Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 19-12-2009 ore 06:29:10 (Italia) in zona: 8 km E Bronte (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 8 km E Bronte (CT), il

  • 19-12-2009 05:29:10 (UTC)
  • 19-12-2009 06:29:10 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7730, 14.9220 ad una profondità di 28 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Maletto CT 8 3920 3920
Bronte CT 8 19172 23092
Randazzo CT 12 10900 33992
Maniace CT 14 3765 37757
Adrano CT 15 36122 73879
Biancavilla CT 15 24007 97886
Ragalna CT 16 3924 101810
Santa Domenica Vittoria ME 16 980 102790
Santa Maria di Licodia CT 18 7641 110431
Milo CT 18 1087 111518
Moio Alcantara ME 18 717 112235
Zafferana Etnea CT 18 9517 121752
Roccella Valdemone ME 20 666 122418
Sant'Alfio CT 20 1582 124000
Nicolosi CT 20 7463 131463

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
33 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
73 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
74 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
82 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
86 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
96 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
98 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
98 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.7 2009-12-19
05:29:10
37.773 14.922 28 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1000089
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-12-19 05:29:10 ± 0.2
Latitudine 37.7730 ± 0.0081
Longitudine 14.9220 ± 0.0137
Profondità (km) 28 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1000089

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1028
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 729
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 121
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1500.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 35
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.55
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.94159
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 28
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1000089
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:09:51
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PIEI.HHN. 2009-12-19T05:30:22.04 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FSSB.HHN. 2009-12-19T05:30:05.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.EHZ. 2009-12-19T05:30:03.18 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.GIUL.HHN. 2009-12-19T05:30:00.71 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PLAC.HHN. 2009-12-19T05:29:56.90 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BULG.HHN. 2009-12-19T05:29:52.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.EHZ. 2009-12-19T05:29:39.91 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.HHE. 2009-12-19T05:29:38.52 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.HHZ. 2009-12-19T05:29:38.10 0.6 undecidable manual Sg 169 91.9413 0.301 45
IV.ILLI.HHN. 2009-12-19T05:29:34.52 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.HHZ. 2009-12-19T05:29:32.56 0.6 undecidable manual Sg 169 69.5748 0.564 44
IV.IVPL.HHZ. 2009-12-19T05:29:32.13 1.0 undecidable manual Sg 4 67.0773 0.749 20
IV.RESU.HHN. 2009-12-19T05:29:30.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ALJA.HHE. 2009-12-19T05:29:30.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.EHZ. 2009-12-19T05:29:28.56 0.3 undecidable manual Pg 71 104.5176 0.459 63
MN.CEL.HHZ. 2009-12-19T05:29:27.80 0.1 undecidable manual Pg 57 100.7214 0.281 87
IV.MPAZ.HHE. 2009-12-19T05:29:27.79 0.6 undecidable manual Pg 78 97.0251 0.817 37
IV.IACL.HHZ. 2009-12-19T05:29:26.22 0.6 undecidable manual Pg 330 97.7244 -0.86 36
IV.ORI.HHE. 2009-12-19T05:29:26.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.HHZ. 2009-12-19T05:29:25.49 0.3 undecidable manual Pg 169 91.9413 -0.706 58
IV.CSLB.SHZ. 2009-12-19T05:29:24.27 0.1 undecidable manual Pg 284 77.8665 0.182 93
IV.MTTG.HHZ. 2009-12-19T05:29:24.89 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAFF.HHZ. 2009-12-19T05:29:24.39 0.3 undecidable manual Pg 219 78.4659 0.217 69
IV.MSRU.HHN. 2009-12-19T05:29:23.60 0.3 undecidable manual Pg 43 74.7696 -0.024 73
.GALF.HHE. 2009-12-19T05:29:23.60 0.6 undecidable manual Sg 258 31.9458 0.738 43
IV.IVPL.HHZ. 2009-12-19T05:29:22.12 0.1 positive manual Pg 4 67.0773 -0.372 91
IV.SSY.HHZ. 2009-12-19T05:29:22.38 0.1 undecidable manual Pg 169 69.5748 -0.465 89
IV.HVZN.HHZ. 2009-12-19T05:29:22.67 0.3 undecidable manual Pg 195 68.376 -0.012 73
.ECNV.HHN. 2009-12-19T05:29:21.96 0.3 undecidable manual Sg 223 26.9508 0.151 77
IV.ESLN.HHZ. 2009-12-19T05:29:18.91 0.3 undecidable manual Sg 153 9.879 -0.219 79
.ECNV.HHN. 2009-12-19T05:29:17.47 0.3 undecidable manual Pg 223 26.9508 0.506 71
.GALF.HHE. 2009-12-19T05:29:17.32 0.1 undecidable manual Pg 258 31.9458 -0.252 100
IV.ESLN.HHZ. 2009-12-19T05:29:14.85 0.1 negative manual Pg 153 9.879 -0.567 96
IV.CORL.HHN. 2009-12-19T05:28:09.39 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MEU.SHE. 2009-12-19T05:27:52.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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