Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 01-05-2009 ore 09:53:56 (Italia) in zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina), il

  • 01-05-2009 07:53:56 (UTC)
  • 01-05-2009 09:53:56 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1800, 14.8660 ad una profondità di 118 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Piraino ME 2 3962 3962
Gioiosa Marea ME 3 7074 11036
Brolo ME 4 5783 16819
Sant'Angelo di Brolo ME 8 3090 19909
Ficarra ME 8 1469 21378
Montagnareale ME 9 1615 22993
Naso ME 9 3813 26806
Patti ME 10 13431 40237
Sinagra ME 11 2705 42942
Capo d'Orlando ME 11 13254 56196
Castell'Umberto ME 12 3128 59324
Librizzi ME 12 1660 60984
Mirto ME 14 974 61958
Raccuja ME 14 1041 62999
San Salvatore di Fitalia ME 14 1319 64318
Ucria ME 15 1058 65376
Capri Leone ME 16 4515 69891
Frazzanò ME 16 711 70602
San Piero Patti ME 17 2915 73517
Tortorici ME 17 6435 79952
Oliveri ME 18 2181 82133
Galati Mamertino ME 18 2627 84760
San Marco d'Alunzio ME 19 1996 86756
Torrenova ME 19 4386 91142
Longi ME 20 1473 92615

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
60 Km a W di Messina (238439 abitanti)
68 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
69 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
78 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2009-05-01
07:53:56
38.18 14.866 118 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 844459
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-05-01 07:53:56 ± 0.24
Latitudine 38.1800 ± 0.0117
Longitudine 14.8660 ± 0.0137
Profondità (km) 118 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 844459

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1418
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 320
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 138
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1769.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 55
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 44
Numero di fasi 40
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.55
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.49832
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 36
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 32
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 844459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 16:01:07
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.CRAC.EHZ. 2009-05-01T07:54:38.49 0.3 undecidable manual Pg 29 277.3113 1.226 17
IV.HVZN.BHZ. 2009-05-01T07:54:36.26 0.6 undecidable manual Sg 187 111.8991 0.79 35
IV.SOI.EHZ. 2009-05-01T07:54:34.41 0.1 undecidable manual Sg 96 104.3178 0.119 88
IV.AGST.EHE. 2009-05-01T07:54:34.49 0.1 undecidable manual Sg 163 107.2149 -0.246 84
MN.CEL.HHZ. 2009-05-01T07:54:32.15 0.1 undecidable manual Sg 84 90.0432 -0.031 91
IV.PIPA.HHZ. 2009-05-01T07:54:31.33 0.3 undecidable manual Pg 49 222.111 0.486 37
MN.CUC.HHN. 2009-05-01T07:54:30.43 0.3 undecidable manual Pg 22 217.116 0.152 41
IV.TDS.SHZ. 2009-05-01T07:54:29.10 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.EHZ. 2009-05-01T07:54:29.92 0.1 undecidable manual Sg 254 76.368 -0.429 88
IV.MSRU.BHZ. 2009-05-01T07:54:28.47 0.3 undecidable manual Sg 80 56.6988 0.363 69
MN.TIP.HHZ. 2009-05-01T07:54:28.43 0.3 undecidable manual Pg 55 197.8575 0.335 45
IV.CRJA.SHZ. 2009-05-01T07:54:27.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MMME.BHZ. 2009-05-01T07:54:27.76 0.6 undecidable manual Sg 129 43.4232 0.869 39
IV.MMGO.SHZ. 2009-05-01T07:54:27.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IVPL.BHZ. 2009-05-01T07:54:25.42 0.1 undecidable manual Sg 24 23.9538 -0.217 100
IV.FAVR.SHZ. 2009-05-01T07:54:23.75 0.3 undecidable manual Pg 226 146.0427 1.231 40
IV.GRI.EHZ. 2009-05-01T07:54:23.21 0.1 undecidable manual Pg 62 152.5362 0.021 80
IV.HMDC.BHZ. 2009-05-01T07:54:21.39 0.1 positive manual Pg 183 135.6642 -0.076 83
IV.PLAC.HHZ. 2009-05-01T07:54:21.99 0.1 negative manual Pg 77 140.0487 0.081 82
IV.HAVL.BHZ. 2009-05-01T07:54:21.21 0.1 positive manual Pg 170 137.2626 -0.415 76
IV.CORL.HHZ. 2009-05-01T07:54:21.78 0.1 undecidable manual Pg 257 140.1486 -0.137 82
IV.ALJA.HHZ. 2009-05-01T07:54:19.45 0.1 undecidable manual Pg 244 108.4137 0.578 77
IV.SSY.BHZ. 2009-05-01T07:54:19.13 0.1 positive manual Pg 171 114.8961 -0.332 82
IV.RAFF.HHZ. 2009-05-01T07:54:19.74 0.1 positive manual Pg 203 115.0959 0.26 83
IV.HVZN.BHZ. 2009-05-01T07:54:19.15 0.1 positive manual Pg 187 111.8991 -0.04 88
IV.SOI.EHZ. 2009-05-01T07:54:18.64 0.1 negative manual Pg 96 104.3178 0.132 88
IV.AGST.EHE. 2009-05-01T07:54:18.16 0.1 undecidable manual Pg 163 107.2149 -0.606 77
IV.RESU.HHZ. 2009-05-01T07:54:18.40 0.6 undecidable manual Pg 230 92.241 0.923 34
IV.MPAZ.BHN. 2009-05-01T07:54:18.15 0.1 undecidable manual Pg 104 102.7194 -0.217 85
MN.CEL.HHZ. 2009-05-01T07:54:17.04 0.1 negative manual Pg 84 90.0432 -0.252 87
IV.HCRL.BHZ. 2009-05-01T07:54:17.90 0.1 positive manual Pg 172 100.5216 -0.278 85
I1.HAGA.BHZ. 2009-05-01T07:54:17.91 0.1 positive manual Pg 166 102.5196 -0.434 82
IV.MTTG.HHE. 2009-05-01T07:54:16.69 0.1 undecidable manual Pg 105 75.369 0.524 85
IV.GIB.EHZ. 2009-05-01T07:54:15.77 0.1 negative manual Pg 254 76.368 -0.463 87
IV.GALF.HHZ. 2009-05-01T07:54:15.78 0.1 undecidable manual Pg 207 58.2972 0.748 79
IV.CSLB.SHZ. 2009-05-01T07:54:15.66 0.3 undecidable manual Pg 249 75.5688 -0.517 64
IV.MMME.BHZ. 2009-05-01T07:54:14.74 0.1 negative manual Pg 129 43.4232 0.504 91
I1.IACL.BHZ. 2009-05-01T07:54:14.83 0.1 negative manual Pg 312 59.1963 -0.258 93
IV.MNO.SHZ. 2009-05-01T07:54:14.72 0.1 undecidable manual Pg 208 31.4463 0.976 75
IV.MSRU.BHZ. 2009-05-01T07:54:14.23 0.1 undecidable manual Pg 80 56.6988 -0.709 81
IV.IFIL.BHZ. 2009-05-01T07:54:14.35 0.1 negative manual Pg 329 49.5171 -0.191 96
IV.IVPL.BHZ. 2009-05-01T07:54:13.23 0.1 negative manual Pg 24 23.9538 -0.282 98
IV.MILZ.HHN. 2009-05-01T07:54:13.28 0.3 undecidable manual Pg 72 33.4443 -0.537 68
IV.SOR.HHE. 2009-05-01T07:53:51.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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