Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 20-10-1988 ore 11:12:42 (UTC) in zona: 2 km W Cappadocia (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km W Cappadocia (AQ), il

  • 20-10-1988 11:12:42 (UTC)
  • 20-10-1988 12:12:42 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.0140, 13.2600 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cappadocia AQ 2 528 528
Tagliacozzo AQ 6 6889 7417
Castellafiume AQ 7 1106 8523
Scurcola Marsicana AQ 9 2824 11347
Vallepietra RM 10 283 11630
Sante Marie AQ 11 1166 12796
Capistrello AQ 12 5252 18048
Magliano de' Marsi AQ 12 3690 21738
Camerata Nuova RM 13 447 22185
Pereto AQ 14 682 22867
Avezzano AQ 14 42515 65382
Filettino FR 15 565 65947
Canistro AQ 15 995 66942
Massa d'Albe AQ 15 1476 68418
Rocca di Botte AQ 16 856 69274
Jenne RM 16 366 69640
Cervara di Roma RM 16 455 70095
Subiaco RM 16 9074 79169
Trevi nel Lazio FR 17 1822 80991
Carsoli AQ 17 5396 86387
Civitella Roveto AQ 18 3268 89655
Luco dei Marsi AQ 18 6079 95734
Oricola AQ 19 1244 96978
Arcinazzo Romano RM 19 1348 98326
Agosta RM 19 1765 100091
Affile RM 20 1548 101639
Canterano RM 20 351 101990

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
39 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
44 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
54 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
66 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
67 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
69 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
73 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
79 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
81 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
82 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
84 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
89 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
92 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
93 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.4
1988-10-20
11:12:42
42.014 13.26 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 79379
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-10-20 11:12:42 ± 0.186
Latitudine 42.0140 ± 0.0123
Longitudine 13.2600 ± 0.0165
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 79379

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1931.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 109
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01344
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 79379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:14:41

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 79379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1988-10-20T11:13:30.39 10.0 undecidable manual SN 351 1.4874 0.44 0.4
--.ASS.Z. 1988-10-20T11:13:20.15 10.0 undecidable manual SN 337 1.1322 -1.18 0.2
--.ALP.Z. 1988-10-20T11:13:11.90 10.0 undecidable manual SG 16 0.7881 0.99 0.4
--.ARV.Z. 1988-10-20T11:13:10.83 10.0 undecidable manual PN 351 1.4874 0.97 0.5
--.CIO.Z. 1988-10-20T11:13:06.30 10.0 undecidable manual PN 356 1.1766 0.82 0.7
--.CM8.Z. 1988-10-20T11:13:06.31 10.0 undecidable manual PN 356 1.1766 0.83 0.7
--.ASS.Z. 1988-10-20T11:13:04.84 10.0 undecidable manual PN 337 1.1322 -0.04 1.2
--.SS8.Z. 1988-10-20T11:13:03.00 10.0 undecidable manual PG 358 0.9879 0.55 1.1
--.MNS.Z. 1988-10-20T11:13:02.81 10.0 undecidable manual SG 311 0.555 -0.65 0.5
--.RDP.Z. 1988-10-20T11:13:01.60 10.0 undecidable manual SG 237 0.4773 0.43 0.6
--.DUI.Z. 1988-10-20T11:13:01.48 10.0 undecidable manual PG 111 0.9546 -0.38 1.2
--.SDI.Z. 1988-10-20T11:13:00.39 10.0 undecidable manual SG 126 0.4995 -1.27 0.2
--.ALP.Z. 1988-10-20T11:12:57.60 10.0 undecidable manual PG 16 0.7881 -1.26 0.4
--.AQU.Z. 1988-10-20T11:12:56.64 10.0 undecidable manual SG 17 0.3552 0.44 0.6
--.CP9.Z. 1988-10-20T11:12:55.12 10.0 undecidable manual SG 236 0.2664 2 0
--.MNS.Z. 1988-10-20T11:12:53.55 10.0 negative manual PG 311 0.555 -1.01 1.4
--.RDP.Z. 1988-10-20T11:12:52.96 10.0 negative manual PG 237 0.4773 0.04 3.2
--.RMP.Z. 1988-10-20T11:12:52.30 10.0 undecidable manual PG 244 0.4551 -0.32 1.5
--.SDI.Z. 1988-10-20T11:12:52.70 10.0 negative manual PG 126 0.4995 -0.82 1.8
--.AQU.Z. 1988-10-20T11:12:50.10 10.0 positive manual PG 17 0.3552 -0.36 2.9
--.AZI.Z. 1988-10-20T11:12:48.81 10.0 undecidable manual SG 101 0.1221 0.98 0.3
--.CP9.Z. 1988-10-20T11:12:48.95 10.0 undecidable manual PG 236 0.2664 0.36 1.5
--.AZI.Z. 1988-10-20T11:12:46.33 10.0 positive manual PG 101 0.1221 0.8 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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