Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 30-05-1985 ore 07:46:35 (Italia) in zona: 5 km W Scapoli (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km W Scapoli (IS), il

  • 30-05-1985 05:46:35 (UTC)
  • 30-05-1985 07:46:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6250, 14.0000 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Scapoli IS 5 680 680
Pizzone IS 6 329 1009
San Biagio Saracinisco FR 6 349 1358
Castel San Vincenzo IS 6 516 1874
Rocchetta a Volturno IS 7 1113 2987
Colli a Volturno IS 9 1349 4336
Cerro al Volturno IS 9 1281 5617
Acquafondata FR 10 263 5880
Filignano IS 10 648 6528
Vallerotonda FR 11 1581 8109
Picinisco FR 11 1218 9327
Viticuso FR 11 353 9680
Montenero Val Cocchiara IS 12 538 10218
Montaquila IS 12 2456 12674
Fornelli IS 12 1909 14583
Alfedena AQ 13 864 15447
Settefrati FR 13 728 16175
Villa Latina FR 14 1241 17416
Pozzilli IS 14 2380 19796
Acquaviva d'Isernia IS 14 425 20221
Scontrone AQ 14 574 20795
Conca Casale IS 14 200 20995
Sant'Elia Fiumerapido FR 15 6166 27161
Barrea AQ 15 726 27887
Rionero Sannitico IS 15 1118 29005
Macchia d'Isernia IS 16 1035 30040
Venafro IS 16 11280 41320
Belmonte Castello FR 16 739 42059
Civitella Alfedena AQ 16 296 42355
Atina FR 17 4316 46671
Gallinaro FR 17 1269 47940
Forlì del Sannio IS 17 675 48615
Cervaro FR 18 8109 56724
Villetta Barrea AQ 18 653 57377
San Donato Val di Comino FR 18 2107 59484
Monteroduni IS 19 2264 61748
San Vittore del Lazio FR 19 2636 64384
Isernia IS 19 21842 86226
Terelle FR 20 422 86648

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
67 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
74 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
79 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
82 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
82 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
82 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
82 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
84 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
85 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
87 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
90 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
93 Km a E di Latina (125985 abitanti)
94 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
95 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
95 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
95 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
98 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
100 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1985-05-30
05:46:35
41.625 14 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 7569
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-05-30 05:46:35 ± 0.338
Latitudine 41.6250 ± 0.0225
Longitudine 14.0000 ± 0.0331
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 7569

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3715.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00146
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01570
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 7569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:11:45
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AS1.Z. 1985-05-30T05:47:06.50 10.0 undecidable manual PN 325 1.7427 0.6 0.6
--.PO9.Z. 1985-05-30T05:46:58.10 10.0 undecidable manual PN 320 1.221 -0.71 0.6
--.SOR.Z. 1985-05-30T05:46:57.00 10.0 undecidable manual PN 166 1.0656 0.38 1.1
--.DUI.Z. 1985-05-30T05:46:50.00 10.0 undecidable manual SG 84 0.3441 1.18 0.1
--.MSC.Z. 1985-05-30T05:46:44.80 10.0 undecidable manual PG 182 0.4329 -0.16 1.7
--.SGG.Z. 1985-05-30T05:46:43.60 10.0 undecidable manual PG 129 0.3663 -0.18 1.7
--.DUI.Z. 1985-05-30T05:46:42.50 10.0 undecidable manual PG 84 0.3441 -0.79 0.6
--.SD1.Z. 1985-05-30T05:46:40.00 10.0 undecidable manual PG 300 0.1665 0.17 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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