Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 25-07-1988 ore 19:39:56 (UTC) in zona: 7 km N Pistoia (PT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 7 km N Pistoia (PT), il

  • 25-07-1988 19:39:56 (UTC)
  • 25-07-1988 21:39:56 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.9990, 10.9150 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pistoia PT 7 90315 90315
Montale PT 11 10737 101052
San Marcello Pistoiese PT 12 6416 107468
Serravalle Pistoiese PT 12 11659 119127
Piteglio PT 12 1683 120810
Montemurlo PO 13 18456 139266
Agliana PT 13 17525 156791
Marliana PT 14 3210 160001
Sambuca Pistoiese PT 14 1626 161627
Cantagallo PO 16 3105 164732
Monsummano Terme PT 16 21338 186070
Pieve a Nievole PT 16 9266 195336
Massa e Cozzile PT 17 7983 203319
Cutigliano PT 17 1488 204807
Montecatini-Terme PT 17 20409 225216
Vaiano PO 17 9895 235111
Quarrata PT 18 26190 261301
Alto Reno Terme BO 18 6960 268261
Lizzano in Belvedere BO 18 2212 270473
Larciano PT 20 6394 276867
Prato PO 20 191150 468017
Buggiano PT 20 8825 476842

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
20 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
34 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
37 Km a E di Lucca (89046 abitanti)
37 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
52 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
55 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
62 Km a E di Massa (69479 abitanti)
65 Km a SW di Bologna (386663 abitanti)
66 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
69 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
72 Km a S di Modena (184973 abitanti)
75 Km a SW di Imola (69797 abitanti)
81 Km a S di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
83 Km a NW di Siena (53903 abitanti)
84 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
87 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
88 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
93 Km a W di Forlì (117913 abitanti)
98 Km a NW di Arezzo (99543 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.3
1988-07-25
19:39:56
43.999 10.915 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 74099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-07-25 19:39:56 ± 0.211
Latitudine 43.9990 ± 0.0215
Longitudine 10.9150 ± 0.0173
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 74099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2765.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 123
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01951
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 74099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:09:58

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 74099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1988-07-25T19:40:58.15 10.0 undecidable manual SN 13 2.0979 0.56 0.4
--.BOB.Z. 1988-07-25T19:40:40.00 10.0 undecidable manual SN 306 1.2987 1.76 0.1
--.VEA.Z. 1988-07-25T19:40:39.60 10.0 undecidable manual SN 314 1.2765 1.73 0.1
--.CTI.Z. 1988-07-25T19:40:33.18 10.0 undecidable manual PN 13 2.0979 1.25 0.4
--.IMP.Z. 1988-07-25T19:40:32.80 10.0 undecidable manual PN 268 2.1645 0.01 1.1
--.FIN.Z. 1988-07-25T19:40:29.70 10.0 undecidable manual PN 276 1.9536 -0.03 1.2
--.BVT.Z. 1988-07-25T19:40:28.60 10.0 undecidable manual SG 301 0.9213 0.31 0.7
--.GEN.Z. 1988-07-25T19:40:23.80 10.0 undecidable manual PN 287 1.4763 0.6 1.1
--.VEA.Z. 1988-07-25T19:40:22.10 10.0 undecidable manual PN 314 1.2765 1.55 0.3
--.BOB.Z. 1988-07-25T19:40:21.00 10.0 undecidable manual PN 306 1.2987 0.24 1.5
--.SFI.Z. 1988-07-25T19:40:20.00 10.0 undecidable manual SG 97 0.6771 -0.55 0.6
--.RSM.Z. 1988-07-25T19:40:18.00 10.0 undecidable manual PN 92 1.11 -0.13 1.6
--.PGD.Z. 1988-07-25T19:40:17.62 10.0 undecidable manual SG 101 0.5883 -0.23 0.7
--.BVT.Z. 1988-07-25T19:40:15.20 10.0 undecidable manual PG 301 0.9213 0.19 1.7
--.PII.Z. 1988-07-25T19:40:11.98 10.0 undecidable manual SG 225 0.3885 0.49 0.6
--.SFI.Z. 1988-07-25T19:40:09.99 10.0 undecidable manual PG 97 0.6771 -0.55 1.4
--.PGD.Z. 1988-07-25T19:40:08.67 10.0 undecidable manual PG 101 0.5883 -0.31 1.6
--.PII.Z. 1988-07-25T19:40:05.70 10.0 positive manual PG 225 0.3885 0.39 3.2
--.BDI.Z. 1988-07-25T19:40:05.39 10.0 undecidable manual SG 285 0.2331 -1.01 0.4
--.MME.Z. 1988-07-25T19:40:04.88 10.0 undecidable manual SG 321 0.2442 -1.88 0.1
--.BDI.Z. 1988-07-25T19:40:01.61 10.0 positive manual PG 285 0.2331 -0.77 2.4
--.MME.Z. 1988-07-25T19:40:01.70 10.0 positive manual PG 321 0.2442 -1.51 0.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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