Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 07-06-1989 ore 12:06:43 (Italia) in zona: 4 km NW Castelletto Stura (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km NW Castelletto Stura (CN), il

  • 07-06-1989 10:06:43 (UTC)
  • 07-06-1989 12:06:43 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.4650, 7.5990 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castelletto Stura CN 4 1351 1351
Centallo CN 5 6954 8305
Tarantasca CN 5 2122 10427
Montanera CN 5 760 11187
Cuneo CN 9 56081 67268
Margarita CN 10 1441 68709
Morozzo CN 10 2086 70795
Villafalletto CN 10 2925 73720
Sant'Albano Stura CN 11 2422 76142
Busca CN 11 10181 86323
Vottignasco CN 11 537 86860
Beinette CN 12 3423 90283
Rocca de' Baldi CN 12 1662 91945
Trinità CN 14 2263 94208
Cervasca CN 14 5013 99221
Pianfei CN 14 2202 101423
Fossano CN 14 24739 126162
Costigliole Saluzzo CN 14 3375 129537
Caraglio CN 15 6836 136373
Genola CN 15 2625 138998
Peveragno CN 15 5543 144541
Bernezzo CN 15 4104 148645
Boves CN 15 9835 158480
Vignolo CN 15 2600 161080
Rossana CN 16 908 161988
Magliano Alpi CN 16 2253 164241
Piasco CN 16 2774 167015
Chiusa di Pesio CN 17 3676 170691
Borgo San Dalmazzo CN 17 12468 183159
Villar San Costanzo CN 17 1547 184706
Verzuolo CN 18 6459 191165
Montemale di Cuneo CN 18 241 191406
Lagnasco CN 18 1453 192859
Valgrana CN 18 786 193645
Roccasparvera CN 18 741 194386
Dronero CN 19 7035 201421
Villanova Mondovì CN 19 5792 207213
Manta CN 19 3787 211000
Roccavione CN 19 2761 213761
Venasca CN 20 1437 215198
Mondovì CN 20 22484 237682
Salmour CN 20 704 238386
Roccaforte Mondovì CN 20 2085 240471

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a NE di Cuneo (56081 abitanti)
60 Km a S di Moncalieri (57294 abitanti)
68 Km a S di Torino (890529 abitanti)
68 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
72 Km a W di Savona (61345 abitanti)
73 Km a N di Sanremo (54807 abitanti)
95 Km a SW di Alessandria (93943 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1989-06-07
10:06:43
44.465 7.599 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 92859
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-06-07 10:06:43 ± 0.102
Latitudine 44.4650 ± 0.0163
Longitudine 7.5990 ± 0.0069
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 92859

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1888.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 183
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00227
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01214
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 92859
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:27:03
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BNI.Z. 1989-06-07T10:07:14.98 10.0 undecidable manual SG 312 0.8769 0.14 0.5
--.BOB.Z. 1989-06-07T10:07:09.50 10.0 undecidable manual PN 76 1.3431 0.36 0.3
--.CKI.Z. 1989-06-07T10:07:02.00 10.0 undecidable manual SG 94 0.4884 -0.28 0.2
--.BNI.Z. 1989-06-07T10:07:01.50 10.0 undecidable manual PG 312 0.8769 -0.21 0.7
--.DOI.Z. 1989-06-07T10:06:54.00 10.0 undecidable manual SG 278 0.2553 0.24 0.6
--.CKI.Z. 1989-06-07T10:06:54.50 10.0 undecidable manual PG 94 0.4884 0.04 1.7
--.DOI.Z. 1989-06-07T10:06:49.50 10.0 negative manual PG 278 0.2553 -0.04 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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