Terremoto di magnitudo ML 3.5 del 18-12-2011 ore 17:57:47 (UTC) in zona: Canale di Sicilia meridionale (MARE)

Un terremoto di magnitudo ML 3.5 è avvenuto nella zona: Canale di Sicilia meridionale (MARE), il

  • 18-12-2011 17:57:47 (UTC)
  • 18-12-2011 18:57:47 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 35.9830, 12.6350 ad una profondità di 38 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

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Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Nessun comune italiano entro 100 km dall'epicentro con almeno 50000 abitanti.

Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.5 2011-12-18
17:57:47
35.983 12.635 38 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1323829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2011-12-18 17:57:47 ± 0.11
Latitudine 35.9830 ± 0.0000
Longitudine 12.6350 ± 0.0000
Profondità (km) 38 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1323829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 0.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 268
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 48
Numero di fasi 44
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.73
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 3.90396
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 40
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 36
Parametri della magnitudo

ML:3.5

Campo Valore
Valore 3.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1323829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-06 02:19:38
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.NOV.HHZ. 2011-12-18T17:59:04.64 0.3 undecidable manual Sg 44 317.1381 1.14 37
IV.GRI.EHZ. 2011-12-18T17:58:51.88 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.HHZ. 2011-12-18T17:58:49.96 0.6 undecidable manual Sg 58 253.3575 0.113 56
IV.SOLUN.HHZ. 2011-12-18T17:58:48.13 0.6 undecidable manual Sg 18 247.1637 -0.421 55
IV.HAVL.HHZ. 2011-12-18T17:58:48.25 0.3 undecidable manual Sg 63 246.9639 -0.091 88
IV.PLAC.HHZ. 2011-12-18T17:58:46.43 0.3 undecidable manual Pn 50 433.344 0.514 35
IV.HVZN.HHZ. 2011-12-18T17:58:43.53 0.6 undecidable manual Sg 54 227.9052 -0.843 52
IV.HMDC.HHZ. 2011-12-18T17:58:41.76 0.6 undecidable manual Sg 60 220.113 -0.968 51
MN.CEL.HHN. 2011-12-18T17:58:40.59 0.6 undecidable manual Pn 48 383.3274 0.866 21
IV.MSCL.HHZ. 2011-12-18T17:58:39.29 0.3 undecidable manual Pn 47 374.4474 0.552 37
IV.GMB.BHZ. 2011-12-18T17:58:39.12 0.3 undecidable manual Pn 48 372.4494 0.703 35
IV.SOI.EHZ. 2011-12-18T17:58:39.71 0.6 undecidable manual Pn 52 381.4293 -0.013 28
IV.RAFF.HHZ. 2011-12-18T17:58:38.53 0.6 undecidable manual Sg 48 206.4378 -1.156 50
IV.MPAZ.HHZ. 2011-12-18T17:58:38.48 0.3 undecidable manual Pn 53 370.2516 0.377 39
IV.MSRU.HHZ. 2011-12-18T17:58:37.20 0.3 undecidable manual Pn 44 358.6743 0.304 40
IV.MPNC.HHZ. 2011-12-18T17:58:34.67 0.3 undecidable manual Pn 44 339.9042 0.249 41
IV.MCSR.HHZ. 2011-12-18T17:58:32.91 0.6 undecidable manual Pn 44 325.8294 0.203 32
IV.NOV.HHZ. 2011-12-18T17:58:32.04 0.6 undecidable manual Pn 44 317.1381 0.463 33
IV.MMME.HHZ. 2011-12-18T17:58:31.87 0.3 undecidable manual Pn 46 317.5377 0.295 51
MN.WDD.HHZ. 2011-12-18T17:58:31.84 0.6 undecidable manual Sg 95 170.496 -0.094 84
IV.MUCR.HHZ. 2011-12-18T17:58:30.52 0.6 undecidable manual Pn 40 302.6637 0.804 33
IV.MNO.SHZ. 2011-12-18T17:58:28.41 0.3 undecidable manual Pn 40 283.0056 1.047 51
IV.MSFR.HHZ. 2011-12-18T17:58:28.81 0.6 undecidable manual Pn 37 286.1025 1.106 32
IV.ESLN.HHZ. 2011-12-18T17:58:27.93 0.3 undecidable manual Pn 47 281.4072 0.733 59
IV.AGST.EHN. 2011-12-18T17:58:25.74 0.6 undecidable manual Pn 58 270.6291 -0.039 52
IV.GALF.HHZ. 2011-12-18T17:58:25.20 0.3 undecidable manual Pn 41 257.2536 0.981 62
IV.PLLN.SHZ. 2011-12-18T17:58:25.72 0.6 undecidable manual Pn 30 260.0397 1.23 36
IV.HAGA.HHZ. 2011-12-18T17:58:25.08 0.3 undecidable manual Pn 56 266.8329 -0.256 76
IV.ECNV.HHZ. 2011-12-18T17:58:25.52 0.3 undecidable manual Pn 45 257.0538 1.434 49
IV.CAGR.HHN. 2011-12-18T17:58:24.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.HHZ. 2011-12-18T17:58:24.39 0.6 undecidable manual Pn 29 254.5563 0.568 50
IV.SSY.HHZ. 2011-12-18T17:58:23.64 0.3 undecidable manual Pn 58 253.3575 -0.053 86
IV.HCRL.HHZ. 2011-12-18T17:58:23.53 0.3 undecidable manual Pn 55 257.6421 -0.687 71
IV.HAVL.HHZ. 2011-12-18T17:58:22.14 0.6 undecidable manual Pn 63 246.9639 -0.684 50
IV.SOLUN.HHZ. 2011-12-18T17:58:22.56 0.6 undecidable manual Pn 18 247.1637 -0.386 55
IV.HLNI.HHZ. 2011-12-18T17:58:22.65 0.6 undecidable manual Pn 52 250.1607 -0.665 50
IV.MEU.SHZ. 2011-12-18T17:58:20.71 0.3 undecidable manual Pn 57 232.2897 -0.329 91
IV.HVZN.HHZ. 2011-12-18T17:58:19.79 0.3 undecidable manual Pn 54 227.9052 -0.745 81
IV.HMDC.HHZ. 2011-12-18T17:58:19.11 0.6 undecidable manual Pn 60 220.113 -0.475 62
IV.CORL.HHN. 2011-12-18T17:58:19.44 0.6 undecidable manual Pn 15 220.3128 -0.143 67
IV.CAVT.SHZ. 2011-12-18T17:58:18.87 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAFF.HHZ. 2011-12-18T17:58:17.68 0.6 undecidable manual Pn 48 206.4378 -0.148 72
IV.MTGR.SHZ. 2011-12-18T17:58:17.92 0.3 undecidable manual Pn 3 212.3319 -0.623 92
IV.CRJA.SHZ. 2011-12-18T17:58:17.09 0.3 undecidable manual Pn 9 204.5397 -0.51 100
IV.MMGO.SHZ. 2011-12-18T17:58:14.39 0.3 undecidable manual Pn 9 188.8665 -1.246 77
IV.FAVR.HHZ. 2011-12-18T17:58:14.30 0.3 undecidable manual Pn 33 169.5969 1.042 93
IV.PTF.SHZ. 2011-12-18T17:58:14.56 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.WDD.HHZ. 2011-12-18T17:58:13.85 0.6 undecidable manual Pn 95 170.496 0.5 77
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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