Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 22-07-1989 ore 08:36:59 (Italia) in zona: 4 km N Santa Croce del Sannio (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km N Santa Croce del Sannio (BN), il

  • 22-07-1989 06:36:59 (UTC)
  • 22-07-1989 08:36:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4250, 14.7410 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Santa Croce del Sannio BN 4 927 927
Cercemaggiore CB 4 3777 4704
Castelpagano BN 6 1483 6187
Cercepiccola CB 7 681 6868
Sassinoro BN 9 618 7486
San Giuliano del Sannio CB 9 1029 8515
Circello BN 10 2388 10903
Gildone CB 10 809 11712
Colle Sannita BN 10 2431 14143
Sepino CB 10 1964 16107
Riccia CB 11 5262 21369
Morcone BN 11 4932 26301
Jelsi CB 12 1781 28082
Mirabello Sannitico CB 12 2180 30262
Ferrazzano CB 13 3344 33606
Campodipietra CB 15 2570 36176
Vinchiaturo CB 15 3324 39500
Campolattaro BN 15 1072 40572
Pontelandolfo BN 16 2167 42739
Reino BN 16 1210 43949
Campobasso CB 16 49431 93380
Guardiaregia CB 17 801 94181
Toro CB 17 1391 95572
Castelvetere in Val Fortore BN 17 1240 96812
Gambatesa CB 17 1464 98276
San Marco dei Cavoti BN 18 3371 101647
Pietraroja BN 18 545 102192
Tufara CB 18 925 103117
San Giovanni in Galdo CB 18 580 103697
Casalduni BN 19 1378 105075
Baranello CB 19 2673 107748
Fragneto l'Abate BN 19 1049 108797
Baselice BN 20 2397 111194
Campochiaro CB 20 646 111840
Fragneto Monforte BN 20 1840 113680

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
52 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
57 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
61 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
62 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
66 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
67 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
67 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
69 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
71 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
74 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
74 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
76 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
77 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
77 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
78 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
81 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
83 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
84 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
84 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
93 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
99 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.8
1989-07-22
06:36:59
41.425 14.741 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 95919
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-07-22 06:36:59 ± 0.191
Latitudine 41.4250 ± 0.0080
Longitudine 14.7410 ± 0.0102
Profondità (km) 7 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 95919

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1234.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 114
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01279
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 95919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:29:46

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 95919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1989-07-22T06:37:45.00 10.0 undecidable manual SN 153 1.4208 -0.05 0.5
--.AZI.Z. 1989-07-22T06:37:38.50 10.0 undecidable manual SN 300 1.1211 0.62 0.2
--.SGO.Z. 1989-07-22T06:37:33.50 10.0 undecidable manual SG 153 0.9657 0.2 0.5
--.SOR.Z. 1989-07-22T06:37:30.40 10.0 undecidable manual SG 199 0.888 -0.7 0.1
--.SDI.Z. 1989-07-22T06:37:26.00 10.0 undecidable manual SG 292 0.7437 -0.47 0.3
--.MGR.Z. 1989-07-22T06:37:26.00 10.0 positive manual PN 153 1.4208 0.05 2.4
--.AZI.Z. 1989-07-22T06:37:21.50 10.0 undecidable manual PN 300 1.1211 -0.3 1
--.RFI.Z. 1989-07-22T06:37:21.00 10.0 undecidable manual SG 257 0.5772 0.02 0.7
--.SGO.Z. 1989-07-22T06:37:20.00 10.0 undecidable manual PG 153 0.9657 0.84 0.2
--.FG2.Z. 1989-07-22T06:37:17.79 10.0 undecidable manual SG 39 0.4884 -0.35 0.5
--.SOR.Z. 1989-07-22T06:37:17.30 10.0 undecidable manual PG 199 0.888 -0.59 0.5
--.SDI.Z. 1989-07-22T06:37:16.00 10.0 undecidable manual PG 292 0.7437 0.78 0.3
--.RFI.Z. 1989-07-22T06:37:12.00 10.0 undecidable manual PG 257 0.5772 -0.04 1.7
--.DUI.Z. 1989-07-22T06:37:12.50 10.0 undecidable manual SG 317 0.3108 0.26 0.6
--.FG2.Z. 1989-07-22T06:37:10.22 10.0 positive manual PG 39 0.4884 -0.19 3.1
--.SGG.Z. 1989-07-22T06:37:10.90 10.0 undecidable manual SG 261 0.2664 0.21 0.6
--.DUI.Z. 1989-07-22T06:37:07.00 10.0 positive manual PG 317 0.3108 0 3.5
--.SGG.Z. 1989-07-22T06:37:05.80 10.0 undecidable manual PG 261 0.2664 -0.3 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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