Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 31-05-1985 ore 03:44:59 (Italia) in zona: 4 km NW Lusiana (VI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NW Lusiana (VI), il

  • 31-05-1985 01:44:59 (UTC)
  • 31-05-1985 03:44:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8230, 11.5550 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lusiana VI 4 2660 2660
Conco VI 5 2158 4818
Asiago VI 7 6426 11244
Calvene VI 7 1314 12558
Salcedo VI 7 1028 13586
Roana VI 8 4321 17907
Gallio VI 8 2396 20303
Lugo di Vicenza VI 8 3691 23994
Fara Vicentino VI 9 3852 27846
Valstagna VI 9 1816 29662
Caltrano VI 9 2552 32214
Chiuppano VI 10 2598 34812
Zugliano VI 10 6835 41647
Foza VI 10 695 42342
San Nazario VI 11 1696 44038
Pianezze VI 11 2144 46182
Molvena VI 11 2576 48758
Carrè VI 11 3667 52425
Cogollo del Cengio VI 11 3254 55679
Marostica VI 12 13989 69668
Campolongo sul Brenta VI 12 818 70486
Piovene Rocchette VI 12 8346 78832
Mason Vicentino VI 13 3503 82335
Breganze VI 13 8677 91012
Solagna VI 13 1901 92913
Rotzo VI 13 666 93579
Sarcedo VI 13 5271 98850
Zanè VI 14 6653 105503
Pove del Grappa VI 14 3083 108586
Thiene VI 14 24363 132949
Nove VI 15 5038 137987
Velo d'Astico VI 15 2403 140390
Bassano del Grappa VI 15 43372 183762
Schiavon VI 16 2627 186389
Santorso VI 16 5769 192158
Arsiero VI 16 3192 195350
Cartigliano VI 16 3800 199150
Valdastico VI 16 1297 200447
Tonezza del Cimone VI 17 521 200968
Marano Vicentino VI 17 9515 210483
Cismon del Grappa VI 18 906 211389
Romano d'Ezzelino VI 18 14478 225867
Montecchio Precalcino VI 18 5038 230905
Enego VI 18 1699 232604
Sandrigo VI 18 8453 241057
Tezze sul Brenta VI 19 12827 253884
Borso del Grappa TV 19 5924 259808
Villaverla VI 19 6127 265935
Rosà VI 19 14417 280352
Schio VI 20 39355 319707
Mussolente VI 20 7658 327365

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a N di Vicenza (112953 abitanti)
43 Km a SE di Trento (117317 abitanti)
53 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
56 Km a W di Treviso (83731 abitanti)
61 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
75 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
77 Km a S di Bolzano (106441 abitanti)
86 Km a N di Rovigo (51867 abitanti)
87 Km a W di Pordenone (51229 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-05-31
01:44:59
45.823 11.555 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 7679
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-05-31 01:44:59 ± 0.29
Latitudine 45.8230 ± 0.0253
Longitudine 11.5550 ± 0.0293
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 7679

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3616.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 160
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01740
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 7679
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:11:50
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RBL.Z. 1985-05-31T01:45:48.00 10.0 undecidable manual SN 65 1.5207 1.9 0
--.TRI.Z. 1985-05-31T01:45:47.50 10.0 undecidable manual SN 93 1.5318 0.93 0.2
--.FO1.Z. 1985-05-31T01:45:37.50 10.0 undecidable manual SN 47 1.1433 0.4 0.6
--.VAI.Z. 1985-05-31T01:45:33.00 10.0 undecidable manual PN 272 1.9314 0.96 0.5
--.RBL.Z. 1985-05-31T01:45:26.50 10.0 undecidable manual PN 65 1.5207 0.15 1.5
--.VOY.Z. 1985-05-31T01:45:26.80 10.0 undecidable manual PN 81 1.6317 -1.12 0.4
--.TRI.Z. 1985-05-31T01:45:26.00 10.0 undecidable manual PN 93 1.5318 -0.63 1
--.SAL.Z. 1985-05-31T01:45:24.50 10.0 undecidable manual SG 253 0.7437 -0.85 0.3
--.BG1.Z. 1985-05-31T01:45:23.50 10.0 undecidable manual PN 268 1.2765 0.43 1.4
--.FO1.Z. 1985-05-31T01:45:21.00 10.0 undecidable manual PN 47 1.1433 -0.15 1.7
--.SAL.Z. 1985-05-31T01:45:14.00 10.0 undecidable manual PG 253 0.7437 -0.37 1.5
--.CTI.Z. 1985-05-31T01:45:08.50 10.0 undecidable manual SG 16 0.2331 -0.32 0.9
--.CTI.Z. 1985-05-31T01:45:04.50 10.0 undecidable manual PG 16 0.2331 -0.33 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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