Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 26-04-2009 ore 16:11:13 (UTC) in zona: 2 km E L'Aquila (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km E L'Aquila (AQ), il

  • 26-04-2009 16:11:13 (UTC)
  • 26-04-2009 18:11:13 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3580, 13.4270 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
L'Aquila AQ 2 69753 69753
Fossa AQ 9 721 70474
Ocre AQ 9 1167 71641
Lucoli AQ 10 1011 72652
Poggio Picenze AQ 10 1136 73788
Sant'Eusanio Forconese AQ 11 394 74182
Tornimparte AQ 13 3187 77369
San Demetrio ne' Vestini AQ 13 1854 79223
Villa Sant'Angelo AQ 13 424 79647
Barisciano AQ 14 1828 81475
Pizzoli AQ 14 4326 85801
Scoppito AQ 14 3727 89528
Rocca di Cambio AQ 14 533 90061
Barete AQ 16 737 90798
Fagnano Alto AQ 17 418 91216
Prata d'Ansidonia AQ 17 496 91712
Santo Stefano di Sessanio AQ 18 111 91823
Rocca di Mezzo AQ 18 1526 93349

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
2 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
41 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
62 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
66 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
68 Km a E di Terni (111501 abitanti)
68 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
70 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
89 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
92 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
93 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2009-04-26
16:11:13
42.358 13.427 7 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 837519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-26 16:11:13 ± 0.07
Latitudine 42.3580 ± 0.0036
Longitudine 13.4270 ± 0.0061
Profondità (km) 7 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 837519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 467
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 224
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 269
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 640.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 45
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 57
Numero di fasi 45
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.49
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.41643
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 46
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 34
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 837519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 15:53:02
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.LATE.HHN. 2009-04-26T16:11:41.99 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.BSSO.HHZ. 2009-04-26T16:11:40.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FSSB.HHZ. 2009-04-26T16:11:39.74 0.6 undecidable manual Pg 341 157.2204 0.357 34
IV.CAFR.HHE. 2009-04-26T16:11:39.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGG.HHZ. 2009-04-26T16:11:39.75 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIEI.HHZ. 2009-04-26T16:11:38.73 0.6 undecidable manual Pg 331 149.4393 0.556 34
IV.VAGA.HHZ. 2009-04-26T16:11:38.75 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AOI.HHZ. 2009-04-26T16:11:36.29 0.6 undecidable manual Pg 6 133.0668 0.634 34
IV.MURB.HHN. 2009-04-26T16:11:35.76 0.6 undecidable manual Pg 324 124.3866 1.44 23
IV.ARVD.HHZ. 2009-04-26T16:11:35.60 0.6 undecidable manual Pg 343 132.5673 0.031 39
IV.MA9.HHE. 2009-04-26T16:11:35.24 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHZ. 2009-04-26T16:11:35.79 1.0 undecidable manual Sg 119 71.0733 0.248 21
IV.CING.HHZ. 2009-04-26T16:11:32.59 0.6 undecidable manual Pg 351 114.4965 -0.202 39
IV.SACS.HHZ. 2009-04-26T16:11:32.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-26T16:11:31.98 0.1 undecidable manual Sg 334 58.6968 -0.242 87
IV.SNTG.SHZ. 2009-04-26T16:11:31.33 0.3 undecidable manual Pg 338 107.115 -0.33 59
IV.INTR.HHZ. 2009-04-26T16:11:31.73 0.1 undecidable manual Sg 134 54.9006 0.504 83
IV.CERT.HHZ. 2009-04-26T16:11:31.76 0.6 undecidable manual Sg 219 58.1973 -0.353 43
IV.GIUL.HHZ. 2009-04-26T16:11:31.42 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RNI2.HHZ. 2009-04-26T16:11:30.59 0.3 undecidable manual Pg 140 94.0392 0.95 48
IV.CERA.HHZ. 2009-04-26T16:11:30.09 0.6 undecidable manual Pg 150 97.3248 -0.065 42
IV.RMP.HHZ. 2009-04-26T16:11:30.39 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MIDA.HHZ. 2009-04-26T16:11:30.92 0.3 undecidable manual Pg 139 104.6175 -0.355 59
IV.ASSB.HHZ. 2009-04-26T16:11:30.20 0.3 undecidable manual Pg 321 98.4237 -0.124 62
IV.RDP.BHZ. 2009-04-26T16:11:29.94 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FDMO.HHZ. 2009-04-26T16:11:27.01 0.1 undecidable manual Pg 340 80.2641 -0.503 79
IV.GUMA.HHZ. 2009-04-26T16:11:27.40 0.1 undecidable manual Pg 355 78.5658 0.14 86
IV.LNSS.HHN. 2009-04-26T16:11:27.78 1.0 undecidable manual Sg 311 41.7249 0.078 23
IV.SDI.SHZ. 2009-04-26T16:11:27.30 0.1 undecidable manual Pg 156 78.4659 0.056 87
IV.CESI.HHE. 2009-04-26T16:11:27.66 0.3 undecidable manual Pg 330 83.4498 -0.354 61
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-26T16:11:26.07 0.1 undecidable manual Sg 183 37.3293 -0.302 90
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-26T16:11:26.17 0.1 undecidable manual Pg 18 67.4769 0.628 77
IV.POFI.HHE. 2009-04-26T16:11:26.96 1.0 undecidable manual Pg 162 74.7696 0.287 21
IV.TRTR.HHZ. 2009-04-26T16:11:26.17 0.6 undecidable manual Pg 38 63.8916 1.179 30
IV.CESX.HHZ. 2009-04-26T16:11:26.93 0.6 undecidable manual Pg 292 74.6697 0.267 42
IV.LPEL.HHZ. 2009-04-26T16:11:25.99 0.1 undecidable manual Pg 119 71.0733 -0.114 88
IV.MTCE.HHZ. 2009-04-26T16:11:25.52 0.1 undecidable manual Pg 237 67.377 -0.017 90
IV.GUAR.HHE. 2009-04-26T16:11:24.51 0.3 undecidable manual Pg 189 63.1923 -0.37 63
IV.VVLD.HHE. 2009-04-26T16:11:24.49 0.6 undecidable manual Pg 163 56.499 0.636 39
IV.TERO.HHN. 2009-04-26T16:11:24.12 0.1 undecidable manual Sg 26 32.8449 -0.726 79
IV.MNS.HHE. 2009-04-26T16:11:24.44 0.6 undecidable manual Pg 273 61.1943 -0.136 44
IV.VCEL.EHN. 2009-04-26T16:11:24.62 0.6 undecidable manual Sg 83 34.1436 -0.687 40
IV.INTR.HHZ. 2009-04-26T16:11:23.49 0.1 undecidable manual Pg 134 54.9006 -0.123 90
IV.CERT.HHZ. 2009-04-26T16:11:23.70 0.1 undecidable manual Pg 219 58.1973 -0.425 84
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-26T16:11:23.24 0.1 undecidable manual Sg 249 27.2505 0.263 92
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-26T16:11:23.77 0.1 undecidable manual Pg 334 58.6968 -0.417 84
IV.LNSS.HHN. 2009-04-26T16:11:21.22 0.1 undecidable manual Pg 311 41.7249 -0.358 88
IV.CAMP.HHZ. 2009-04-26T16:11:20.92 0.1 undecidable manual Sg 356 19.869 0.417 90
IV.VCEL.EHN. 2009-04-26T16:11:20.25 0.1 undecidable manual Pg 83 34.1436 0.056 95
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-26T16:11:20.57 0.3 undecidable manual Pg 183 37.3293 -0.238 68
IV.TERO.HHN. 2009-04-26T16:11:19.61 0.1 undecidable manual Pg 26 32.8449 -0.318 90
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-26T16:11:19.01 0.1 undecidable manual Pg 249 27.2505 0.165 94
IV.CAMP.HHZ. 2009-04-26T16:11:17.83 0.1 undecidable manual Pg 356 19.869 0.408 90
MN.AQU.HHZ. 2009-04-26T16:11:15.67 0.1 undecidable manual Sg 259 2.0979 -0.07 100
MN.AQU.HHZ. 2009-04-26T16:11:14.96 0.1 undecidable manual Pg 259 2.0979 0.291 96
IV.MSC.EHZ. 2009-04-26T16:10:57.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRAC.EHZ. 2009-04-26T16:10:54.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download