Terremoto di magnitudo ML 3.4 del 02-12-2009 ore 02:29:46 (UTC) in zona: Tirreno Meridionale (MARE)

Un terremoto di magnitudo ML 3.4 è avvenuto nella zona: Tirreno Meridionale (MARE), il

  • 02-12-2009 02:29:46 (UTC)
  • 02-12-2009 03:29:46 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.6800, 15.4530 ad una profondità di 219 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Nessun comune italiano entro 20 km dall'epicentro.

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a N di Messina (238439 abitanti)
66 Km a N di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
82 Km a W di Lamezia Terme (70714 abitanti)
97 Km a SW di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.4 2009-12-02
02:29:46
38.68 15.453 219 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 996009
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-12-02 02:29:46 ± 0.26
Latitudine 38.6800 ± 0.0135
Longitudine 15.4530 ± 0.0288
Profondità (km) 219 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 996009

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2572
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 830
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 110
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2915.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 39
Numero di fasi 36
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.48
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.73929
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri della magnitudo

ML:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 996009
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:04:45
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.ORI.HHE. 2009-12-02T02:30:49.64 0.3 undecidable manual Sg 29 174.492 -0.389 55
IV.SALB.HHN. 2009-12-02T02:30:47.93 0.3 undecidable manual Sg 30 153.3354 0.733 52
MN.CUC.HHE. 2009-12-02T02:30:45.99 0.3 undecidable manual Sg 12 149.0397 -0.656 57
MN.TIP.HHZ. 2009-12-02T02:30:43.66 0.3 undecidable manual Sg 63 125.4744 -0.193 67
IV.SERS.HHE. 2009-12-02T02:30:42.64 0.3 undecidable manual Sg 69 113.7972 0.047 70
IV.MPAZ.HHZ. 2009-12-02T02:30:41.51 0.1 undecidable manual Sg 149 93.9393 0.825 79
IV.SOI.EHZ. 2009-12-02T02:30:40.23 0.1 undecidable manual Sg 142 85.248 0.287 96
IV.GRI.EHZ. 2009-12-02T02:30:40.13 0.6 undecidable manual Sg 79 85.1481 0.196 48
IV.PLAC.HHE. 2009-12-02T02:30:39.65 0.1 undecidable manual Sg 106 89.244 -0.624 86
IV.MILZ.HHZ. 2009-12-02T02:30:38.07 0.3 undecidable manual Sg 203 49.3173 0.496 73
IV.MSRU.HHZ. 2009-12-02T02:30:37.63 0.3 undecidable manual Sg 174 46.4202 0.193 79
RF.GEPF.HHN. 2009-12-02T02:30:37.83 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.CEL.HHZ. 2009-12-02T02:30:37.43 0.3 undecidable manual Sg 140 60.2952 -0.747 64
IV.MMGO.SHZ. 2009-12-02T02:30:29.26 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTGR.SHZ. 2009-12-02T02:30:29.62 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.HHE. 2009-12-02T02:30:23.19 0.3 undecidable manual Pg 29 174.492 0.085 58
IV.HVZN.HHZ. 2009-12-02T02:30:23.61 0.3 undecidable manual Pg 201 178.6878 0.166 56
IV.HAVL.HHZ. 2009-12-02T02:30:23.81 0.3 undecidable manual Pg 189 193.0623 -0.836 41
IV.SCHR.EHZ. 2009-12-02T02:30:23.72 0.6 undecidable manual Pg 17 176.7897 0.429 35
IV.SSY.HHZ. 2009-12-02T02:30:22.60 0.3 undecidable manual Pg 191 172.0944 -0.317 55
IV.SALB.HHN. 2009-12-02T02:30:21.94 0.3 undecidable manual Pg 30 153.3354 0.469 59
IV.PIPA.HHZ. 2009-12-02T02:30:21.10 0.3 undecidable manual Pg 52 147.4413 0.058 65
MN.CUC.HHE. 2009-12-02T02:30:21.02 0.3 undecidable manual Pg 12 149.0397 -0.134 65
IV.HCRL.HHE. 2009-12-02T02:30:21.75 0.6 undecidable manual Pg 193 159.3183 -0.167 40
IV.CSLB.SHZ. 2009-12-02T02:30:21.08 0.3 undecidable manual Pg 236 146.742 0.091 66
IV.GALF.HHZ. 2009-12-02T02:30:21.35 0.3 undecidable manual Pg 216 132.4674 1.356 43
IV.MMN.HHZ. 2009-12-02T02:30:20.26 0.3 undecidable manual Pg 19 142.0467 -0.393 62
IV.GIB.HHZ. 2009-12-02T02:30:20.96 0.3 undecidable manual Pg 239 145.8429 0.035 67
IV.SERS.HHE. 2009-12-02T02:30:19.07 0.1 negative manual Pg 69 113.7972 0.257 90
MN.TIP.HHZ. 2009-12-02T02:30:19.71 0.1 undecidable manual Pg 63 125.4744 0.169 90
IV.MTTG.HHZ. 2009-12-02T02:30:17.09 0.3 undecidable manual Pg 164 78.1662 0.13 75
IV.GRI.EHZ. 2009-12-02T02:30:17.58 0.3 undecidable manual Pg 79 85.1481 0.302 71
IV.MPAZ.HHZ. 2009-12-02T02:30:17.67 0.3 undecidable manual Pg 149 93.9393 -0.041 73
IV.SOI.EHZ. 2009-12-02T02:30:17.26 0.1 undecidable manual Pg 142 85.248 -0.023 100
IV.PLAC.HHE. 2009-12-02T02:30:17.52 0.1 undecidable manual Pg 106 89.244 0.046 99
IV.IVPL.HHZ. 2009-12-02T02:30:16.00 0.3 undecidable manual Pg 231 53.1024 -0.028 80
MN.CEL.HHZ. 2009-12-02T02:30:15.96 0.1 negative manual Pg 140 60.2952 -0.303 99
IV.MSRU.HHZ. 2009-12-02T02:30:15.27 0.1 negative manual Pg 174 46.4202 -0.567 95
IV.MILZ.HHZ. 2009-12-02T02:30:15.51 0.1 negative manual Pg 203 49.3173 -0.405 99
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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