Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 04-07-1988 ore 23:07:58 (UTC) in zona: 2 km SE Paterno Calabro (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km SE Paterno Calabro (CS), il

  • 04-07-1988 23:07:58 (UTC)
  • 05-07-1988 01:07:58 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.2180, 16.2810 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Paterno Calabro CS 2 1398 1398
Dipignano CS 3 4376 5774
Piane Crati CS 4 1423 7197
Figline Vegliaturo CS 4 1137 8334
Santo Stefano di Rogliano CS 5 1725 10059
Cellara CS 5 504 10563
Mangone CS 5 1891 12454
Belsito CS 5 923 13377
Marzi CS 6 989 14366
Rogliano CS 6 5637 20003
Aprigliano CS 6 2890 22893
Domanico CS 6 943 23836
Carolei CS 7 3330 27166
Malito CS 7 783 27949
Pietrafitta CS 7 1310 29259
Carpanzano CS 8 255 29514
Pedace CS 8 1907 31421
Trenta CS 8 2633 34054
Casole Bruzio CS 9 2578 36632
Cosenza CS 9 67546 104178
Serra Pedace CS 9 986 105164
Mendicino CS 9 9450 114614
Grimaldi CS 9 1680 116294
Altilia CS 10 711 117005
Spezzano Piccolo CS 10 2079 119084
Scigliano CS 10 1226 120310
Spezzano della Sila CS 10 4541 124851
Zumpano CS 11 2570 127421
Cerisano CS 11 3196 130617
Rovito CS 11 3158 133775
Celico CS 12 2802 136577
Lappano CS 12 941 137518
Pedivigliano CS 12 831 138349
Lago CS 13 2624 140973
Castrolibero CS 13 9894 150867
Parenti CS 13 2188 153055
Marano Principato CS 13 3180 156235
Motta Santa Lucia CZ 14 845 157080
Marano Marchesato CS 14 3553 160633
San Pietro in Guarano CS 15 3663 164296
Aiello Calabro CS 15 1729 166025
Cleto CS 15 1301 167326
Colosimi CS 15 1247 168573
Castiglione Cosentino CS 15 2896 171469
Martirano CZ 15 884 172353
Rende CS 15 35338 207691
Conflenti CZ 16 1392 209083
Martirano Lombardo CZ 16 1112 210195
Soveria Mannelli CZ 17 3076 213271
San Pietro in Amantea CS 17 505 213776
Bianchi CS 17 1305 215081
Longobardi CS 18 2312 217393
Falconara Albanese CS 18 1427 218820
San Fili CS 18 2719 221539
Belmonte Calabro CS 19 2003 223542
Fiumefreddo Bruzio CS 19 2994 226536
San Mango d'Aquino CZ 19 1564 228100
Serra d'Aiello CS 19 458 228558
Amantea CS 20 13975 242533
San Vincenzo La Costa CS 20 2195 244728
Decollatura CZ 20 3159 247887

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
27 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
44 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
74 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.2
1988-07-04
23:07:58
39.218 16.281 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 72799
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-07-04 23:07:58 ± 0.152
Latitudine 39.2180 ± 0.0086
Longitudine 16.2810 ± 0.0213
Profondità (km) 11 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 72799

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2068.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 89
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01376
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 72799
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:08:51

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 72799
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1988-07-04T23:08:45.50 10.0 undecidable manual SN 331 1.5318 0.42 0.4
--.SA1.Z. 1988-07-04T23:08:40.23 10.0 undecidable manual SN 240 1.2987 0.66 0.4
--.MO9.Z. 1988-07-04T23:08:40.90 10.0 undecidable manual SN 200 1.2987 0.63 0.4
--.ATN.Z. 1988-07-04T23:08:37.77 10.0 undecidable manual SN 211 1.2321 -0.21 0.6
--.SOI.Z. 1988-07-04T23:08:37.00 10.0 undecidable manual SN 188 1.1544 0.9 0.2
--.MGR.Z. 1988-07-04T23:08:34.15 10.0 undecidable manual SN 328 1.0656 -0.02 0.7
--.GA2.Z. 1988-07-04T23:08:33.80 10.0 undecidable manual SN 198 1.11 -1.09 0.2
--.SGO.Z. 1988-07-04T23:08:24.84 10.0 undecidable manual PN 331 1.5318 -0.43 1.1
--.MO9.Z. 1988-07-04T23:08:23.11 10.0 undecidable manual PN 200 1.2987 1.08 0.4
--.SA1.Z. 1988-07-04T23:08:23.90 10.0 undecidable manual PN 240 1.2987 1 0.4
--.MMN.Z. 1988-07-04T23:08:22.00 10.0 undecidable manual SG 341 0.6993 -0.85 0.3
--.ATN.Z. 1988-07-04T23:08:20.38 10.0 undecidable manual PN 211 1.2321 -0.8 0.7
--.GMB.Z. 1988-07-04T23:08:20.38 10.0 undecidable manual PN 198 1.11 0.98 0.5
--.SOI.Z. 1988-07-04T23:08:19.82 10.0 undecidable manual PN 188 1.1544 -0.27 1.5
--.GA2.Z. 1988-07-04T23:08:18.46 10.0 undecidable manual PN 198 1.11 -0.93 1.1
--.MGR.Z. 1988-07-04T23:08:18.40 10.0 undecidable manual PN 328 1.0656 -0.58 1.1
--.GRI.Z. 1988-07-04T23:08:13.21 10.0 undecidable manual SG 164 0.3996 -0.08 1.1
--.MMN.Z. 1988-07-04T23:08:12.20 10.0 undecidable manual PG 341 0.6993 -0.24 1.7
--.CSI.Z. 1988-07-04T23:08:10.30 10.0 undecidable manual PG 0 0.555 0.48 1.4
--.ROI.Z. 1988-07-04T23:08:07.40 10.0 undecidable manual PG 31 0.4107 0.34 1.6
--.GRI.Z. 1988-07-04T23:08:06.94 10.0 positive manual PG 164 0.3996 0.02 3.6
--.SE2.Z. 1988-07-04T23:08:06.60 10.0 undecidable manual PG 121 0.3996 -0.14 1.8
--.ACI.Z. 1988-07-04T23:08:02.60 10.0 undecidable manual PG 335 0.1443 0.55 1.2
--.CZI.Z. 1988-07-04T23:08:01.20 10.0 undecidable manual PG 270 0.111 -0.28 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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