Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 26-04-1989 ore 08:23:18 (UTC) in zona: 2 km NW Poggio San Lorenzo (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NW Poggio San Lorenzo (RI), il

  • 26-04-1989 08:23:18 (UTC)
  • 26-04-1989 10:23:18 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.2700, 12.8380 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Poggio San Lorenzo RI 2 589 589
Montenero Sabino RI 2 299 888
Torricella in Sabina RI 3 1342 2230
Casaprota RI 3 744 2974
Monteleone Sabino RI 4 1224 4198
Frasso Sabino RI 5 743 4941
Poggio Nativo RI 7 2622 7563
Belmonte in Sabina RI 7 636 8199
Rocca Sinibalda RI 7 815 9014
Mompeo RI 8 530 9544
Salisano RI 8 567 10111
Monte San Giovanni in Sabina RI 8 714 10825
Poggio Moiano RI 8 2751 13576
Castelnuovo di Farfa RI 9 1059 14635
Toffia RI 9 1058 15693
Longone Sabino RI 11 597 16290
Colle di Tora RI 11 372 16662
Fara in Sabina RI 11 13742 30404
Scandriglia RI 12 3108 33512
Castel di Tora RI 12 288 33800
Montopoli di Sabina RI 12 4210 38010
Poggio Catino RI 12 1341 39351
Poggio Mirteto RI 13 6315 45666
Nerola RM 13 1926 47592
Roccantica RI 13 563 48155
Concerviano RI 14 291 48446
Montorio Romano RM 15 1984 50430
Rieti RI 15 47698 98128
Varco Sabino RI 15 187 98315
Ascrea RI 16 234 98549
Casperia RI 16 1246 99795
Paganico Sabino RI 16 172 99967
Cittaducale RI 16 6828 106795
Pozzaglia Sabina RI 16 360 107155
Cantalupo in Sabina RI 16 1685 108840
Contigliano RI 17 3783 112623
Montelibretti RM 17 5323 117946
Orvinio RI 17 405 118351
Monteflavio RM 18 1348 119699
Moricone RM 18 2650 122349
Marcetelli RI 18 89 122438
Montasola RI 18 395 122833
Torrita Tiberina RM 18 1089 123922
Selci RI 19 1106 125028
Torri in Sabina RI 19 1256 126284
Petrella Salto RI 19 1197 127481
Collegiove RI 20 213 127694
Cottanello RI 20 563 128257
Filacciano RM 20 477 128734

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
34 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
36 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
47 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
51 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
62 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
65 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
72 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
74 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
77 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
77 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
83 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
88 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
89 Km a N di Latina (125985 abitanti)
93 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
100 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 1.9
1989-04-26
08:23:18
42.27 12.838 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 90649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-04-26 08:23:18 ± 0.194
Latitudine 42.2700 ± 0.0098
Longitudine 12.8380 ± 0.0240
Profondità (km) 10 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 90649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2257.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 122
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00146
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01619
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 90649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:25:02

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 90649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1989-04-26T08:23:59.00 10.0 undecidable manual SN 3 1.221 1.01 0.2
--.PGD.Z. 1989-04-26T08:23:50.80 10.0 undecidable manual PN 333 1.7982 1.11 0.4
--.CM8.Z. 1989-04-26T08:23:50.80 10.0 undecidable manual SG 13 0.9435 0.13 0.7
--.SDI.Z. 1989-04-26T08:23:49.56 10.0 undecidable manual SG 127 0.9102 0.1 0.5
--.SS8.Z. 1989-04-26T08:23:46.20 10.0 undecidable manual SG 21 0.777 0.67 0.6
--.ASS.Z. 1989-04-26T08:23:46.36 10.0 undecidable manual SG 350 0.7992 0.42 0.5
--.ALP.Z. 1989-04-26T08:23:44.40 10.0 undecidable manual SG 46 0.7326 0.5 0.7
--.AM8.Z. 1989-04-26T08:23:43.90 10.0 undecidable manual PN 23 1.3875 0.49 0.8
--.ARV.Z. 1989-04-26T08:23:41.00 10.0 undecidable manual PN 3 1.221 -0.16 1.1
--.RDP.Z. 1989-04-26T08:23:36.50 10.0 undecidable manual SG 189 0.5106 -0.74 0.4
--.SDI.Z. 1989-04-26T08:23:36.34 10.0 undecidable manual PG 127 0.9102 0.11 1.3
--.CM8.Z. 1989-04-26T08:23:35.30 10.0 undecidable manual PG 13 0.9435 -1.63 0.5
--.ASS.Z. 1989-04-26T08:23:33.38 10.0 undecidable manual PG 350 0.7992 -0.82 0.9
--.SS8.Z. 1989-04-26T08:23:33.00 10.0 undecidable manual PG 21 0.777 -0.96 1.6
--.CP9.Z. 1989-04-26T08:23:32.48 10.0 undecidable manual SG 168 0.4107 -1.02 0.3
--.ALP.Z. 1989-04-26T08:23:32.10 10.0 undecidable manual PG 46 0.7326 -0.92 1.7
--.RMP.Z. 1989-04-26T08:23:28.38 10.0 undecidable manual PG 192 0.4662 0.39 1.2
--.RDP.Z. 1989-04-26T08:23:28.61 10.0 positive manual PG 189 0.5106 -0.3 2.7
--.AQU.Z. 1989-04-26T08:23:28.74 10.0 positive manual PG 78 0.4218 1.57 0.6
--.MNS.Z. 1989-04-26T08:23:26.62 10.0 undecidable manual SG 314 0.1665 1.32 0.2
--.CP9.Z. 1989-04-26T08:23:26.84 10.0 positive manual PG 168 0.4107 -0.17 2.8
--.MNS.Z. 1989-04-26T08:23:22.77 10.0 positive manual PG 314 0.1665 0.49 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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