Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 18-02-1989 ore 13:01:06 (Italia) in zona: 3 km SE Massa Martana (PG)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 3 km SE Massa Martana (PG), il

  • 18-02-1989 12:01:06 (UTC)
  • 18-02-1989 13:01:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7610, 12.5470 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Massa Martana PG 3 3770 3770
Acquasparta TR 8 4778 8548
Giano dell'Umbria PG 9 3846 12394
Todi PG 12 16851 29245
Castel Ritaldi PG 13 3278 32523
Montecastrilli TR 13 5022 37545
Avigliano Umbro TR 15 2558 40103
Spoleto PG 16 38218 78321
San Gemini TR 16 5018 83339
Gualdo Cattaneo PG 17 6155 89494
Montefalco PG 17 5679 95173
Collazzone PG 17 3473 98646
Monte Castello di Vibio PG 18 1567 100213
Fratta Todina PG 18 1839 102052
Bevagna PG 20 5081 107133

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a NW di Terni (111501 abitanti)
25 Km a SW di Foligno (57155 abitanti)
41 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
53 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
83 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
86 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
91 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
95 Km a SE di Arezzo (99543 abitanti)
95 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
97 Km a N di Roma (2864731 abitanti)
97 Km a NE di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.6
1989-02-18
12:01:06
42.761 12.547 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 87249
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-02-18 12:01:06 ± 0.103
Latitudine 42.7610 ± 0.0065
Longitudine 12.5470 ± 0.0125
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 87249

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1249.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 78
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 54
Numero di fasi 54
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.06128
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 38
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 38
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 87249
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:21:53

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 17
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 87249
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RBL.Z. 1989-02-18T12:02:47.70 10.0 undecidable manual SN 10 3.7407 0.16 0.5
--.HAU.Z. 1989-02-18T12:02:47.80 10.0 undecidable manual PN 322 6.8043 0.9 0.3
--.CDF.Z. 1989-02-18T12:02:46.70 10.0 undecidable manual PN 328 6.7266 0.72 0.4
--.VOY.Z. 1989-02-18T12:02:41.70 10.0 undecidable manual SN 15 3.3966 2.28 0
--.CTI.Z. 1989-02-18T12:02:37.90 10.0 undecidable manual SN 349 3.3411 -0.08 0.5
--.CVF.Z. 1989-02-18T12:02:22.00 10.0 undecidable manual SN 267 2.7084 -0.82 0.2
--.LRG.Z. 1989-02-18T12:02:16.40 10.0 undecidable manual PN 280 4.551 0.32 0.9
--.LMR.Z. 1989-02-18T12:02:14.60 10.0 undecidable manual PN 279 4.44 0.18 1
--.FRF.Z. 1989-02-18T12:02:13.40 10.0 undecidable manual PN 282 4.3623 -0.04 1
--.VAI.Z. 1989-02-18T12:02:09.50 10.0 undecidable manual PN 320 4.107 -0.38 0.9
--.SBF.Z. 1989-02-18T12:02:07.00 10.0 undecidable manual PN 288 3.8739 0.39 0.9
--.FVI.Z. 1989-02-18T12:02:05.50 10.0 undecidable manual PN 2 3.8295 -0.54 0.8
--.RBL.Z. 1989-02-18T12:02:04.69 10.0 undecidable manual PN 10 3.7407 -0.17 1.1
--.MDI.Z. 1989-02-18T12:02:03.50 10.0 undecidable manual PN 327 3.6297 0.21 1.1
--.VOY.Z. 1989-02-18T12:02:01.10 10.0 undecidable manual PN 15 3.3966 0.93 0.4
--.CTI.Z. 1989-02-18T12:01:58.84 10.0 undecidable manual PN 349 3.3411 -0.5 0.9
--.TRI.Z. 1989-02-18T12:01:55.24 10.0 undecidable manual PN 16 3.0636 -0.34 1.1
--.BOB.Z. 1989-02-18T12:01:54.25 10.0 undecidable manual PN 313 2.997 -0.38 1.1
--.SDI.Z. 1989-02-18T12:01:52.00 10.0 undecidable manual SN 137 1.3986 0.16 0.6
--.CVF.Z. 1989-02-18T12:01:51.20 10.0 undecidable manual PN 267 2.7084 0.61 0.9
--.AM8.Z. 1989-02-18T12:01:46.60 10.0 undecidable manual SN 43 1.0989 2.03 0
--.RDP.Z. 1989-02-18T12:01:42.77 10.0 undecidable manual SG 172 1.0101 0.94 0.2
--.AZI.Z. 1989-02-18T12:01:42.41 10.0 undecidable manual SG 139 1.0101 0.42 0.5
--.CP9.Z. 1989-02-18T12:01:40.13 10.0 undecidable manual SG 161 0.9435 0.3 0.6
--.MME.Z. 1989-02-18T12:01:40.67 10.0 undecidable manual PN 317 1.9536 0.36 1.4
--.RMP.Z. 1989-02-18T12:01:40.84 10.0 undecidable manual SG 173 0.9546 0.73 0.3
--.BDI.Z. 1989-02-18T12:01:40.45 10.0 undecidable manual PN 313 1.9092 0.66 0.9
--.CRE.Z. 1989-02-18T12:01:39.50 10.0 undecidable manual SG 333 0.9546 -0.82 0.3
--.PII.Z. 1989-02-18T12:01:38.50 10.0 undecidable manual PN 303 1.7538 0.97 0.5
--.DUI.Z. 1989-02-18T12:01:38.15 10.0 undecidable manual PN 127 1.7871 0.14 1.6
--.RFI.Z. 1989-02-18T12:01:37.68 10.0 undecidable manual PN 143 1.8093 -0.54 1.1
--.ALP.Z. 1989-02-18T12:01:34.20 10.0 undecidable manual SG 88 0.7437 0.73 0.5
--.ARV.Z. 1989-02-18T12:01:34.75 10.0 undecidable manual SG 21 0.7881 -0.13 0.6
--.SDI.Z. 1989-02-18T12:01:33.56 10.0 undecidable manual PN 137 1.3986 0.86 0.6
--.AQU.Z. 1989-02-18T12:01:32.16 10.0 undecidable manual SG 122 0.7437 -1.32 0.1
--.PGD.Z. 1989-02-18T12:01:30.26 10.0 undecidable manual PN 332 1.2543 -0.51 1.2
--.SFI.Z. 1989-02-18T12:01:30.15 10.0 undecidable manual PN 336 1.2543 -0.42 1.3
--.CM8.Z. 1989-02-18T12:01:29.60 10.0 undecidable manual SG 45 0.6105 0.41 0.8
--.RSM.Z. 1989-02-18T12:01:29.48 10.0 undecidable manual PN 356 1.1655 0.03 1.6
--.AM8.Z. 1989-02-18T12:01:28.20 10.0 undecidable manual PN 43 1.0989 -0.31 2.9
--.MAO.Z. 1989-02-18T12:01:27.53 10.0 undecidable manual PN 252 1.0767 -0.71 0.8
--.RDP.Z. 1989-02-18T12:01:27.11 10.0 undecidable manual PG 172 1.0101 0.18 1.6
--.AZI.Z. 1989-02-18T12:01:27.44 10.0 undecidable manual PG 139 1.0101 0.43 1.3
--.RMP.Z. 1989-02-18T12:01:25.90 10.0 undecidable manual PG 173 0.9546 -0.84 0.6
--.CRE.Z. 1989-02-18T12:01:25.00 10.0 undecidable manual PG 333 0.9546 -1.05 0.4
--.CP9.Z. 1989-02-18T12:01:24.78 10.0 undecidable manual PG 161 0.9435 -0.98 0.5
--.MC8.Z. 1989-02-18T12:01:23.70 10.0 undecidable manual PG 49 0.8214 0.09 1.6
--.ARV.Z. 1989-02-18T12:01:22.14 10.0 positive manual PG 21 0.7881 -0.77 1.5
--.ALP.Z. 1989-02-18T12:01:21.70 10.0 undecidable manual PG 88 0.7437 -0.39 2.7
--.MNS.Z. 1989-02-18T12:01:21.92 10.0 undecidable manual SG 165 0.3885 0.3 0.6
--.AQU.Z. 1989-02-18T12:01:21.96 10.0 undecidable manual PG 122 0.7437 -0.14 1.6
--.CM8.Z. 1989-02-18T12:01:19.30 10.0 undecidable manual PG 45 0.6105 -0.32 2.9
--.MNS.Z. 1989-02-18T12:01:15.24 10.0 positive manual PG 165 0.3885 -0.02 3.3
--.ASS.Z. 1989-02-18T12:01:13.72 10.0 positive manual PG 14 0.3108 0.16 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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