Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 31-12-2009 ore 04:29:56 (Italia) in zona: 1 km NW Moglia (MN)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NW Moglia (MN), il

  • 31-12-2009 03:29:56 (UTC)
  • 31-12-2009 04:29:56 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.9360, 10.9090 ad una profondità di 16 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Moglia MN 1 5600 5600
Novi di Modena MO 5 10247 15847
Concordia sulla Secchia MO 6 8641 24488
Rolo RE 7 4105 28593
Gonzaga MN 7 9150 37743
Pegognaga MN 8 7160 44903
Reggiolo RE 8 9178 54081
San Possidonio MO 9 3619 57700
Quistello MN 10 5595 63295
Fabbrico RE 11 6693 69988
San Giacomo delle Segnate MN 11 1639 71627
San Benedetto Po MN 12 7258 78885
Mirandola MO 14 23875 102760
San Giovanni del Dosso MN 14 1248 104008
Suzzara MN 14 21161 125169
Cavezzo MO 15 7026 132195
Schivenoglia MN 15 1203 133398
Motteggiana MN 16 2652 136050
Campagnola Emilia RE 16 5650 141700
Quingentole MN 16 1203 142903
Medolla MO 16 6308 149211
Rio Saliceto RE 16 6213 155424
Carpi MO 17 70699 226123
Novellara RE 17 13731 239854
Sustinente MN 17 2109 241963
Poggio Rusco MN 17 6625 248588
Bagnolo San Vito MN 18 5971 254559
Luzzara RE 18 9250 263809
Villa Poma MN 18 2023 265832
San Prospero MO 19 5860 271692
Pieve di Coriano MN 19 1035 272727
Serravalle a Po MN 20 1541 274268

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a N di Carpi (70699 abitanti)
32 Km a N di Modena (184973 abitanti)
34 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
48 Km a E di Parma (192836 abitanti)
56 Km a S di Verona (258765 abitanti)
57 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
60 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
71 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
73 Km a E di Cremona (71901 abitanti)
85 Km a SW di Vicenza (112953 abitanti)
86 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
91 Km a NW di Imola (69797 abitanti)
92 Km a SW di Padova (210401 abitanti)
96 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.5
ML 2.6
2009-12-31
03:29:56
44.936 10.909 16 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1003159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-12-31 03:29:56 ± 0.17
Latitudine 44.9360 ± 0.0108
Longitudine 10.9090 ± 0.0216
Profondità (km) 16 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1003159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1693
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 454
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 103
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2080.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 74
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.78
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.81483
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 28
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1003159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:13:42

Md:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1003159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:13:42
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MMN.HHZ. 2009-12-31T03:31:12.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
SI.ROSI.BHN. 2009-12-31T03:30:57.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
SI.BOSI.BHZ. 2009-12-31T03:30:47.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.AGOR.HHN. 2009-12-31T03:30:46.61 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
SI.KOSI.BHN. 2009-12-31T03:30:45.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FIAM.HHE. 2009-12-31T03:30:40.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
SI.MOSI.BHZ. 2009-12-31T03:30:28.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
SI.ABSI.BHN. 2009-12-31T03:30:27.38 0.3 undecidable manual Pg 9 201.4428 0.041 48
IV.BRMO.HHN. 2009-12-31T03:30:25.56 0.6 undecidable manual Pg 347 175.8906 1.401 22
IV.APPI.EHZ. 2009-12-31T03:30:23.82 0.3 undecidable manual Pg 8 172.8936 0.023 56
NI.AGOR.HHN. 2009-12-31T03:30:22.48 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PII.SHZ. 2009-12-31T03:30:18.72 0.3 undecidable manual Pg 193 138.0618 -0.123 62
IV.MDI.HHE. 2009-12-31T03:30:18.61 0.3 undecidable manual Pg 315 131.1687 0.822 52
IV.TEOL.HHZ. 2009-12-31T03:30:18.72 0.6 undecidable manual Sg 51 76.2681 -0.277 46
IV.MABI.HHN. 2009-12-31T03:30:17.49 0.6 undecidable manual Pg 346 127.872 0.209 42
GU.SC2M.HHE. 2009-12-31T03:30:17.80 0.6 undecidable manual Pg 242 123.4875 1.205 30
GU.MAIM.HHZ. 2009-12-31T03:30:16.15 0.3 undecidable manual Pg 196 118.0929 0.387 62
NI.CGRP.HHN. 2009-12-31T03:30:16.31 0.3 undecidable manual Pg 33 125.874 -0.664 56
IV.VMG.SHZ. 2009-12-31T03:30:15.99 0.3 undecidable manual Pg 155 119.1918 0.056 67
IV.MAGA.HHZ. 2009-12-31T03:30:12.25 0.3 undecidable manual Pg 347 95.6376 -0.072 69
IV.BDI.HHN. 2009-12-31T03:30:12.43 0.3 undecidable manual Pg 194 99.9222 -0.553 60
IV.FNVD.HHE. 2009-12-31T03:30:11.37 0.3 undecidable manual Pg 169 86.8464 0.408 66
IV.TEOL.HHZ. 2009-12-31T03:30:08.46 0.1 undecidable manual Pg 51 76.2681 -0.873 75
IV.GSCL.SHZ. 2009-12-31T03:30:08.38 0.3 undecidable manual Pg 201 69.6747 0.052 74
IV.ZCCA.HHZ. 2009-12-31T03:30:07.99 0.3 undecidable manual Pg 175 65.0904 0.368 70
IV.FIU.EHN. 2009-12-31T03:30:07.34 0.3 undecidable manual Pg 125 56.3991 1.055 54
IV.PRMA.HHZ. 2009-12-31T03:30:05.54 0.3 undecidable manual Pg 248 50.616 0.133 75
IV.NOVE.EHZ. 2009-12-31T03:30:04.23 0.3 undecidable manual Sg 225 21.5673 -0.458 73
IV.SBPO.HHZ. 2009-12-31T03:30:04.03 0.3 undecidable manual Sg 4 12.876 1.256 50
IV.SBPO.HHZ. 2009-12-31T03:29:59.51 0.1 undecidable manual Pg 4 12.876 -0.457 100
IV.NOVE.EHZ. 2009-12-31T03:29:59.53 0.1 undecidable manual Pg 225 21.5673 -1.542 58
IV.PTRP.EHE. 2009-12-31T03:29:50.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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