Angelo a Cupolo BN 12 4325 77738
San Mango sul Calore AV 12 1185 78923
Gesualdo AV 12 3516 82439
Montefalcione AV 12 3359 85798
Paduli BN 13 3978 89776
Prata di Principato Ultra AV 13 2944 92720
Paternopoli AV 13 2384 95104
Petruro Irpino AV 13 349 95453
Chianche AV 13 475 95928
Frigento AV 14 3780 99708
Sturno AV 15 3080 102788
Candida AV 15 1147 103935
Chiusano di San Domenico AV 15 2277 106212
Castelvetere sul Calore AV 15 1615 107827
Ariano Irpino AV 16 22700 130527
Altavilla Irpina AV 16 4196 134723
Benevento BN 16 60091 194814
Ceppaloni BN 16 3415 198229
Villamaina AV 16 995 199224
San Leucio del Sannio BN 16 3106 202330
Parolise AV 16 663 202993
Manocalzati AV 16 3160 206153
Montecalvo Irpino AV 16 3725 209878
Montefredane AV 16 2297 212175
San Potito Ultra AV 17 1558 213733
Montemarano AV 17 2851 216584
Pietrelcina BN 17 3114 219698
Castelfranci AV 17 2041 221739
Grottolella AV 17 1869 223608
Salza Irpina AV 17 772 224380
Sorbo Serpico AV 17 583 224963
Arpaise BN 17 761 225724
Flumeri AV 17 2963 228687
Buonalbergo BN 18 1730 230417
Atripalda AV 19 11020 241437
Capriglia Irpina AV 19 2398 243835
Villanova del Battista AV 19 1690 245525
Casalbore AV 19 1800 247325
Torella dei Lombardi AV 20 2144 249469
Pietrastornina AV 20 1553 251022
Sant'Angelo a Scala AV 20 730 251752

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
21 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
45 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
46 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
50 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
50 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
51 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
52 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
56 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
57 Km a E di Portici (55274 abitanti)
57 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
58 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
58 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
58 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
63 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
64 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
64 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
66 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
67 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
76 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
78 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
83 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
86 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.7
1989-07-25
17:01:08
41.066 14.947 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 96129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-07-25 17:01:08 ± 0.172
Latitudine 41.0660 ± 0.0157
Longitudine 14.9470 ± 0.0164
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 96129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2219.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 126
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00186
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00955
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 96129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:29:57

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 96129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1989-07-25T17:01:45.50 10.0 undecidable manual SG 307 1.0656 -0.48 0.4
--.MGR.Z. 1989-07-25T17:01:44.36 10.0 undecidable manual SG 153 1.0323 -0.62 0.3
--.RFI.Z. 1989-07-25T17:01:36.50 10.0 undecidable manual SG 288 0.7548 0.36 0.6
--.DUI.Z. 1989-07-25T17:01:34.50 10.0 undecidable manual SG 328 0.6882 0.42 0.6
--.SGO.Z. 1989-07-25T17:01:30.00 10.0 undecidable manual SG 151 0.5661 -0.18 0.7
--.SDI.Z. 1989-07-25T17:01:30.39 10.0 undecidable manual PG 307 1.0656 0.11 1.3
--.SGG.Z. 1989-07-25T17:01:29.00 10.0 undecidable manual SG 307 0.5328 0.14 0.7
--.MGR.Z. 1989-07-25T17:01:29.43 10.0 undecidable manual PG 153 1.0323 -0.28 1.2
--.OVO.Z. 1989-07-25T17:01:28.70 10.0 undecidable manual SG 240 0.4773 1.62 0
--.RFI.Z. 1989-07-25T17:01:24.50 10.0 undecidable manual PG 288 0.7548 -0.1 1.6
--.DUI.Z. 1989-07-25T17:01:23.00 10.0 undecidable manual PG 328 0.6882 -0.42 1.4
--.SGO.Z. 1989-07-25T17:01:22.00 10.0 undecidable manual PG 151 0.5661 0.84 0.7
--.SOR.Z. 1989-07-25T17:01:21.40 10.0 undecidable manual PG 224 0.666 -1.51 0.1
--.OVO.Z. 1989-07-25T17:01:20.00 10.0 undecidable manual PG 240 0.4773 0.63 1.1
--.SGG.Z. 1989-07-25T17:01:20.00 10.0 positive manual PG 307 0.5328 -0.4 2.9
--.TR9.Z. 1989-07-25T17:01:18.10 10.0 undecidable manual SG 95 0.2109 0.83 0.3
--.TR9.Z. 1989-07-25T17:01:13.40 10.0 positive manual PG 95 0.2109 -0.31 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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