Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 05-01-1989 ore 16:54:41 (Italia) in zona: 7 km N Nicolosi (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 7 km N Nicolosi (CT), il

  • 05-01-1989 15:54:41 (UTC)
  • 05-01-1989 16:54:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6760, 15.0050 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Nicolosi CT 7 7463 7463
Ragalna CT 8 3924 11387
Pedara CT 8 14102 25489
Zafferana Etnea CT 9 9517 35006
Trecastagni CT 9 10910 45916
Belpasso CT 10 28108 74024
Viagrande CT 11 8563 82587
Milo CT 11 1087 83674
San Pietro Clarenza CT 12 7743 91417
Santa Venerina CT 12 8592 100009
Camporotondo Etneo CT 12 5023 105032
Mascalucia CT 12 31958 136990
Santa Maria di Licodia CT 12 7641 144631
Biancavilla CT 12 24007 168638
Tremestieri Etneo CT 13 20589 189227
Aci Bonaccorsi CT 13 3524 192751
Aci Sant'Antonio CT 13 17984 210735
San Giovanni la Punta CT 14 23060 233795
Gravina di Catania CT 14 25838 259633
Paternò CT 14 48228 307861
Sant'Alfio CT 15 1582 309443
Aci Catena CT 15 29851 339294
Sant'Agata li Battiati CT 15 9479 348773
Valverde CT 15 7840 356613
Adrano CT 15 36122 392735
San Gregorio di Catania CT 15 11966 404701
Acireale CT 16 52622 457323
Giarre CT 17 27659 484982
Misterbianco CT 17 49410 534392
Aci Castello CT 18 18723 553115
Motta Sant'Anastasia CT 18 12116 565231
Riposto CT 19 14838 580069
Mascali CT 19 14282 594351
Bronte CT 20 19172 613523

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
21 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
73 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
74 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
75 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
86 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
87 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
91 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
93 Km a N di Modica (54633 abitanti)
95 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.0
1989-01-05
15:54:41
37.676 15.005 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 84779
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-01-05 15:54:41 ± 0.292
Latitudine 37.6760 ± 0.0085
Longitudine 15.0050 ± 0.0140
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 84779

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1550.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 120
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00316
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01595
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 84779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:19:34

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 84779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOI.Z. 1989-01-05T15:55:13.94 10.0 undecidable manual SG 63 0.9213 0.41 0.4
--.GIB.Z. 1989-01-05T15:55:11.93 10.0 undecidable manual SG 292 0.8214 1.13 0
--.CZI.Z. 1989-01-05T15:55:11.66 10.0 undecidable manual PN 29 1.7649 -0.79 0.2
--.GMB.Z. 1989-01-05T15:55:10.28 10.0 undecidable manual SG 52 0.8103 0.08 0.7
--.FAI.Z. 1989-01-05T15:55:04.00 10.0 undecidable manual PN 249 1.1322 0.38 1
--.PZI.Z. 1989-01-05T15:55:04.18 10.0 undecidable manual SG 184 0.6216 0.19 0.7
--.MEU.Z. 1989-01-05T15:55:02.53 10.0 undecidable manual SG 193 0.5772 -0.16 0.7
--.ATN.Z. 1989-01-05T15:55:02.97 10.0 undecidable manual SG 36 0.5883 -0.41 0.4
--.SA1.Z. 1989-01-05T15:54:59.20 10.0 undecidable manual PG 351 0.888 -0.55 0.7
--.SOI.Z. 1989-01-05T15:54:59.80 10.0 undecidable manual PG 63 0.9213 -0.17 1.6
--.GMB.Z. 1989-01-05T15:54:58.34 10.0 undecidable manual PG 52 0.8103 0.29 1.4
--.GA2.Z. 1989-01-05T15:54:58.56 10.0 undecidable manual PG 52 0.8103 0.5 0.9
--.SC9.Z. 1989-01-05T15:54:58.90 10.0 undecidable manual PG 43 0.7992 0.19 1.6
--.GIB.Z. 1989-01-05T15:54:57.96 10.0 undecidable manual PG 292 0.8214 -0.43 1
--.MNO.Z. 1989-01-05T15:54:56.10 10.0 undecidable manual SG? 316 0.3552 0.7 0
--.PZI.Z. 1989-01-05T15:54:54.33 10.0 undecidable manual PG 184 0.6216 -0.13 1.7
--.ATN.Z. 1989-01-05T15:54:54.30 10.0 undecidable manual PG 36 0.5883 0.19 1.6
--.MEU.Z. 1989-01-05T15:54:53.56 10.0 undecidable manual PG 193 0.5772 -0.15 1.7
--.MNO.Z. 1989-01-05T15:54:49.60 10.0 undecidable manual PG 316 0.3552 0.15 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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