Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 25-05-1989 ore 18:58:09 (Italia) in zona: 1 km NE Stroppo (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NE Stroppo (CN), il

  • 25-05-1989 16:58:09 (UTC)
  • 25-05-1989 18:58:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5160, 7.1400 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Stroppo CN 2 103 103
Macra CN 4 59 162
Celle di Macra CN 5 100 262
Elva CN 5 97 359
Marmora CN 7 68 427
Prazzo CN 8 170 597
Canosio CN 8 80 677
Sampeyre CN 8 1022 1699
San Damiano Macra CN 10 430 2129
Casteldelfino CN 10 157 2286
Bellino CN 12 109 2395
Cartignano CN 13 190 2585
Frassino CN 13 265 2850
Acceglio CN 13 162 3012
Castelmagno CN 13 66 3078
Pontechianale CN 15 179 3257
Melle CN 15 292 3549
Pradleves CN 16 250 3799
Roccabruna CN 17 1585 5384
Valmala CN 17 52 5436
Oncino CN 18 76 5512
Dronero CN 19 7035 12547
Brossasco CN 19 1084 13631
Monterosso Grana CN 19 505 14136
Villar San Costanzo CN 20 1547 15683

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a W di Cuneo (56081 abitanti)
69 Km a SW di Moncalieri (57294 abitanti)
75 Km a SW di Torino (890529 abitanti)
93 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
94 Km a W di Asti (76202 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
1989-05-25
16:58:09
44.516 7.14 13 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 92059
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-05-25 16:58:09 ± 0.14
Latitudine 44.5160 ± 0.0101
Longitudine 7.1400 ± 0.0194
Profondità (km) 13 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 92059

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1904.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 88
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00024
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00931
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 92059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:26:20

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 92059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LPL.Z. 1989-05-25T16:58:43.30 10.0 undecidable manual SN 344 1.0323 -1.34 0
--.LPG.Z. 1989-05-25T16:58:43.00 10.0 undecidable manual SN 344 1.0101 -1.13 0.1
--.FRF.Z. 1989-05-25T16:58:42.90 10.0 undecidable manual SN 200 1.0101 -1.21 0.1
--.LSD.Z. 1989-05-25T16:58:41.12 10.0 undecidable manual SG 0 0.9324 -0.95 0.1
--.FIN.Z. 1989-05-25T16:58:37.20 10.0 undecidable manual SG 111 0.8214 -1.27 0
--.IMI.Z. 1989-05-25T16:58:36.98 10.0 undecidable manual SG 137 0.8103 -0.89 0.2
--.SBF.Z. 1989-05-25T16:58:33.80 10.0 undecidable manual SG 161 0.6882 -0.08 0.8
--.BNI.Z. 1989-05-25T16:58:31.60 10.0 undecidable manual SG 328 0.6216 -0.45 0.6
--.RSP.Z. 1989-05-25T16:58:31.87 10.0 undecidable manual SG 7 0.6327 -0.58 0.5
--.FRF.Z. 1989-05-25T16:58:30.20 10.0 undecidable manual PN 200 1.0101 0.54 1
--.LPL.Z. 1989-05-25T16:58:30.50 10.0 undecidable manual PN 344 1.0323 0.52 1
--.LPG.Z. 1989-05-25T16:58:30.10 10.0 undecidable manual PN 344 1.0101 0.42 1.2
--.ROB.Z. 1989-05-25T16:58:29.97 10.0 undecidable manual SG 111 0.555 -0.04 0.8
--.LSD.Z. 1989-05-25T16:58:28.95 10.0 undecidable manual PG 0 0.9324 0.46 1.2
--.RRL.Z. 1989-05-25T16:58:27.30 10.0 undecidable manual SG 328 0.4773 -0.16 0.8
--.CKI.Z. 1989-05-25T16:58:26.71 10.0 undecidable manual PG 96 0.8103 0.51 1.2
--.FIN.Z. 1989-05-25T16:58:26.18 10.0 undecidable manual PG 111 0.8214 -0.13 1.8
--.IMI.Z. 1989-05-25T16:58:26.12 10.0 undecidable manual PG 137 0.8103 0.05 1.9
--.SBF.Z. 1989-05-25T16:58:24.10 10.0 undecidable manual PG 161 0.6882 0.34 1.7
--.RSP.Z. 1989-05-25T16:58:23.13 10.0 undecidable manual PG 7 0.6327 0.19 2
--.BNI.Z. 1989-05-25T16:58:23.70 10.0 undecidable manual PG 328 0.6216 0.36 1.7
--.ROB.Z. 1989-05-25T16:58:22.80 10.0 undecidable manual PG 111 0.555 0.56 1.2
--.ENR.Z. 1989-05-25T16:58:22.30 10.0 undecidable manual SG 145 0.3552 -0.87 0.2
--.RRL.Z. 1989-05-25T16:58:19.95 10.0 undecidable manual PG 328 0.4773 0.05 2.1
--.ENR.Z. 1989-05-25T16:58:17.60 10.0 undecidable manual PG 145 0.3552 0.02 2.1
--.DOI.Z. 1989-05-25T16:58:14.81 10.0 undecidable manual SG 99 0.0666 -0.22 0.8
--.PZZ.Z. 1989-05-25T16:58:13.36 10.0 undecidable manual SG 248 0.0222 -0.96 0.2
--.DOI.Z. 1989-05-25T16:58:13.26 10.0 undecidable manual PG 99 0.0666 0.39 1.6
--.PZZ.Z. 1989-05-25T16:58:12.29 10.0 undecidable manual PG 248 0.0222 -0.18 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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