Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 18-08-2010 ore 03:13:04 (UTC) in zona: 1 km NW Geraci Siculo (PA)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NW Geraci Siculo (PA), il

  • 18-08-2010 03:13:04 (UTC)
  • 18-08-2010 05:13:04 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.8660, 14.1410 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Geraci Siculo PA 1 1945 1945
San Mauro Castelverde PA 7 1701 3646
Petralia Sottana PA 8 2821 6467
Petralia Soprana PA 8 3360 9827
Castelbuono PA 9 8943 18770
Gangi PA 9 6811 25581
Castellana Sicula PA 13 3411 28992
Bompietro PA 14 1401 30393
Polizzi Generosa PA 14 3407 33800
Blufi PA 14 1029 34829
Pollina PA 14 2974 37803
Isnello PA 15 1589 39392
Castel di Lucio ME 15 1294 40686
Tusa ME 16 2925 43611
Pettineo ME 17 1350 44961
Gratteri PA 19 963 45924
Collesano PA 19 4054 49978
Motta d'Affermo ME 19 739 50717
Alimena PA 19 2032 52749

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
42 Km a N di Caltanissetta (63360 abitanti)
60 Km a E di Bagheria (55387 abitanti)
74 Km a E di Palermo (674435 abitanti)
79 Km a NE di Agrigento (59770 abitanti)
89 Km a N di Gela (75827 abitanti)
93 Km a W di Catania (314555 abitanti)
95 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.6 2010-08-18
03:13:04
37.866 14.141 2 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1099149
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2010-08-18 03:13:04 ± 0.13
Latitudine 37.8660 ± 0.0063
Longitudine 14.1410 ± 0.0114
Profondità (km) 2 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1099149

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1000
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 737
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 255
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1220.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 63
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.62
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.52165
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1099149
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 21:15:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
MN.VSL.HHE. 2010-08-18T03:14:06.28 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VCEL.EHZ. 2010-08-18T03:13:51.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTTG.HHE. 2010-08-18T03:13:50.11 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MTTG.HHE. 2010-08-18T03:13:42.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CESI.HHZ. 2010-08-18T03:13:37.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.EHZ. 2010-08-18T03:13:32.58 0.3 undecidable manual Pg 82 168.9087 -0.132 51
IV.ERC.SHZ. 2010-08-18T03:13:28.14 0.6 undecidable manual Pg 278 137.2626 0.301 37
IV.MTGR.SHZ. 2010-08-18T03:13:25.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AGST.EHE. 2010-08-18T03:13:25.32 0.3 undecidable manual Pg 125 116.994 0.605 54
IV.MILZ.HHZ. 2010-08-18T03:13:22.62 0.3 undecidable manual Pg 64 105.3168 -0.295 60
IV.CRJA.SHZ. 2010-08-18T03:13:22.00 0.1 undecidable manual Pg 266 99.8223 -0.075 84
MN.CLTB.HHZ. 2010-08-18T03:13:21.81 0.3 undecidable manual Pg 249 87.246 1.679 33
IV.RAFF.HHZ. 2010-08-18T03:13:18.12 0.3 undecidable manual Pg 165 73.9704 0.036 67
IV.CORL.HHZ. 2010-08-18T03:13:16.99 0.1 undecidable manual Pg 273 73.371 -1.006 66
IV.GALF.HHZ. 2010-08-18T03:13:12.11 0.3 undecidable manual Pg 115 41.0256 -0.162 69
IV.RESU.HHZ. 2010-08-18T03:13:12.09 0.6 undecidable manual Sg 197 25.3524 -0.774 40
IV.ALJA.HHZ. 2010-08-18T03:13:11.26 0.3 undecidable manual Pg 249 36.3414 -0.068 71
IV.GIB.SHZ. 2010-08-18T03:13:10.64 0.6 undecidable manual Sg 324 17.0718 0.645 42
IV.RESU.HHZ. 2010-08-18T03:13:09.60 0.1 undecidable manual Pg 197 25.3524 0.465 89
IV.PLLN.SHZ. 2010-08-18T03:13:09.08 0.3 undecidable manual Sg 1 14.0748 0.125 73
IV.GIB.SHZ. 2010-08-18T03:13:07.31 0.1 undecidable manual Pg 324 17.0718 -0.169 96
IV.CSLB.SHZ. 2010-08-18T03:13:07.71 0.6 undecidable manual Sg 318 10.7781 -0.114 49
IV.CSSN.SHZ. 2010-08-18T03:13:06.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PLLN.SHZ. 2010-08-18T03:13:06.79 0.1 undecidable manual Pg 1 14.0748 -0.088 99
IV.CSLB.SHZ. 2010-08-18T03:13:06.18 0.1 undecidable manual Pg 318 10.7781 -0.045 100
IV.NRCA.SHZ. 2010-08-18T03:12:59.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FRES.HHZ. 2010-08-18T03:12:39.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download