Terremoto di magnitudo ML 3.1 del 23-06-2009 ore 00:49:20 (Italia) in zona: 3 km E Pizzoli (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km E Pizzoli (AQ), il

  • 22-06-2009 22:49:20 (UTC)
  • 23-06-2009 00:49:20 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.4410, 13.3330 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pizzoli AQ 3 4326 4326
Barete AQ 4 737 5063
Cagnano Amiterno AQ 9 1369 6432
Capitignano AQ 9 665 7097
Scoppito AQ 10 3727 10824
L'Aquila AQ 11 69753 80577
Montereale AQ 12 2581 83158
Campotosto AQ 13 542 83700
Lucoli AQ 17 1011 84711
Tornimparte AQ 17 3187 87898
Crognaleto TE 17 1297 89195
Borbona RI 18 617 89812

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
39 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
58 Km a E di Terni (111501 abitanti)
68 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
69 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
69 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
70 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
72 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
77 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
93 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
96 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.1 2009-06-22
22:49:20
42.441 13.333 14 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 901019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-06-22 22:49:20 ± 0.05
Latitudine 42.4410 ± 0.0027
Longitudine 13.3330 ± 0.0049
Profondità (km) 14 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 901019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 423
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 129
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 257
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 500.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 73
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 57
Numero di fasi 47
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.29
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.24016
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 48
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 38
Parametri della magnitudo

ML:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 901019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 17:08:15
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PTRJ.HHN. 2009-06-22T22:49:50.13 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PARC.HHN. 2009-06-22T22:49:49.27 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.BADI.EHE. 2009-06-22T22:49:47.74 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CAFI.HHZ. 2009-06-22T22:49:47.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FSSB.HHZ. 2009-06-22T22:49:44.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIEI.HHE. 2009-06-22T22:49:43.03 0.6 undecidable manual Pg 332 137.6622 0.103 38
IV.SACS.HHZ. 2009-06-22T22:49:41.41 0.6 undecidable manual Pg 292 124.6863 0.476 37
IV.FDMO.HHZ. 2009-06-22T22:49:41.62 0.6 undecidable manual Sg 343 69.0753 0.419 41
IV.AOI.HHN. 2009-06-22T22:49:41.47 0.3 undecidable manual Pg 10 124.986 0.494 54
IV.RNI2.HHE. 2009-06-22T22:49:40.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHN. 2009-06-22T22:49:39.27 0.3 undecidable manual Pg 324 112.4985 0.228 59
IV.MIDA.HHZ. 2009-06-22T22:49:39.55 0.3 undecidable manual Pg 139 116.5944 -0.142 60
IV.MA9.HHZ. 2009-06-22T22:49:38.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CERA.HHZ. 2009-06-22T22:49:38.71 0.3 undecidable manual Pg 149 109.2129 0.165 60
IV.LAV9.SHZ. 2009-06-22T22:49:38.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CING.HHN. 2009-06-22T22:49:37.65 0.3 undecidable manual Pg 354 104.3178 -0.14 62
IV.GIUL.HHZ. 2009-06-22T22:49:36.90 0.6 undecidable manual Pg 184 98.124 0.064 42
IV.SNTG.SHZ. 2009-06-22T22:49:36.38 0.1 undecidable manual Pg 341 95.8263 -0.098 84
IV.SAMA.HHE. 2009-06-22T22:49:36.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RDP.HHZ. 2009-06-22T22:49:36.39 0.6 undecidable manual Pg 214 91.1421 0.629 37
IV.POFI.HHE. 2009-06-22T22:49:35.03 0.6 undecidable manual Pg 159 86.0472 0.05 43
IV.RMP.HHZ. 2009-06-22T22:49:35.50 0.6 undecidable manual Pg 217 87.0462 0.371 41
IV.PTQR.SHZ. 2009-06-22T22:49:35.42 0.6 undecidable manual Sg 173 46.8198 0.159 46
IV.NRCA.HHZ. 2009-06-22T22:49:35.29 0.1 undecidable manual Sg 338 47.1195 -0.059 93
IV.SDI.SHZ. 2009-06-22T22:49:35.48 0.1 undecidable manual Pg 154 90.0432 -0.122 85
IV.ASSB.HHZ. 2009-06-22T22:49:34.91 0.1 undecidable manual Pg 321 86.4468 -0.138 85
IV.LPEL.HHN. 2009-06-22T22:49:33.93 0.1 undecidable manual Pg 122 82.3509 -0.475 80
IV.T0201.EHZ. 2009-06-22T22:49:33.48 0.3 undecidable manual Pg 165 76.1682 0.025 66
IV.VVLD.HHN. 2009-06-22T22:49:32.00 0.1 undecidable manual Pg 159 67.6767 -0.149 88
IV.CESI.HHZ. 2009-06-22T22:49:32.62 0.1 undecidable manual Pg 331 71.6727 -0.147 87
IV.GUMA.HHN. 2009-06-22T22:49:32.46 0.1 undecidable manual Pg 0 68.9754 0.11 88
IV.FDMO.HHZ. 2009-06-22T22:49:32.06 0.1 undecidable manual Pg 343 69.0753 -0.299 85
IV.GUAR.HHE. 2009-06-22T22:49:32.74 0.3 undecidable manual Pg 181 71.6727 -0.026 67
IV.TRTR.HHN. 2009-06-22T22:49:32.18 0.3 undecidable manual Pg 49 62.493 0.831 53
IV.MTCE.HHZ. 2009-06-22T22:49:31.91 0.1 undecidable manual Pg 227 67.1772 -0.159 87
IV.INTR.HHZ. 2009-06-22T22:49:31.97 0.3 undecidable manual Pg 135 66.8775 -0.05 68
IV.CESX.HHZ. 2009-06-22T22:49:31.23 0.1 undecidable manual Pg 287 64.3911 -0.417 83
IV.OFFI.HHZ. 2009-06-22T22:49:31.96 0.1 undecidable manual Pg 28 61.8936 0.703 75
IV.CERT.HHZ. 2009-06-22T22:49:31.09 0.1 undecidable manual Pg 208 61.6938 -0.139 88
IV.FIAM.HHZ. 2009-06-22T22:49:30.02 0.1 undecidable manual Sg 223 26.1516 0.236 94
IV.TERO.HHZ. 2009-06-22T22:49:30.40 0.1 undecidable manual Sg 47 29.9478 -0.397 91
IV.LNSS.HHZ. 2009-06-22T22:49:30.91 0.1 undecidable manual Sg 307 29.9478 0.105 95
IV.MNS.HHZ. 2009-06-22T22:49:29.71 0.1 undecidable manual Pg 264 53.8017 -0.299 86
IV.PTQR.SHZ. 2009-06-22T22:49:28.87 0.1 undecidable manual Pg 173 46.8198 -0.067 92
IV.NRCA.HHZ. 2009-06-22T22:49:28.74 0.1 undecidable manual Pg 338 47.1195 -0.241 90
IV.GAVE.SHZ. 2009-06-22T22:49:28.79 0.3 undecidable manual Pg 308 45.4212 0.059 70
IV.CAMP.HHZ. 2009-06-22T22:49:26.22 0.1 undecidable manual Sg 30 12.1767 -0.141 98
IV.TERO.HHZ. 2009-06-22T22:49:26.14 0.1 undecidable manual Pg 47 29.9478 -0.215 94
MN.AQU.HHZ. 2009-06-22T22:49:26.24 0.1 undecidable manual Sg 150 11.1777 0.106 98
IV.LNSS.HHZ. 2009-06-22T22:49:26.30 0.1 undecidable manual Pg 307 29.9478 -0.062 95
IV.FIAM.HHZ. 2009-06-22T22:49:25.76 0.1 undecidable manual Pg 223 26.1516 -0.015 96
IV.T0104.EHZ. 2009-06-22T22:49:25.75 0.1 undecidable manual Sg 178 8.9799 0.028 100
IV.T0104.EHZ. 2009-06-22T22:49:23.53 0.1 undecidable manual Pg 178 8.9799 0.105 99
MN.AQU.HHZ. 2009-06-22T22:49:23.77 0.1 undecidable manual Pg 150 11.1777 0.108 98
IV.CAMP.HHZ. 2009-06-22T22:49:23.87 0.1 undecidable manual Pg 30 12.1767 0.073 98
IV.T0101.HLE. 2009-06-22T22:49:23.97 0.1 undecidable manual Pg 192 12.4764 0.145 97
IV.MGAB.HHN. 2009-06-22T22:49:19.87 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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