Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 04-12-2009 ore 18:29:24 (UTC) in zona: 4 km N Polinago (MO)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km N Polinago (MO), il

  • 04-12-2009 18:29:24 (UTC)
  • 04-12-2009 19:29:24 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.3790, 10.7200 ad una profondità di 19 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Polinago MO 4 1672 1672
Prignano sulla Secchia MO 7 3747 5419
Serramazzoni MO 7 8282 13701
Montefiorino MO 8 2203 15904
Lama Mocogno MO 8 2734 18638
Palagano MO 9 2194 20832
Pavullo nel Frignano MO 10 17383 38215
Toano RE 13 4463 42678
Montecreto MO 14 940 43618
Castellarano RE 15 15232 58850
Frassinoro MO 15 1926 60776
Baiso RE 16 3315 64091
Sestola MO 17 2508 66599
Riolunato MO 17 712 67311
Carpineti RE 18 4064 71375
Sassuolo MO 19 40853 112228
Fiorano Modenese MO 19 17160 129388
Guiglia MO 20 3931 133319
Fanano MO 20 2989 136308

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a SW di Modena (184973 abitanti)
36 Km a S di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
47 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
51 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
52 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
56 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
60 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
60 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
62 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
63 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
68 Km a NE di Viareggio (62467 abitanti)
77 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
78 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
78 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
79 Km a W di Imola (69797 abitanti)
80 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
88 Km a SW di Ferrara (133155 abitanti)
93 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
98 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.9 2009-12-04
18:29:24
44.379 10.72 19 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 996479
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-12-04 18:29:24 ± 0.12
Latitudine 44.3790 ± 0.0072
Longitudine 10.7200 ± 0.0138
Profondità (km) 19 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 996479

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1137
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 265
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 280
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1360.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 42
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 44
Numero di fasi 36
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.84
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.47134
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 35
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri della magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 996479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:05:21
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MABI.HHN. 2009-12-04T18:30:15.57 0.3 undecidable manual Sg 355 186.6687 1.105 33
IV.ROVR.HHZ. 2009-12-04T18:30:04.72 0.6 undecidable manual Sg 11 143.3454 -0.108 39
NI.AGOR.HHN. 2009-12-04T18:30:04.73 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.DAVOX.HHZ. 2009-12-04T18:30:04.41 0.1 undecidable manual Pg 347 274.3143 0.341 32
IV.BRMO.HHE. 2009-12-04T18:30:03.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TEOL.HHZ. 2009-12-04T18:30:02.00 0.6 undecidable manual Sg 34 132.3675 0.111 39
SI.MOSI.BHZ. 2009-12-04T18:30:01.08 0.6 undecidable manual Pg 357 248.5623 0.216 21
SI.ABSI.BHZ. 2009-12-04T18:30:01.70 0.1 undecidable manual Pg 10 264.8349 -1.177 26
IV.APPI.EHZ. 2009-12-04T18:29:58.25 0.1 undecidable manual Pg 9 236.2857 -1.081 34
IV.MABI.HHN. 2009-12-04T18:29:53.30 0.3 undecidable manual Pg 355 186.6687 0.143 47
IV.MDI.HHE. 2009-12-04T18:29:52.13 0.3 undecidable manual Pg 333 173.1933 0.651 44
IV.STR3.BHN. 2009-12-04T18:29:49.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.STR4.BHZ. 2009-12-04T18:29:49.84 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MAGA.HHZ. 2009-12-04T18:29:48.53 0.3 undecidable manual Pg 357 155.1225 -0.696 48
IV.PII.SHZ. 2009-12-04T18:29:47.33 0.6 undecidable manual Sg 192 74.4699 0.804 37
IV.GRFL.SHZ. 2009-12-04T18:29:46.80 0.6 undecidable manual Pg 171 138.1617 0.011 40
IV.ROVR.HHZ. 2009-12-04T18:29:46.69 0.1 undecidable manual Pg 11 143.3454 -0.901 61
IV.TEOL.HHZ. 2009-12-04T18:29:44.34 0.3 undecidable manual Pg 34 132.3675 -1.549 34
IV.SEI.SHZ. 2009-12-04T18:29:43.93 0.6 undecidable manual Sg 125 62.1933 0.655 40
IV.CSNT.HHZ. 2009-12-04T18:29:42.68 0.3 undecidable manual Pg 155 110.3118 0.173 62
IV.MTRZ.HHN. 2009-12-04T18:29:41.43 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.MAIM.HHN. 2009-12-04T18:29:41.18 0.1 undecidable manual Sg 200 54.7008 -0.113 92
IV.VMG.SHZ. 2009-12-04T18:29:39.26 0.6 undecidable manual Pg 125 80.1642 1.365 27
IV.FIU.EHE. 2009-12-04T18:29:38.70 0.3 undecidable manual Pg 64 67.5768 2.742 9
IV.SBPO.HHN. 2009-12-04T18:29:38.07 0.6 undecidable manual Pg 12 76.2681 0.786 36
IV.BDI.HHN. 2009-12-04T18:29:36.66 0.1 undecidable manual Sg 196 36.4413 0.08 97
IV.PII.SHZ. 2009-12-04T18:29:36.62 0.6 undecidable manual Pg 192 74.4699 -0.404 42
MN.VLC.HHE. 2009-12-04T18:29:36.93 0.1 undecidable manual Sg 228 36.0417 0.456 90
IV.SEI.SHZ. 2009-12-04T18:29:35.37 1.0 undecidable manual Pg 125 62.1933 0.222 22
IV.CIGN.HHZ. 2009-12-04T18:29:35.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAVA.EHN. 2009-12-04T18:29:34.33 0.3 undecidable manual Pg 37 52.4031 0.674 59
IV.PRMA.HHE. 2009-12-04T18:29:34.51 0.3 undecidable manual Pg 323 53.502 0.685 59
IV.ZCCA.HHE. 2009-12-04T18:29:33.17 0.6 undecidable manual Sg 99 20.5683 0.42 46
GU.MAIM.HHN. 2009-12-04T18:29:33.45 0.1 undecidable manual Pg 200 54.7008 -0.548 83
GU.FIVI.HLN. 2009-12-04T18:29:33.63 0.3 undecidable manual Pg 252 49.5171 0.402 66
IV.NOVE.EHZ. 2009-12-04T18:29:33.00 0.3 undecidable manual Pg 360 46.5201 0.223 69
MN.VLC.HHE. 2009-12-04T18:29:31.21 0.1 undecidable manual Pg 228 36.0417 -0.007 97
IV.BDI.HHN. 2009-12-04T18:29:30.68 0.1 undecidable manual Pg 196 36.4413 -0.598 84
IV.FNVD.HHZ. 2009-12-04T18:29:30.82 0.3 undecidable manual Pg 126 39.627 -0.925 55
IV.ZCCA.HHE. 2009-12-04T18:29:29.09 0.1 undecidable manual Pg 99 20.5683 0.024 100
IV.ERBM.EHN. 2009-12-04T18:29:29.31 0.1 undecidable manual Pg 281 24.8529 -0.316 93
IV.GSCL.SHZ. 2009-12-04T18:29:27.79 0.1 undecidable manual Pg 253 10.9779 -0.23 97
IV.ORI.HHE. 2009-12-04T18:29:26.44 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FAGN.HHZ. 2009-12-04T18:29:20.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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