Terremoto di magnitudo ML 3.3 del 13-04-2009 ore 13:39:57 (Italia) in zona: 4 km N Acri (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 3.3 è avvenuto nella zona: 4 km N Acri (CS), il

  • 13-04-2009 11:39:57 (UTC)
  • 13-04-2009 13:39:57 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.5250, 16.3920 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Acri CS 4 20858 20858
San Demetrio Corone CS 5 3559 24417
Santa Sofia d'Epiro CS 6 2628 27045
San Cosmo Albanese CS 7 591 27636
Vaccarizzo Albanese CS 8 1125 28761
San Giorgio Albanese CS 8 1432 30193
Bisignano CS 9 10203 40396
Luzzi CS 12 9396 49792
Corigliano Calabro CS 14 40427 90219
Tarsia CS 15 2054 92273
Terranova da Sibari CS 15 5100 97373
Rose CS 16 4373 101746
Spezzano Albanese CS 17 7028 108774
San Lorenzo del Vallo CS 18 3394 112168

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a NE di Cosenza (67546 abitanti)
61 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
71 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
80 Km a NW di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.3 2009-04-13
11:39:57
39.525 16.392 14 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 798699
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-13 11:39:57 ± 0.1
Latitudine 39.5250 ± 0.0063
Longitudine 16.3920 ± 0.0117
Profondità (km) 14 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 798699

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1045
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 208
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 254
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1220.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 57
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.72
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.81933
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 52
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 30
Parametri della magnitudo

ML:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 798699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 15:07:44
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.CERA.HHN. 2009-04-13T11:40:53.50 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.IFIL.BHZ. 2009-04-13T11:40:48.22 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MSC.EHZ. 2009-04-13T11:40:47.72 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SGG.HHE. 2009-04-13T11:40:47.79 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PTRJ.HHN. 2009-04-13T11:40:45.86 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CSLB.SHZ. 2009-04-13T11:40:42.36 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MRB1.HHN. 2009-04-13T11:40:40.70 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.PSB1.HHZ. 2009-04-13T11:40:38.90 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PE9.EHZ. 2009-04-13T11:40:38.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GALF.HHN. 2009-04-13T11:40:37.73 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRB1.HHN. 2009-04-13T11:40:36.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FG5.SHZ. 2009-04-13T11:40:36.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAFE.HHZ. 2009-04-13T11:40:33.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNAL.HHZ. 2009-04-13T11:40:31.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSSN.SHZ. 2009-04-13T11:40:29.44 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IVPL.BHZ. 2009-04-13T11:40:29.76 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HMDC.BHE. 2009-04-13T11:40:29.55 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MCRV.HHN. 2009-04-13T11:40:28.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MMME.BHZ. 2009-04-13T11:40:28.18 0.3 undecidable manual Pg 210 201.9423 -0.845 37
IV.MILZ.HHZ. 2009-04-13T11:40:27.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MIGL.HHZ. 2009-04-13T11:40:27.62 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MPAZ.BHN. 2009-04-13T11:40:26.14 0.3 undecidable manual Pg 191 177.489 0.162 52
IV.PALZ.HHE. 2009-04-13T11:40:25.35 0.6 undecidable manual Pg 347 161.616 1.464 21
IV.MTTG.HHN. 2009-04-13T11:40:25.49 0.3 undecidable manual Pg 200 179.0874 -0.689 44
IV.MRLC.HHE. 2009-04-13T11:40:25.43 0.6 undecidable manual Pg 331 156.621 2.314 10
IV.MRVN.HHE. 2009-04-13T11:40:25.82 0.3 undecidable manual Pg 354 171.1953 0.623 46
IV.SOI.EHZ. 2009-04-13T11:40:24.17 0.6 undecidable manual Pg 190 163.614 -0.022 38
BA.PZUN.HHE. 2009-04-13T11:40:23.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2009-04-13T11:40:23.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AMUR.HHZ. 2009-04-13T11:40:23.55 0.6 undecidable manual Pg 7 154.4343 0.781 31
IV.MSRU.BHZ. 2009-04-13T11:40:22.50 0.1 undecidable manual Pg 209 159.3183 -1.03 55
I1.MSCL.BHN. 2009-04-13T11:40:22.06 0.6 undecidable manual Pg 200 152.5362 -0.425 36
IV.NOCI.HHN. 2009-04-13T11:40:22.68 0.6 undecidable manual Pg 22 151.3374 0.377 37
IV.ACER.HHZ. 2009-04-13T11:40:21.07 0.6 undecidable manual Pg 345 145.0437 -0.266 39
IV.CDRU.HHZ. 2009-04-13T11:40:20.55 0.6 undecidable manual Pg 320 141.4473 -0.219 40
IV.MIGL.HHZ. 2009-04-13T11:40:20.76 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTRP.EHZ. 2009-04-13T11:40:19.39 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CMPR.HHZ. 2009-04-13T11:40:18.31 0.6 undecidable manual Pg 314 127.7721 -0.364 40
IV.PLAC.HHZ. 2009-04-13T11:40:18.55 0.6 undecidable manual Pg 178 119.3916 1.181 30
GE.MATE.HHZ. 2009-04-13T11:40:18.49 0.6 undecidable manual Pg 12 127.4724 -0.139 42
IV.STR3.BHZ. 2009-04-13T11:40:18.94 0.6 undecidable manual Pg 231 128.3715 0.176 41
IV.JOPP.HHZ. 2009-04-13T11:40:16.41 0.3 undecidable manual Pg 203 110.8002 0.36 62
IV.BULG.HHE. 2009-04-13T11:40:15.50 0.6 undecidable manual Pg 306 106.116 0.176 43
IV.MCEL.HHZ. 2009-04-13T11:40:14.56 0.6 undecidable manual Pg 331 102.0201 -0.138 44
MN.TIP.HHZ. 2009-04-13T11:40:13.69 0.3 undecidable manual Sg 141 49.5171 0.428 69
IV.CRAC.EHZ. 2009-04-13T11:40:13.81 0.6 undecidable manual Pg 2 93.3399 0.453 41
IV.SIRI.HHE. 2009-04-13T11:40:12.64 0.6 undecidable manual Pg 329 85.5477 0.479 41
IV.GRI.EHZ. 2009-04-13T11:40:11.11 0.3 undecidable manual Pg 178 77.9664 0.112 70
IV.SCHR.EHZ. 2009-04-13T11:40:10.61 0.6 undecidable manual Pg 340 79.5648 -0.628 41
MN.CUC.HHN. 2009-04-13T11:40:09.81 0.3 undecidable manual Pg 317 71.5728 -0.209 69
IV.CARO.HHN. 2009-04-13T11:40:09.33 0.3 undecidable manual Sg 206 33.5442 0.314 73
IV.PIPA.HHZ. 2009-04-13T11:40:09.57 0.6 undecidable manual Sg 97 36.5412 -0.238 48
IV.SERS.HHZ. 2009-04-13T11:40:08.40 0.3 undecidable manual Pg 155 59.8956 0.183 71
IV.ORI.EHZ. 2009-04-13T11:40:07.19 0.3 undecidable manual Pg 5 58.5969 -0.824 59
MN.TIP.HHZ. 2009-04-13T11:40:06.75 0.1 undecidable manual Pg 141 49.5171 0.127 98
IV.CARO.HHN. 2009-04-13T11:40:04.10 0.1 undecidable manual Pg 206 33.5442 -0.068 100
IV.PIPA.HHZ. 2009-04-13T11:40:04.19 0.1 undecidable manual Pg 97 36.5412 -0.436 92
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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