Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 19-12-2009 ore 14:37:33 (UTC) in zona: 9 km SE Maletto (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: 9 km SE Maletto (CT), il

  • 19-12-2009 14:37:33 (UTC)
  • 19-12-2009 15:37:33 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7880, 14.9550 ad una profondità di 27 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Maletto CT 9 3920 3920
Randazzo CT 10 10900 14820
Bronte CT 11 19172 33992
Santa Domenica Vittoria ME 14 980 34972
Moio Alcantara ME 15 717 35689
Maniace CT 15 3765 39454
Milo CT 16 1087 40541
Zafferana Etnea CT 17 9517 50058
Roccella Valdemone ME 17 666 50724
Malvagna ME 17 733 51457
Sant'Alfio CT 17 1582 53039
Ragalna CT 18 3924 56963
Adrano CT 18 36122 93085
Linguaglossa CT 18 5403 98488
Biancavilla CT 18 24007 122495
Castiglione di Sicilia CT 18 3215 125710
Santa Venerina CT 20 8592 134302
Piedimonte Etneo CT 20 3963 138265
Santa Maria di Licodia CT 20 7641 145906

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
34 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
70 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
70 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
85 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
86 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
98 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
100 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.2 2009-12-19
14:37:33
37.788 14.955 27 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1000559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-12-19 14:37:33 ± 0.12
Latitudine 37.7880 ± 0.0063
Longitudine 14.9550 ± 0.0102
Profondità (km) 27 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1000559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 820
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 390
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 291
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1140.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 54
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.14574
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 43
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri della magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1000559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:10:27
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PLAC.HHN. 2009-12-19T14:38:19.97 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MONC.HHZ. 2009-12-19T14:38:19.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSSN.SHZ. 2009-12-19T14:38:07.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.STR4.BHN. 2009-12-19T14:38:06.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTGR.SHZ. 2009-12-19T14:38:05.07 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRJA.SHZ. 2009-12-19T14:38:02.48 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.HHZ. 2009-12-19T14:38:01.23 0.6 undecidable manual Sg 171 93.0402 0.232 42
IV.MGAB.HHN. 2009-12-19T14:38:01.73 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HMDC.HHZ. 2009-12-19T14:38:01.20 0.3 undecidable manual Sg 189 93.1401 0.165 65
IV.MMGO.SHZ. 2009-12-19T14:38:00.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PLAC.HHN. 2009-12-19T14:37:59.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTCE.HHE. 2009-12-19T14:37:59.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CORL.HHZ. 2009-12-19T14:37:58.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HVZN.HHZ. 2009-12-19T14:37:55.39 0.6 undecidable manual Sg 197 70.7736 0.164 45
IV.FAVR.SHZ. 2009-12-19T14:37:55.37 0.3 undecidable manual Pg 243 127.1727 1.119 44
IV.SSY.HHN. 2009-12-19T14:37:55.61 0.3 undecidable manual Sg 171 70.6737 0.422 64
IV.IVPL.HHZ. 2009-12-19T14:37:54.42 1.0 undecidable manual Sg 2 65.3901 0.594 21
IV.RESU.HHZ. 2009-12-19T14:37:53.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ALJA.HHZ. 2009-12-19T14:37:51.95 0.3 undecidable manual Pg 268 105.4167 0.787 54
IV.HCRL.HHZ. 2009-12-19T14:37:51.54 0.3 undecidable manual Sg 173 56.3991 -0.017 72
IV.FAEN.HHN. 2009-12-19T14:37:51.49 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.EHN. 2009-12-19T14:37:50.54 0.3 undecidable manual Pg 71 101.2209 0.009 66
IV.IACL.HHE. 2009-12-19T14:37:49.11 0.3 undecidable manual Pg 328 97.8243 -0.905 50
MN.CEL.HHZ. 2009-12-19T14:37:49.94 0.3 undecidable manual Pg 57 97.3248 0.001 66
IV.MPAZ.HHZ. 2009-12-19T14:37:49.84 0.3 undecidable manual Pg 78 93.9393 0.424 61
IV.HMDC.HHZ. 2009-12-19T14:37:48.78 0.3 undecidable manual Pg 189 93.1401 -0.522 60
IV.HAVL.HHZ. 2009-12-19T14:37:48.40 0.3 undecidable manual Pg 171 93.0402 -0.884 52
IV.GIB.HHZ. 2009-12-19T14:37:47.99 0.3 undecidable manual Pg 286 84.3489 0.008 68
IV.GALF.HHZ. 2009-12-19T14:37:47.05 0.6 undecidable manual Sg 256 35.1426 0.612 44
IV.RAFF.HHZ. 2009-12-19T14:37:47.40 0.3 undecidable manual Pg 220 81.5517 -0.156 66
IV.MMME.HHZ. 2009-12-19T14:37:46.08 0.3 undecidable manual Sg 58 30.8469 0.579 65
IV.MSRU.HHZ. 2009-12-19T14:37:46.05 0.3 undecidable manual Pg 42 71.5728 -0.021 70
IV.CSLB.SHZ. 2009-12-19T14:37:46.68 0.6 undecidable manual Pg 282 80.364 -0.69 37
IV.SSY.HHN. 2009-12-19T14:37:45.58 0.1 undecidable manual Pg 171 70.6737 -0.35 88
IV.HVZN.HHZ. 2009-12-19T14:37:45.80 0.3 undecidable manual Pg 197 70.7736 -0.149 68
IV.MTTG.HHN. 2009-12-19T14:37:45.89 0.3 undecidable manual Pg 70 69.4749 0.141 68
IV.ECNV.HHZ. 2009-12-19T14:37:45.76 0.6 undecidable manual Sg 225 30.1476 0.425 47
IV.FAGN.HHZ. 2009-12-19T14:37:44.90 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IVPL.HHZ. 2009-12-19T14:37:44.99 0.3 undecidable manual Pg 2 65.3901 -0.154 68
IV.HCRL.HHZ. 2009-12-19T14:37:43.51 0.1 undecidable manual Pg 173 56.3991 -0.319 91
IV.SGG.HHE. 2009-12-19T14:37:43.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ESLN.HHZ. 2009-12-19T14:37:41.81 0.6 undecidable manual Sg 171 10.5783 -0.226 50
IV.ECNV.HHZ. 2009-12-19T14:37:40.69 0.3 undecidable manual Pg 225 30.1476 0.451 69
IV.MMME.HHZ. 2009-12-19T14:37:40.28 0.1 undecidable manual Pg 58 30.8469 -0.053 100
IV.GALF.HHZ. 2009-12-19T14:37:40.64 0.1 undecidable manual Pg 256 35.1426 -0.235 94
IV.ESLN.HHZ. 2009-12-19T14:37:38.05 0.1 undecidable manual Pg 171 10.5783 -0.283 98
IV.FSSB.HHZ. 2009-12-19T14:37:27.23 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VVLD.HHE. 2009-12-19T14:37:24.32 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SMA1.EHE. 2009-12-19T14:37:20.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.PDG.HHZ. 2009-12-19T14:37:19.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ARVD.HHE. 2009-12-19T14:37:17.78 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ROM9.HHZ. 2009-12-19T14:37:15.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.CGRP.HHZ. 2009-12-19T14:37:13.26 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MAGA.HHE. 2009-12-19T14:37:12.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download