Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 31-05-1989 ore 06:03:03 (Italia) in zona: 3 km NE Sasso di Castalda (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km NE Sasso di Castalda (PZ), il

  • 31-05-1989 04:03:03 (UTC)
  • 31-05-1989 06:03:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.5140, 15.6960 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sasso di Castalda PZ 3 835 835
Satriano di Lucania PZ 6 2374 3209
Brienza PZ 7 4078 7287
Tito PZ 8 7332 14619
Abriola PZ 10 1531 16150
Pignola PZ 10 6962 23112
Marsico Nuovo PZ 11 4098 27210
Sant'Angelo Le Fratte PZ 12 1429 28639
Atena Lucana SA 13 2336 30975
Calvello PZ 14 1948 32923
Savoia di Lucania PZ 14 1127 34050
Picerno PZ 15 5985 40035
Sala Consilina SA 15 12664 52699
Paterno PZ 15 3368 56067
Potenza PZ 17 67122 123189
Polla SA 17 5279 128468
Caggiano SA 18 2765 131233
Sant'Arsenio SA 18 2815 134048
Vietri di Potenza PZ 19 2832 136880
San Pietro al Tanagro SA 19 1695 138575
Marsicovetere PZ 19 5546 144121
Anzi PZ 19 1696 145817
Padula SA 19 5368 151185
Teggiano SA 20 7976 159161

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a SW di Potenza (67122 abitanti)
61 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
78 Km a W di Matera (60436 abitanti)
80 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
81 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
86 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
86 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
88 Km a SE di Avellino (54857 abitanti)
94 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
1989-05-31
04:03:03
40.514 15.696 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 92379
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-05-31 04:03:03 ± 0.298
Latitudine 40.5140 ± 0.0156
Longitudine 15.6960 ± 0.0287
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 92379

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2985.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01360
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 92379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:26:38

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 92379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MS1.Z. 1989-05-31T04:03:44.00 10.0 undecidable manual SN 8 1.1988 -0.07 0.6
--.RFI.Z. 1989-05-31T04:03:32.20 10.0 undecidable manual PN 301 1.5096 0.83 0.9
--.CDM.Z. 1989-05-31T04:03:29.00 10.0 undecidable manual SG 37 0.7104 -0.3 0.7
--.MS1.Z. 1989-05-31T04:03:26.00 10.0 undecidable manual PN 8 1.1988 -0.96 0.7
--.TDS.Z. 1989-05-31T04:03:25.17 10.0 undecidable manual PG 149 0.9768 1.68 0.4
--.SOR.Z. 1989-05-31T04:03:24.00 10.0 undecidable manual PG 273 1.0323 -0.44 1.4
--.MGR.Z. 1989-05-31T04:03:18.23 10.0 undecidable manual SG 195 0.3885 -0.54 0.5
--.FG4.Z. 1989-05-31T04:03:18.69 10.0 undecidable manual PG 347 0.6327 1.73 0.3
--.CDM.Z. 1989-05-31T04:03:17.50 10.0 undecidable manual PG 37 0.7104 -0.93 0.9
--.TR9.Z. 1989-05-31T04:03:17.00 10.0 undecidable manual PG 326 0.6327 -0.07 1.8
--.MT9.Z. 1989-05-31T04:03:15.00 10.0 undecidable manual PG 239 0.5439 -0.54 1.4
--.MGR.Z. 1989-05-31T04:03:12.50 10.0 undecidable manual PG 195 0.3885 -0.3 1.6
--.SGO.Z. 1989-05-31T04:03:10.71 10.0 undecidable manual PG 278 0.2997 0.41 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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