Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 22-01-1985 ore 08:03:28 (Italia) in zona: 1 km SE Picinisco (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km SE Picinisco (FR), il

  • 22-01-1985 07:03:28 (UTC)
  • 22-01-1985 08:03:28 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6370, 13.8740 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Picinisco FR 1 1218 1218
Villa Latina FR 4 1241 2459
Settefrati FR 4 728 3187
San Biagio Saracinisco FR 5 349 3536
Atina FR 6 4316 7852
Gallinaro FR 7 1269 9121
Belmonte Castello FR 8 739 9860
San Donato Val di Comino FR 9 2107 11967
Vallerotonda FR 10 1581 13548
Sant'Elia Fiumerapido FR 11 6166 19714
Terelle FR 12 422 20136
Acquafondata FR 12 263 20399
Alvito FR 12 2713 23112
Casalattico FR 12 574 23686
Casalvieri FR 13 2698 26384
Pizzone IS 14 329 26713
Vicalvi FR 15 783 27496
Viticuso FR 15 353 27849
Civitella Alfedena AQ 15 296 28145
Scapoli IS 16 680 28825
Castel San Vincenzo IS 16 516 29341
Posta Fibreno FR 16 1139 30480
Villetta Barrea AQ 16 653 31133
Cassino FR 16 36142 67275
Opi AQ 16 420 67695
Villa Santa Lucia FR 17 2632 70327
Barrea AQ 17 726 71053
Fontechiari FR 17 1303 72356
Alfedena AQ 17 864 73220
Cervaro FR 17 8109 81329
Colle San Magno FR 18 699 82028
Rocchetta a Volturno IS 18 1113 83141
Montenero Val Cocchiara IS 18 538 83679
Filignano IS 18 648 84327
Scontrone AQ 18 574 84901
Piedimonte San Germano FR 19 6535 91436
Castrocielo FR 19 3965 95401
Cerro al Volturno IS 19 1281 96682
Conca Casale IS 19 200 96882
Roccasecca FR 19 7365 104247
Colli a Volturno IS 20 1349 105596
Campoli Appennino FR 20 1725 107321
San Vittore del Lazio FR 20 2636 109957

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
73 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
83 Km a E di Latina (125985 abitanti)
83 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
83 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
86 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
87 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
87 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
88 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
89 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
91 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
94 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
96 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
96 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
99 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
100 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
100 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-01-22
07:03:28
41.637 13.874 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 719
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-01-22 07:03:28 ± 0.333
Latitudine 41.6370 ± 0.0389
Longitudine 13.8740 ± 0.0625
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 719

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6764.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 157
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01044
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:05:57
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1985-01-22T07:04:08.50 10.0 undecidable manual SN? 310 1.1544 2.32 0
--.PO9.Z. 1985-01-22T07:03:52.00 10.0 undecidable manual PN 323 1.1544 1.83 0.2
--.MNS.Z. 1985-01-22T07:03:50.50 10.0 undecidable manual PN 310 1.1544 0.4 1
--.SGG.Z. 1985-01-22T07:03:45.30 10.0 undecidable manual SG 123 0.444 0.71 0.5
--.MSC.Z. 1985-01-22T07:03:37.70 10.0 undecidable manual PG 170 0.444 0.09 1.6
--.SGG.Z. 1985-01-22T07:03:37.00 10.0 undecidable manual PG 123 0.444 -0.64 1.3
--.SD1.Z. 1985-01-22T07:03:32.50 10.0 undecidable manual SG 326 0.0777 -0.44 0.6
--.SD1.Z. 1985-01-22T07:03:30.00 10.0 positive manual PG 326 0.0777 -0.91 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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