Terremoto di magnitudo ML 3.1 del 27-04-2009 ore 11:42:15 (Italia) in zona: 2 km E Basicò (ME)

Un terremoto di magnitudo ML 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km E Basicò (ME), il

  • 27-04-2009 09:42:15 (UTC)
  • 27-04-2009 11:42:15 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.0680, 15.0790 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Basicò ME 2 612 612
Tripi ME 3 873 1485
Falcone ME 6 2808 4293
Mazzarrà Sant'Andrea ME 6 1531 5824
Furnari ME 6 3784 9608
Oliveri ME 7 2181 11789
Novara di Sicilia ME 7 1337 13126
Montalbano Elicona ME 7 2287 15413
Rodì Milici ME 9 2056 17469
San Piero Patti ME 10 2915 20384
Terme Vigliatore ME 11 7395 27779
Librizzi ME 11 1660 29439
Castroreale ME 12 2504 31943
Fondachelli-Fantina ME 12 1019 32962
Patti ME 13 13431 46393
Montagnareale ME 14 1615 48008
Raccuja ME 15 1041 49049
Barcellona Pozzo di Gotto ME 15 41583 90632
Roccella Valdemone ME 16 666 91298
Malvagna ME 17 733 92031
Floresta ME 17 485 92516
Ucria ME 17 1058 93574
Antillo ME 18 919 94493
Sant'Angelo di Brolo ME 18 3090 97583
Merì ME 19 2338 99921
Moio Alcantara ME 19 717 100638
Francavilla di Sicilia ME 19 3945 104583
Santa Lucia del Mela ME 20 4650 109233
Santa Domenica Vittoria ME 20 980 110213
Gioiosa Marea ME 20 7074 117287

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a W di Messina (238439 abitanti)
50 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
51 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
63 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.1 2009-04-27
09:42:15
38.068 15.079 5 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 838709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-27 09:42:15 ± 0.16
Latitudine 38.0680 ± 0.0054
Longitudine 15.0790 ± 0.0091
Profondità (km) 5 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 838709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 671
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 497
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 302
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1000.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 81
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 38
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.59
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.13315
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri della magnitudo

ML:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 838709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 15:54:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.GRI.EHZ. 2009-04-27T09:42:55.36 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.HAVL.BHZ. 2009-04-27T09:42:53.38 0.6 undecidable manual Sg 178 122.988 1.132 28
IV.HVZN.BHZ. 2009-04-27T09:42:47.78 0.6 undecidable manual Sg 198 103.7184 0.683 36
IV.AGST.EHN. 2009-04-27T09:42:44.19 0.6 undecidable manual Sg 172 90.9423 0.501 40
IV.HCRL.BHZ. 2009-04-27T09:42:43.20 0.6 undecidable manual Sg 183 87.1461 0.522 40
IV.SOI.EHZ. 2009-04-27T09:42:43.36 1.0 undecidable manual Sg 89 85.248 1.201 15
I1.HAGA.BHE. 2009-04-27T09:42:42.51 0.6 undecidable manual Sg 176 87.1461 -0.154 43
I1.IACL.BHZ. 2009-04-27T09:42:41.15 0.6 undecidable manual Sg 310 81.4518 -0.001 45
IV.GRI.EHZ. 2009-04-27T09:42:41.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FAEN.HHZ. 2009-04-27T09:42:40.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.CEL.HHZ. 2009-04-27T09:42:40.25 0.6 undecidable manual Sg 73 74.2701 1.017 33
IV.IFIL.BHZ. 2009-04-27T09:42:38.62 0.6 undecidable manual Sg 322 70.374 0.427 42
IV.PLAC.HHE. 2009-04-27T09:42:38.10 0.6 undecidable manual Pg 70 125.7741 0.892 32
IV.RESU.HHZ. 2009-04-27T09:42:37.85 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.BHZ. 2009-04-27T09:42:36.15 0.6 undecidable manual Pg 178 122.988 -0.634 35
IV.HVZN.BHZ. 2009-04-27T09:42:33.65 0.6 undecidable manual Pg 198 103.7184 -0.161 42
IV.MTTG.HHZ. 2009-04-27T09:42:33.98 0.6 undecidable manual Sg 97 54.8007 -0.051 47
IV.JOPP.HHE. 2009-04-27T09:42:32.07 0.6 undecidable manual Pg 49 92.241 0.032 44
IV.AGST.EHN. 2009-04-27T09:42:31.21 0.6 undecidable manual Pg 172 90.9423 -0.631 38
IV.ILLI.BHZ. 2009-04-27T09:42:31.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.IACL.BHZ. 2009-04-27T09:42:30.12 0.3 undecidable manual Pg 310 81.4518 -0.254 64
IV.SOI.EHZ. 2009-04-27T09:42:30.25 0.1 undecidable manual Pg 89 85.248 -0.708 74
IV.MPAZ.BHZ. 2009-04-27T09:42:30.11 0.3 undecidable manual Pg 99 82.1511 -0.372 62
IV.HCRL.BHZ. 2009-04-27T09:42:30.81 0.3 undecidable manual Pg 183 87.1461 -0.449 61
IV.MSRU.BHZ. 2009-04-27T09:42:30.53 0.3 undecidable manual Sg 60 43.3233 -0.269 69
I1.HAGA.BHE. 2009-04-27T09:42:30.92 0.3 undecidable manual Pg 176 87.1461 -0.329 62
MN.CEL.HHZ. 2009-04-27T09:42:29.01 0.1 undecidable manual Pg 73 74.2701 -0.257 87
IV.IVPL.BHN. 2009-04-27T09:42:28.96 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.IFIL.BHZ. 2009-04-27T09:42:28.31 0.3 undecidable manual Pg 322 70.374 -0.36 64
IV.GALF.HHZ. 2009-04-27T09:42:27.21 0.6 undecidable manual Pg 229 59.7957 0.164 45
IV.MTTG.HHZ. 2009-04-27T09:42:25.62 0.3 undecidable manual Pg 97 54.8007 -0.645 60
IV.MILZ.HHZ. 2009-04-27T09:42:25.70 0.6 undecidable manual Sg 31 26.1516 0.772 40
IV.MSRU.BHZ. 2009-04-27T09:42:24.28 0.3 undecidable manual Pg 60 43.3233 -0.119 71
IV.ESLN.BHZ. 2009-04-27T09:42:24.53 0.3 undecidable manual Pg 192 42.5241 0.29 68
IV.MMME.BHZ. 2009-04-27T09:42:23.58 0.6 undecidable manual Sg 134 21.2676 0.33 47
IV.MILZ.HHZ. 2009-04-27T09:42:21.49 0.1 undecidable manual Pg 31 26.1516 0.48 90
IV.MMME.BHZ. 2009-04-27T09:42:20.01 0.1 undecidable manual Pg 134 21.2676 -0.028 100
IV.IVPL.BHN. 2009-04-27T09:42:19.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download