Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 20-10-2011 ore 17:17:04 (UTC) in zona: 7 km SE Roccafluvione (AP)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 7 km SE Roccafluvione (AP), il

  • 20-10-2011 17:17:04 (UTC)
  • 20-10-2011 19:17:04 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.8080, 13.5180 ad una profondità di 20 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Roccafluvione AP 7 2010 2010
Ascoli Piceno AP 7 49407 51417
Valle Castellana TE 8 977 52394
Venarotta AP 9 2066 54460
Folignano AP 10 9241 63701
Acquasanta Terme AP 10 2916 66617
Palmiano AP 11 196 66813
Civitella del Tronto TE 13 5116 71929
Rocca Santa Maria TE 14 537 72466
Maltignano AP 14 2401 74867
Montegallo AP 16 523 75390
Appignano del Tronto AP 16 1785 77175
Sant'Egidio alla Vibrata TE 16 9811 86986
Campli TE 17 7209 94195
Rotella AP 17 906 95101
Castignano AP 17 2796 97897
Castel di Lama AP 17 8634 106531
Force AP 18 1354 107885
Arquata del Tronto AP 18 1178 109063
Ancarano TE 19 1857 110920
Montemonaco AP 19 604 111524
Comunanza AP 19 3166 114690
Montedinove AP 19 488 115178
Castorano AP 20 2380 117558

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
52 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
61 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
68 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
69 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
74 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
76 Km a E di Terni (111501 abitanti)
90 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
98 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.6 2011-10-20
17:17:04
42.808 13.518 20 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1299429
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2011-10-20 17:17:04 ± 0.2
Latitudine 42.8080 ± 0.0054
Longitudine 13.5180 ± 0.0098
Profondità (km) 20 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1299429

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 905
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 85
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 59
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1000.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 178
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.39
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.02163
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1299429
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-06 01:45:43
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MURB.HHE. 2011-10-20T17:17:30.26 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.RDP.HHZ. 2011-10-20T17:17:29.04 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNTG.HHN. 2011-10-20T17:17:25.63 0.3 undecidable manual Sg 317 68.2761 0.657 61
IV.ESLN.HHN. 2011-10-20T17:17:25.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHE. 2011-10-20T17:17:24.44 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIEI.HHE. 2011-10-20T17:17:22.72 0.3 undecidable manual Pg 316 113.3976 -0.343 59
IV.PTQR.HHN. 2011-10-20T17:17:22.87 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.VCEL.EHN. 2011-10-20T17:17:21.58 0.3 undecidable manual Sg 150 52.8027 0.649 59
IV.CESI.HHN. 2011-10-20T17:17:21.73 0.3 undecidable manual Sg 294 54.4011 0.381 67
IV.T0104.HHZ. 2011-10-20T17:17:21.32 0.3 undecidable manual Sg 197 51.8037 0.665 60
IV.SSFR.HHN. 2011-10-20T17:17:20.56 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.LNSS.HHZ. 2011-10-20T17:17:19.30 0.3 undecidable manual Sg 240 45.1215 0.382 67
IV.PTQR.HHN. 2011-10-20T17:17:18.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TRTR.HHE. 2011-10-20T17:17:18.57 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FDMO.HHE. 2011-10-20T17:17:18.23 0.3 undecidable manual Sg 306 43.2234 -0.212 69
IV.SSFR.HHN. 2011-10-20T17:17:16.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FAGN.HHE. 2011-10-20T17:17:16.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNTG.HHN. 2011-10-20T17:17:15.88 0.3 undecidable manual Pg 317 68.2761 -0.277 65
IV.GUMA.HHZ. 2011-10-20T17:17:15.94 0.1 undecidable manual Sg 332 31.9458 0.345 94
IV.TERO.HHZ. 2011-10-20T17:17:13.03 0.1 undecidable manual Sg 161 21.6672 -0.144 100
IV.SMA1.EHZ. 2011-10-20T17:17:13.50 0.1 undecidable manual Sg 217 24.6531 -0.351 94
IV.T0104.HHZ. 2011-10-20T17:17:13.39 0.3 undecidable manual Pg 197 51.8037 -0.274 69
IV.VCEL.EHN. 2011-10-20T17:17:13.79 0.3 undecidable manual Pg 150 52.8027 -0.033 72
MN.AQU.HHZ. 2011-10-20T17:17:13.19 0.6 undecidable manual Pg 190 51.1155 -0.378 45
IV.CESI.HHN. 2011-10-20T17:17:13.95 0.1 undecidable manual Pg 294 54.4011 -0.116 93
IV.FDMO.HHE. 2011-10-20T17:17:12.11 0.1 undecidable manual Pg 306 43.2234 -0.277 91
IV.LNSS.HHZ. 2011-10-20T17:17:12.54 0.3 undecidable manual Pg 240 45.1215 -0.122 71
IV.GUMA.HHZ. 2011-10-20T17:17:10.78 0.1 undecidable manual Pg 332 31.9458 0.038 99
IV.TERO.HHZ. 2011-10-20T17:17:09.18 0.1 undecidable manual Pg 161 21.6672 -0.166 99
IV.SMA1.EHZ. 2011-10-20T17:17:09.65 0.1 undecidable manual Pg 217 24.6531 -0.087 99
NI.AGOR.HHN. 2011-10-20T17:17:06.55 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.CGRP.HHN. 2011-10-20T17:17:05.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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