Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 20-10-2011 ore 08:18:24 (Italia) in zona: 3 km NE Rezzoaglio (GE)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km NE Rezzoaglio (GE), il

  • 20-10-2011 06:18:24 (UTC)
  • 20-10-2011 08:18:24 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5420, 9.4130 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rezzoaglio GE 3 995 995
Santo Stefano d'Aveto GE 3 1126 2121
Fontanigorda GE 9 277 2398
Ottone PC 11 516 2914
Rovegno GE 11 554 3468
Gorreto GE 12 97 3565
Montebruno GE 13 240 3805
Borzonasca GE 13 2049 5854
Ferriere PC 14 1294 7148
Fascia GE 14 81 7229
Rondanina GE 16 62 7291
Favale di Malvaro GE 16 466 7757
Cerignale PC 16 127 7884
Lorsica GE 16 468 8352
Zerba PC 17 77 8429
Mezzanego GE 18 1537 9966
Bedonia PR 18 3482 13448
Tornolo PR 18 1010 14458
Propata GE 18 142 14600
Orero GE 18 565 15165
Corte Brugnatella PC 19 586 15751

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a E di Genova (586655 abitanti)
59 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
61 Km a SW di Piacenza (102191 abitanti)
74 Km a S di Pavia (72576 abitanti)
75 Km a NW di Carrara (63133 abitanti)
75 Km a SE di Alessandria (93943 abitanti)
78 Km a W di Parma (192836 abitanti)
78 Km a E di Savona (61345 abitanti)
81 Km a NW di Massa (69479 abitanti)
82 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
97 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
98 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
100 Km a NW di Viareggio (62467 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.9 2011-10-20
06:18:24
44.542 9.413 8 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1299189
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2011-10-20 06:18:24 ± 0.22
Latitudine 44.5420 ± 0.0108
Longitudine 9.4130 ± 0.0076
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1299189

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1208
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 487
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 193
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1341.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 124
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.39
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.63677
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1299189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-06 01:45:23
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SEI.SHE. 2011-10-20T06:18:59.88 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.MAIM.HHZ. 2011-10-20T06:18:57.03 0.3 undecidable manual Sg 129 110.5005 0.159 83
MN.CEL.HHN. 2011-10-20T06:18:57.29 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.ROTM.HHE. 2011-10-20T06:18:55.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.PZZ.HHZ. 2011-10-20T06:18:54.46 0.6 undecidable manual Pg 270 181.6848 0.524 40
GU.FINB.HHZ. 2011-10-20T06:18:53.05 0.3 undecidable manual Sg 245 95.238 0.247 84
IV.PTF.SHZ. 2011-10-20T06:18:52.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.VLC.HHN. 2011-10-20T06:18:51.58 0.3 undecidable manual Sg 118 88.1451 0.674 76
IV.QLNO.HHN. 2011-10-20T06:18:51.16 0.3 undecidable manual Sg 254 87.8454 0.324 84
IV.MAGA.HHZ. 2011-10-20T06:18:51.45 0.6 undecidable manual Pg 34 166.611 -0.257 46
IV.CTL8.EHE. 2011-10-20T06:18:49.99 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
GU.PCP.HHZ. 2011-10-20T06:18:45.07 0.3 undecidable manual Sg 270 68.5758 -0.614 81
IV.PLMA.HHN. 2011-10-20T06:18:44.14 0.3 undecidable manual Sg 147 64.8906 -0.556 83
GU.MAIM.HHZ. 2011-10-20T06:18:43.07 0.3 undecidable manual Pg 129 110.5005 0.011 86
IV.PRMA.HHZ. 2011-10-20T06:18:43.56 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CTL8.EHE. 2011-10-20T06:18:43.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.FINB.HHZ. 2011-10-20T06:18:40.99 0.3 undecidable manual Pg 245 95.238 0.279 84
IV.PRMA.HHZ. 2011-10-20T06:18:40.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.VLC.HHN. 2011-10-20T06:18:39.50 0.3 undecidable manual Pg 118 88.1451 -0.115 88
IV.QLNO.HHN. 2011-10-20T06:18:39.65 0.3 undecidable manual Pg 254 87.8454 0.075 89
GU.PCP.HHZ. 2011-10-20T06:18:36.53 0.3 undecidable manual Pg 270 68.5758 -0.071 92
IV.PLMA.HHN. 2011-10-20T06:18:35.50 0.3 undecidable manual Pg 147 64.8906 -0.53 84
IV.MSSA.HHZ. 2011-10-20T06:18:33.59 0.3 undecidable manual Sg 162 26.4513 -0.157 98
GU.SC2M.HHZ. 2011-10-20T06:18:31.27 0.3 undecidable manual Sg 148 18.0708 0.245 97
MN.TRI.BHN. 2011-10-20T06:18:30.69 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSSA.HHZ. 2011-10-20T06:18:29.54 0.3 undecidable manual Pg 162 26.4513 -0.169 97
GU.SC2M.HHZ. 2011-10-20T06:18:28.25 0.3 undecidable manual Pg 148 18.0708 0.113 100
IV.RESU.HHN. 2011-10-20T06:18:21.85 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.GIMEL.HHN. 2011-10-20T06:18:15.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.PLONS.HHN. 2011-10-20T06:18:00.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
SI.BOSI.HHN. 2011-10-20T06:17:56.75 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTCC.HHE. 2011-10-20T06:17:51.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MONC.HHN. 2011-10-20T06:17:23.64 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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