Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 11-09-1988 ore 23:52:17 (UTC) in zona: 1 km W Nave (BS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km W Nave (BS), il

  • 11-09-1988 23:52:17 (UTC)
  • 12-09-1988 01:52:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.5810, 10.2670 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Nave BS 1 11029 11029
Bovezzo BS 2 7516 18545
Collebeato BS 4 4622 23167
Concesio BS 5 15465 38632
Caino BS 5 2151 40783
Brescia BS 6 196480 237263
Botticino BS 6 10914 248177
Cellatica BS 7 4941 253118
Lumezzane BS 8 22644 275762
Villa Carcina BS 8 11004 286766
Serle BS 8 3023 289789
Rezzato BS 9 13472 303261
Gussago BS 9 16753 320014
Sarezzo BS 10 13553 333567
Nuvolera BS 10 4696 338263
Nuvolento BS 10 3992 342255
Agnosine BS 10 1790 344045
Vallio Terme BS 11 1405 345450
Roncadelle BS 11 9538 354988
San Zeno Naviglio BS 11 4673 359661
Paitone BS 11 2130 361791
Mazzano BS 11 12222 374013
Brione BS 11 714 374727
Castegnato BS 12 8334 383061
Borgosatollo BS 12 9264 392325
Bione BS 12 1386 393711
Ome BS 12 3205 396916
Odolo BS 12 1985 398901
Castenedolo BS 12 11457 410358
Rodengo Saiano BS 12 9504 419862
Prevalle BS 13 6999 426861
Flero BS 13 8732 435593
Gavardo BS 13 12056 447649
Castel Mella BS 13 11056 458705
Casto BS 14 1778 460483
Preseglie BS 14 1514 461997
Gardone Val Trompia BS 14 11657 473654
Polaveno BS 14 2555 476209
Sabbio Chiese BS 14 3905 480114
Monticelli Brusati BS 14 4516 484630
Bedizzole BS 15 12296 496926
Marcheno BS 15 4364 501290
Calvagese della Riviera BS 15 3583 504873
Paderno Franciacorta BS 15 3734 508607
Villanuova sul Clisi BS 15 5773 514380
Torbole Casaglia BS 15 6522 520902
Poncarale BS 15 5283 526185
Ospitaletto BS 15 14509 540694
Muscoline BS 15 2641 543335
Lodrino BS 15 1698 545033
Montirone BS 15 5165 550198
Barghe BS 15 1189 551387
Travagliato BS 16 13910 565297
Passirano BS 16 7098 572395
Mura BS 16 796 573191
Capriano del Colle BS 18 4674 577865
Sulzano BS 18 1917 579782
Provaglio Val Sabbia BS 18 918 580700
Vestone BS 18 4390 585090
Calcinato BS 18 12924 598014
Bagnolo Mella BS 18 12775 610789
Azzano Mella BS 18 3158 613947
Roè Volciano BS 18 4574 618521
Provaglio d'Iseo BS 19 7318 625839
Tavernole sul Mella BS 19 1303 627142
Cazzago San Martino BS 19 10996 638138
Polpenazze del Garda BS 19 2611 640749
Iseo BS 19 9179 649928
Puegnago sul Garda BS 19 3410 653338
Sale Marasino BS 19 3362 656700
Pertica Alta BS 19 563 657263
Marmentino BS 19 675 657938
Vobarno BS 19 8103 666041
Lograto BS 20 3819 669860
Ghedi BS 20 18905 688765
Soiano del Lago BS 20 1896 690661

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
48 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
53 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
59 Km a W di Verona (258765 abitanti)
74 Km a NE di Piacenza (102191 abitanti)
77 Km a E di Monza (122671 abitanti)
80 Km a E di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
82 Km a E di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
85 Km a E di Milano (1345851 abitanti)
86 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
87 Km a N di Parma (192836 abitanti)
95 Km a E di Como (84495 abitanti)
96 Km a E di Rho (50434 abitanti)
97 Km a E di Pavia (72576 abitanti)
100 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.0
1988-09-11
23:52:17
45.581 10.267 2 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 77179
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-09-11 23:52:17 ± 0.258
Latitudine 45.5810 ± 0.0117
Longitudine 10.2670 ± 0.0108
Profondità (km) 2 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 77179

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1550.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02380
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 77179
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:12:40

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 77179
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RBL.Z. 1988-09-11T23:53:33.63 10.0 undecidable manual U
--.RBL.Z. 1988-09-11T23:53:28.38 10.0 undecidable manual SN 68 2.442 0.2 0.6
--.FVI.Z. 1988-09-11T23:53:18.52 10.0 undecidable manual SN 59 2.0091 0.6 0.3
--.PII.Z. 1988-09-11T23:53:14.68 10.0 undecidable manual SN 174 1.8648 0.25 0.6
--.BDI.Z. 1988-09-11T23:53:07.26 10.0 undecidable manual SN 171 1.5318 0.73 0.2
--.SBF.Z. 1988-09-11T23:53:01.20 10.0 undecidable manual PN 230 2.6418 0.23 1.3
--.RBL.Z. 1988-09-11T23:52:57.59 10.0 undecidable manual PN 68 2.442 -0.67 0.6
--.BOB.Z. 1988-09-11T23:52:55.27 10.0 undecidable manual U
--.VAI.Z. 1988-09-11T23:52:55.95 10.0 undecidable manual SG 286 1.0767 0.41 0.6
--.CRE.Z. 1988-09-11T23:52:55.50 10.0 undecidable manual PN 148 2.2866 -0.72 0.6
--.BOB.Z. 1988-09-11T23:52:53.47 10.0 undecidable manual SG 215 0.9879 0.63 0.3
--.FVI.Z. 1988-09-11T23:52:52.27 10.0 undecidable manual PN 59 2.0091 -0.07 1.7
--.PII.Z. 1988-09-11T23:52:49.50 10.0 undecidable manual PN 174 1.8648 -0.83 0.6
--.CKI.Z. 1988-09-11T23:52:49.83 10.0 undecidable manual PN 231 1.8204 0.13 1.8
--.ORO.Z. 1988-09-11T23:52:46.68 10.0 undecidable manual PN 272 1.5873 0.05 2
--.BDI.Z. 1988-09-11T23:52:45.34 10.0 undecidable manual PN 171 1.5318 -0.42 1.5
--.MME.Z. 1988-09-11T23:52:44.16 10.0 undecidable manual PN 167 1.4097 -0.02 2.1
--.VAI.Z. 1988-09-11T23:52:39.26 10.0 undecidable manual PG 286 1.0767 -0.16 2
--.BOB.Z. 1988-09-11T23:52:38.12 10.0 undecidable manual PG 215 0.9879 0.26 1.8
--.MDI.Z. 1988-09-11T23:52:35.60 10.0 undecidable manual SG 297 0.4329 0.91 0.2
--.MDI.Z. 1988-09-11T23:52:26.58 10.0 undecidable manual PG 297 0.4329 -0.49 1.1
--.SAL.Z. 1988-09-11T23:52:24.82 10.0 undecidable manual SG 81 0.1776 0.33 0.8
--.SAL.Z. 1988-09-11T23:52:22.50 10.0 undecidable manual PG 81 0.1776 1.01 0.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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