Terremoto di magnitudo ML 2.8 del 02-02-2010 ore 19:46:43 (UTC) in zona: 1 km NW Sant'Angelo in Pontano (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km NW Sant'Angelo in Pontano (MC), il

  • 02-02-2010 19:46:43 (UTC)
  • 02-02-2010 20:46:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1060, 13.3860 ad una profondità di 27 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Angelo in Pontano MC 1 1436 1436
Ripe San Ginesio MC 5 852 2288
San Ginesio MC 6 3498 5786
Gualdo MC 6 815 6601
Penna San Giovanni MC 6 1108 7709
Colmurano MC 7 1263 8972
Falerone FM 7 3337 12309
Loro Piceno MC 7 2401 14710
Montappone FM 8 1682 16392
Monte Vidon Corrado FM 8 731 17123
Massa Fermana FM 9 963 18086
Servigliano FM 9 2336 20422
Monte San Martino MC 9 765 21187
Camporotondo di Fiastrone MC 10 563 21750
Sarnano MC 10 3264 25014
Cessapalombo MC 10 512 25526
Urbisaglia MC 10 2628 28154
Mogliano MC 12 4696 32850
Smerillo FM 12 365 33215
Belmonte Piceno FM 13 646 33861
Montegiorgio FM 13 6851 40712
Santa Vittoria in Matenano FM 13 1330 42042
Monteleone di Fermo FM 13 395 42437
Caldarola MC 13 1823 44260
Belforte del Chienti MC 14 1886 46146
Amandola FM 14 3629 49775
Tolentino MC 14 20069 69844
Montefalcone Appennino FM 14 424 70268
Petriolo MC 15 1998 72266
Monsampietro Morico FM 15 659 72925
Montelparo FM 16 778 73703
Francavilla d'Ete FM 16 964 74667
Comunanza AP 17 3166 77833
Magliano di Tenna FM 17 1452 79285
Montottone FM 17 979 80264
Grottazzolina FM 18 3398 83662
Bolognola MC 18 142 83804
Serrapetrona MC 18 966 84770
Rapagnano FM 18 2145 86915
Force AP 18 1354 88269
Monte Rinaldo FM 18 379 88648
Montefortino FM 18 1178 89826
Pollenza MC 18 6618 96444
Monte San Pietrangeli FM 19 2458 98902
Corridonia MC 19 15430 114332
Acquacanina MC 19 121 114453
Ortezzano FM 20 774 115227

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
56 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
58 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
58 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
81 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
84 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
85 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
87 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
91 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
98 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.8 2010-02-02
19:46:43
43.106 13.386 27 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1010799
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2010-02-02 19:46:43 ± 0.14
Latitudine 43.1060 ± 0.0063
Longitudine 13.3860 ± 0.0099
Profondità (km) 27 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1010799

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 701
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 463
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 243
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1063.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 87
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.43
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.20959
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri della magnitudo

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1010799
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:23:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.GUAR.HHN. 2010-02-02T19:47:12.98 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SDI.SHZ. 2010-02-02T19:47:11.76 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SENI.EHE. 2010-02-02T19:47:07.94 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VVLD.HHZ. 2010-02-02T19:47:07.72 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHN. 2010-02-02T19:47:06.52 0.3 undecidable manual Pg 151 134.2656 0.888 47
IV.PTQR.SHZ. 2010-02-02T19:47:05.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAFI.HHE. 2010-02-02T19:47:04.26 0.6 undecidable manual Pg 283 117.3936 0.789 34
IV.INTR.HHZ. 2010-02-02T19:47:04.82 0.6 undecidable manual Pg 161 128.5713 -0.1 40
IV.PARC.HHZ. 2010-02-02T19:47:02.99 0.6 undecidable manual Pg 303 110.4006 0.592 38
IV.AOI.HHZ. 2010-02-02T19:47:01.60 0.6 undecidable manual Sg 19 52.3032 0.582 42
IV.BADI.EHZ. 2010-02-02T19:47:01.39 0.3 undecidable manual Pg 296 102.4197 0.193 63
IV.SMA1.EHZ. 2010-02-02T19:47:01.48 0.6 undecidable manual Sg 184 52.9026 0.317 44
IV.FIAM.HHN. 2010-02-02T19:47:00.23 0.1 undecidable manual Pg 193 95.4378 0.089 86
IV.FAGN.HHZ. 2010-02-02T19:46:59.76 0.3 undecidable manual Pg 170 94.5387 -0.243 63
IV.VCEL.EHZ. 2010-02-02T19:46:58.72 0.1 undecidable manual Pg 155 87.1461 -0.163 86
IV.CESI.HHZ. 2010-02-02T19:46:58.54 0.6 undecidable manual Sg 254 40.5261 0.367 45
IV.NRCA.HHZ. 2010-02-02T19:46:57.62 0.3 undecidable manual Sg 216 37.3293 0.191 70
IV.MURB.HHZ. 2010-02-02T19:46:56.57 0.1 undecidable manual Pg 284 71.7726 -0.015 91
IV.CING.HHZ. 2010-02-02T19:46:56.52 0.3 undecidable manual Sg 333 33.6441 -0.062 73
IV.FDMO.HHZ. 2010-02-02T19:46:54.79 0.3 undecidable manual Sg 253 25.3524 -0.046 75
IV.T0401.EHZ. 2010-02-02T19:46:53.95 0.3 undecidable manual Sg 106 17.6712 0.501 68
IV.AOI.HHZ. 2010-02-02T19:46:53.27 0.1 undecidable manual Pg 19 52.3032 -0.454 86
IV.SMA1.EHZ. 2010-02-02T19:46:53.39 0.1 undecidable manual Pg 184 52.9026 -0.417 87
IV.TERO.HHZ. 2010-02-02T19:46:53.82 0.3 undecidable manual Pg 162 56.3991 -0.501 64
IV.CESI.HHZ. 2010-02-02T19:46:52.06 0.1 undecidable manual Pg 254 40.5261 -0.021 97
IV.OFFI.HHZ. 2010-02-02T19:46:51.26 0.1 undecidable manual Pg 128 30.8469 0.451 90
IV.NRCA.HHZ. 2010-02-02T19:46:51.38 0.1 undecidable manual Pg 216 37.3293 -0.27 93
IV.CING.HHZ. 2010-02-02T19:46:50.80 0.1 undecidable manual Pg 333 33.6441 -0.37 91
IV.T0401.EHZ. 2010-02-02T19:46:49.30 0.1 undecidable manual Pg 106 17.6712 -0.061 100
IV.FDMO.HHZ. 2010-02-02T19:46:49.89 0.1 undecidable manual Pg 253 25.3524 -0.266 95
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download