Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 03-07-1989 ore 21:25:46 (UTC) in zona: 2 km SE Oricola (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km SE Oricola (AQ), il

  • 03-07-1989 21:25:46 (UTC)
  • 03-07-1989 23:25:46 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.0370, 13.0480 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Oricola AQ 2 1244 1244
Rocca di Botte AQ 2 856 2100
Arsoli RM 3 1586 3686
Roviano RM 5 1351 5037
Riofreddo RM 5 781 5818
Pereto AQ 5 682 6500
Marano Equo RM 5 779 7279
Camerata Nuova RM 5 447 7726
Anticoli Corrado RM 6 915 8641
Cervara di Roma RM 6 455 9096
Agosta RM 6 1765 10861
Vallinfreda RM 7 283 11144
Cineto Romano RM 7 601 11745
Carsoli AQ 7 5396 17141
Vivaro Romano RM 8 182 17323
Saracinesco RM 9 185 17508
Rocca Canterano RM 9 196 17704
Mandela RM 10 917 18621
Canterano RM 11 351 18972
Sambuci RM 11 925 19897
Collalto Sabino RI 11 442 20339
Cerreto Laziale RM 12 1118 21457
Turania RI 12 241 21698
Ciciliano RM 12 1336 23034
Gerano RM 12 1263 24297
Roccagiovine RM 12 263 24560
Licenza RM 13 1011 25571
Percile RM 13 255 25826
Subiaco RM 13 9074 34900
Vicovaro RM 13 4019 38919
Nespolo RI 13 246 39165
Orvinio RI 14 405 39570
Rocca Santo Stefano RM 14 975 40545
Sante Marie AQ 15 1166 41711
Pozzaglia Sabina RI 15 360 42071
Collegiove RI 16 213 42284
Pisoniano RM 16 770 43054
Castel Madama RM 16 7399 50453
Bellegra RM 17 2887 53340
San Polo dei Cavalieri RM 17 2992 56332
Affile RM 17 1548 57880
Tagliacozzo AQ 18 6889 64769
Paganico Sabino RI 18 172 64941
San Vito Romano RM 18 3273 68214
Roiate RM 18 737 68951
Ascrea RI 18 234 69185
Arcinazzo Romano RM 18 1348 70533
Jenne RM 19 366 70899
Cappadocia AQ 19 528 71427
Vallepietra RM 19 283 71710
San Gregorio da Sassola RM 20 1619 73329
Olevano Romano RM 20 6687 80016
Casape RM 20 744 80760
Monteflavio RM 20 1348 82108
Marcellina RM 20 7280 89388

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
27 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
45 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
46 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
49 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
59 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
61 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
64 Km a N di Latina (125985 abitanti)
67 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
73 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
74 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
88 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
88 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
99 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.5
1989-07-03
21:25:46
42.037 13.048 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 94549
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-07-03 21:25:46 ± 0.12
Latitudine 42.0370 ± 0.0087
Longitudine 13.0480 ± 0.0105
Profondità (km) 4 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 94549

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1297.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 102
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00259
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01311
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 94549
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:28:32

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 94549
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.DUI.Z. 1989-07-03T21:26:25.00 10.0 undecidable manual SN 109 1.11 0.23 0.4
--.ASS.Z. 1989-07-03T21:26:23.70 10.0 undecidable manual SG 344 1.0656 -0.34 0.3
--.ARV.Z. 1989-07-03T21:26:13.50 10.0 undecidable manual PN 357 1.4541 0.25 0.8
--.SDI.Z. 1989-07-03T21:26:11.00 10.0 undecidable manual SG 120 0.6438 0.75 0
--.DUI.Z. 1989-07-03T21:26:08.50 10.0 undecidable manual PN 109 1.11 0.02 1.3
--.ASS.Z. 1989-07-03T21:26:07.42 10.0 undecidable manual PG 344 1.0656 -0.27 0.9
--.MNS.Z. 1989-07-03T21:26:03.50 10.0 undecidable manual SG 322 0.444 0.22 0.5
--.SDI.Z. 1989-07-03T21:25:59.52 10.0 undecidable manual PG 120 0.6438 -0.57 0.3
--.AZI.Z. 1989-07-03T21:25:57.00 10.0 undecidable manual SG 100 0.2886 -0.57 0.1
--.MNS.Z. 1989-07-03T21:25:56.15 10.0 positive manual PG 322 0.444 0.07 3.2
--.RDP.Z. 1989-07-03T21:25:54.50 10.0 undecidable manual PG 221 0.3663 -0.05 1.6
--.AZI.Z. 1989-07-03T21:25:52.96 10.0 negative manual PG 100 0.2886 0.18 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download