Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 29-01-1989 ore 11:11:35 (Italia) in zona: 1 km N Torella del Sannio (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km N Torella del Sannio (CB), il

  • 29-01-1989 10:11:35 (UTC)
  • 29-01-1989 11:11:35 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6520, 14.5200 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Torella del Sannio CB 1 795 795
Molise CB 3 167 962
Fossalto CB 3 1345 2307
Pietracupa CB 4 215 2522
Castropignano CB 5 947 3469
Duronia CB 5 405 3874
Bagnoli del Trigno IS 8 735 4609
Casalciprano CB 8 564 5173
Frosolone IS 8 3170 8343
Sant'Angelo Limosano CB 8 352 8695
Limosano CB 9 768 9463
Oratino CB 9 1641 11104
Sant'Elena Sannita IS 9 275 11379
San Biase CB 9 189 11568
Civitanova del Sannio IS 10 945 12513
Salcito CB 11 683 13196
Busso CB 11 1273 14469
Chiauci IS 12 233 14702
Spinete CB 12 1320 16022
Ripalimosani CB 13 3114 19136
Montagano CB 13 1086 20222
Macchiagodena IS 14 1854 22076
Baranello CB 14 2673 24749
Trivento CB 15 4730 29479
Petrella Tifernina CB 15 1170 30649
Pietrabbondante IS 15 759 31408
Pescolanciano IS 16 855 32263
Sessano del Molise IS 16 727 32990
Campobasso CB 16 49431 82421
Colle d'Anchise CB 16 807 83228
Santa Maria del Molise IS 17 665 83893
Matrice CB 17 1115 85008
Castelverrino IS 17 115 85123
Poggio Sannita IS 17 702 85825
Lucito CB 17 696 86521
Carpinone IS 18 1157 87678
Castelpetroso IS 18 1680 89358
Cantalupo nel Sannio IS 18 739 90097
Ferrazzano CB 18 3344 93441
Vinchiaturo CB 18 3324 96765
Schiavi di Abruzzo CH 19 860 97625
Castellino del Biferno CB 19 545 98170
Bojano CB 19 8058 106228
Castelguidone CH 19 382 106610
Castelbottaccio CB 19 312 106922
Mirabello Sannitico CB 20 2180 109102
San Massimo CB 20 855 109957
Carovilli IS 20 1359 111316

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
62 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
66 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
72 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
79 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
80 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
83 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
83 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
85 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
85 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
88 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
88 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
93 Km a N di Portici (55274 abitanti)
93 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
95 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
96 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
97 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
100 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1989-01-29
10:11:35
41.652 14.52 13 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 86289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-01-29 10:11:35 ± 0.521
Latitudine 41.6520 ± 0.0327
Longitudine 14.5200 ± 0.0449
Profondità (km) 13 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 86289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5206.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 218
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01530
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 86289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:21:00

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 86289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1989-01-29T10:12:03.20 10.0 undecidable manual PN 152 1.6983 -1.19 0.3
--.SGO.Z. 1989-01-29T10:11:59.14 10.0 undecidable manual PN 151 1.2432 1.08 0.5
--.RFI.Z. 1989-01-29T10:11:54.23 10.0 undecidable manual SG 228 0.5328 -0.16 0.7
--.AZI.Z. 1989-01-29T10:11:53.24 10.0 undecidable manual PG 292 0.8769 0.58 1.2
--.SDI.Z. 1989-01-29T10:11:53.24 10.0 undecidable manual SG? 276 0.5328 -1.14 0
--.RFI.Z. 1989-01-29T10:11:46.78 10.0 undecidable manual PG 228 0.5328 0.45 1.5
--.SDI.Z. 1989-01-29T10:11:45.54 10.0 undecidable manual PG 276 0.5328 -0.79 1
--.DUI.Z. 1989-01-29T10:11:38.10 10.0 undecidable manual PG 278 0.0444 -0.07 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download