Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 21-03-1989 ore 12:40:30 (Italia) in zona: 3 km SW Castello d'Argile (BO)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SW Castello d'Argile (BO), il

  • 21-03-1989 11:40:30 (UTC)
  • 21-03-1989 12:40:30 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.6670, 11.2670 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castello d'Argile BO 3 6550 6550
Sala Bolognese BO 4 8353 14903
Pieve di Cento BO 6 7019 21922
San Giovanni in Persiceto BO 7 27982 49904
Argelato BO 7 9844 59748
Cento FE 7 35686 95434
San Giorgio di Piano BO 9 8512 103946
Sant'Agata Bolognese BO 11 7291 111237
Calderara di Reno BO 11 13196 124433
Crevalcore BO 11 13465 137898
San Pietro in Casale BO 12 12202 150100
Bentivoglio BO 13 5469 155569
Castel Maggiore BO 13 18231 173800
Anzola dell'Emilia BO 15 12267 186067
Ravarino MO 15 6233 192300
Galliera BO 16 5439 197739
Camposanto MO 17 3201 200940
Sant'Agostino FE 17 6853 207793
Nonantola MO 18 15839 223632
Minerbio BO 18 8793 232425
Castelfranco Emilia MO 19 32677 265102
Finale Emilia MO 19 15699 280801
Bomporto MO 19 10157 290958
Granarolo dell'Emilia BO 19 11910 302868
Zola Predosa BO 20 18770 321638
Bologna BO 20 386663 708301

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
27 Km a E di Modena (184973 abitanti)
33 Km a E di Carpi (70699 abitanti)
34 Km a SW di Ferrara (133155 abitanti)
50 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
50 Km a E di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
61 Km a SW di Rovigo (51867 abitanti)
65 Km a NW di Faenza (58541 abitanti)
76 Km a E di Parma (192836 abitanti)
79 Km a NW di Forlì (117913 abitanti)
79 Km a W di Ravenna (159116 abitanti)
86 Km a NE di Pistoia (90315 abitanti)
88 Km a N di Prato (191150 abitanti)
89 Km a S di Verona (258765 abitanti)
95 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
97 Km a NW di Cesena (96758 abitanti)
100 Km a N di Firenze (382808 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.1
1989-03-21
11:40:30
44.667 11.267 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 88719
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-03-21 11:40:30 ± 0.235
Latitudine 44.6670 ± 0.0139
Longitudine 11.2670 ± 0.0200
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 88719

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2212.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 119
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00559
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01400
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 88719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:23:15

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 88719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MDI.Z. 1989-03-21T11:41:19.00 10.0 undecidable manual SN 315 1.554 -0.05 0.6
--.CTI.Z. 1989-03-21T11:41:14.54 10.0 undecidable manual SN 10 1.3986 -0.87 0.3
--.BOB.Z. 1989-03-21T11:41:13.42 10.0 undecidable manual SN 274 1.2987 0.62 0.4
--.PII.Z. 1989-03-21T11:41:08.61 10.0 undecidable manual SN 209 1.0767 0.81 0.4
--.PGD.Z. 1989-03-21T11:41:01.48 10.0 undecidable manual SG 157 0.8547 1 0.3
--.SFI.Z. 1989-03-21T11:41:01.49 10.0 undecidable manual SG 150 0.8658 0.59 0.5
--.MDI.Z. 1989-03-21T11:40:59.81 10.0 undecidable manual PN 315 1.554 1.43 0.2
--.BDI.Z. 1989-03-21T11:40:57.98 10.0 undecidable manual SG 218 0.7659 0.2 0.7
--.CTI.Z. 1989-03-21T11:40:55.50 10.0 undecidable manual PN 10 1.3986 -0.78 0.8
--.BOB.Z. 1989-03-21T11:40:54.54 10.0 undecidable manual PN 274 1.2987 -0.23 1.5
--.MME.Z. 1989-03-21T11:40:53.00 10.0 undecidable manual SG 220 0.6216 -0.02 0.7
--.RSM.Z. 1989-03-21T11:40:52.75 10.0 undecidable manual PN 130 1.11 0.34 1.6
--.PII.Z. 1989-03-21T11:40:51.00 10.0 undecidable manual PN 209 1.0767 -0.88 0.8
--.SFI.Z. 1989-03-21T11:40:47.80 10.0 positive manual PG 150 0.8658 -0.82 1.8
--.PGD.Z. 1989-03-21T11:40:47.48 10.0 undecidable manual PG 157 0.8547 -0.18 1.8
--.BDI.Z. 1989-03-21T11:40:45.62 10.0 positive manual PG 218 0.7659 -0.48 2.9
--.MME.Z. 1989-03-21T11:40:43.34 10.0 undecidable manual PG 220 0.6216 -0.01 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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