Terremoto di magnitudo ML 3.8 del 07-04-2009 ore 11:30:56 (Italia) in zona: 3 km SW L'Aquila (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.8 è avvenuto nella zona: 3 km SW L'Aquila (AQ), il

  • 07-04-2009 09:30:56 (UTC)
  • 07-04-2009 11:30:56 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3320, 13.3710 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
L'Aquila AQ 3 69753 69753
Lucoli AQ 5 1011 70764
Tornimparte AQ 7 3187 73951
Ocre AQ 10 1167 75118
Scoppito AQ 10 3727 78845
Fossa AQ 11 721 79566
Pizzoli AQ 13 4326 83892
Sant'Eusanio Forconese AQ 14 394 84286
Poggio Picenze AQ 14 1136 85422
Rocca di Cambio AQ 14 533 85955
Barete AQ 15 737 86692
Villa Sant'Angelo AQ 15 424 87116
San Demetrio ne' Vestini AQ 16 1854 88970
Barisciano AQ 18 1828 90798
Rocca di Mezzo AQ 18 1526 92324
Cagnano Amiterno AQ 19 1369 93693
Fagnano Alto AQ 19 418 94111
Borgorose RI 19 4591 98702

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
3 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
46 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
62 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
65 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
65 Km a E di Terni (111501 abitanti)
66 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
67 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
71 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
87 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
88 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
88 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.8 2009-04-07
09:30:56
42.332 13.371 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 766559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-07 09:30:56 ± 0.07
Latitudine 42.3320 ± 0.0045
Longitudine 13.3710 ± 0.0061
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 766559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 508
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 468
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 310
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 707.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 40
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 36
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.45
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.43712
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri della magnitudo

ML:3.8

Campo Valore
Valore 3.8
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 766559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:30:01
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SEI.SHZ. 2009-04-07T09:31:38.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BADI.EHZ. 2009-04-07T09:31:23.41 0.3 undecidable manual Pg 325 159.5181 0.664 48
.FDMO.HHN. 2009-04-07T09:31:22.20 0.6 undecidable manual Sg 344 81.5517 1.119 31
IV.CESI.HHZ. 2009-04-07T09:31:21.89 1.0 undecidable manual Sg 333 83.8494 0.201 22
IV.MSC.EHZ. 2009-04-07T09:31:21.19 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.INTR.HHZ. 2009-04-07T09:31:14.69 0.1 undecidable manual Sg 129 56.3991 0.312 89
.MIDA.HHZ. 2009-04-07T09:31:14.09 0.3 undecidable manual Pg 136 105.6165 -0.344 60
.CERT.HHN. 2009-04-07T09:31:13.35 0.3 undecidable manual Sg 217 53.2023 -0.164 69
IV.LAV9.SHZ. 2009-04-07T09:31:13.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIUL.HHZ. 2009-04-07T09:31:12.07 0.3 undecidable manual Pg 186 86.3469 0.606 58
IV.CESI.HHZ. 2009-04-07T09:31:11.25 0.3 undecidable manual Pg 333 83.8494 0.175 65
IV.RMP.HHE. 2009-04-07T09:31:10.35 0.6 undecidable manual Pg 224 79.8645 -0.108 44
.FDMO.HHN. 2009-04-07T09:31:10.10 0.3 undecidable manual Pg 344 81.5517 -0.622 58
.SDI.SHZ. 2009-04-07T09:31:10.27 0.6 undecidable manual Pg 152 77.8665 0.105 45
IV.RDP.BHZ. 2009-04-07T09:31:10.96 0.6 undecidable manual Pg 221 83.3499 -0.049 45
.TERO.---. 2009-04-07T09:31:09.52 0.6 undecidable manual Sg 30 37.4292 0.2 47
IV.TRTR.HHN. 2009-04-07T09:31:09.81 0.3 undecidable manual Pg 40 68.9754 1.022 50
.GUAR.HHE. 2009-04-07T09:31:07.72 0.3 undecidable manual Pg 185 59.7957 0.345 66
.NRCA.---. 2009-04-07T09:31:07.07 0.1 undecidable manual Pg 339 59.496 -0.256 90
IV.GAVE.SHZ. 2009-04-07T09:31:07.52 0.3 undecidable manual Pg 316 55.8996 0.753 58
IV.MTCE.HHZ. 2009-04-07T09:31:07.50 0.3 undecidable manual Pg 237 62.0934 -0.219 67
.INTR.HHZ. 2009-04-07T09:31:06.64 0.1 undecidable manual Pg 129 56.3991 -0.214 91
.CERT.HHN. 2009-04-07T09:31:06.12 0.1 undecidable manual Pg 217 53.2023 -0.234 91
.MNS.HHE. 2009-04-07T09:31:06.77 0.3 undecidable manual Pg 276 56.8986 -0.156 69
.VVLD.HHZ. 2009-04-07T09:31:06.63 0.3 undecidable manual Pg 158 55.3002 -0.051 71
.CAMP.---. 2009-04-07T09:31:04.61 0.1 undecidable manual Sg 8 22.8549 -0.588 88
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-07T09:31:04.87 0.1 undecidable manual Sg 251 22.0668 -0.065 100
.PTQR.---. 2009-04-07T09:31:03.17 0.1 undecidable manual Pg 176 34.4433 -0.296 93
.TERO.---. 2009-04-07T09:31:03.27 0.1 undecidable manual Pg 30 37.4292 -0.664 83
.FAGN.---. 2009-04-07T09:31:03.87 0.1 undecidable manual Sg 113 18.87 -0.093 100
.VCEL.---. 2009-04-07T09:31:03.96 0.1 undecidable manual Pg 80 39.1275 -0.221 94
.CAMP.---. 2009-04-07T09:31:01.42 0.1 positive manual Pg 8 22.8549 -0.131 98
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-07T09:31:01.45 0.1 positive manual Pg 251 22.0668 0.047 100
.FAGN.---. 2009-04-07T09:31:00.92 0.1 undecidable manual Pg 113 18.87 0.081 100
.AQU.HHZ. 2009-04-07T09:31:00.46 0.1 undecidable manual Sg 46 3.4965 0.277 98
.AQU.HHZ. 2009-04-07T09:30:59.05 0.1 undecidable manual Pg 46 3.4965 0.392 96
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download