Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 06-04-2009 ore 15:45:39 (Italia) in zona: 5 km SE L'Aquila (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 5 km SE L'Aquila (AQ), il

  • 06-04-2009 13:45:39 (UTC)
  • 06-04-2009 15:45:39 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3250, 13.4420 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
L'Aquila AQ 5 69753 69753
Fossa AQ 5 721 70474
Ocre AQ 5 1167 71641
Sant'Eusanio Forconese AQ 8 394 72035
Poggio Picenze AQ 8 1136 73171
Lucoli AQ 9 1011 74182
Villa Sant'Angelo AQ 10 424 74606
Rocca di Cambio AQ 11 533 75139
San Demetrio ne' Vestini AQ 11 1854 76993
Tornimparte AQ 12 3187 80180
Barisciano AQ 12 1828 82008
Fagnano Alto AQ 14 418 82426
Rocca di Mezzo AQ 14 1526 83952
Prata d'Ansidonia AQ 15 496 84448
Scoppito AQ 16 3727 88175
Santo Stefano di Sessanio AQ 17 111 88286
Fontecchio AQ 17 369 88655
Pizzoli AQ 17 4326 92981
San Pio delle Camere AQ 18 661 93642
Barete AQ 19 737 94379

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
43 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
60 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
62 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
65 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
66 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
69 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
70 Km a E di Terni (111501 abitanti)
90 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
92 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
93 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.9 2009-04-06
13:45:39
42.325 13.442 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 760309
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 13:45:39 ± 0.08
Latitudine 42.3250 ± 0.0054
Longitudine 13.4420 ± 0.0073
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 760309

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 683
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 458
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 48
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 848.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 55
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 70
Numero di fasi 36
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.52
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.06570
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 54
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 26
Parametri della magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 760309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:22:44
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.RSM.SHZ. 2009-04-06T13:46:17.68 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PARC.HHN. 2009-04-06T13:46:14.35 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CAFI.HHZ. 2009-04-06T13:46:12.39 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.FSSB.HHN. 2009-04-06T13:46:11.39 10.0 undecidable manual Sn 0 0 0
IV.TRIV.HHZ. 2009-04-06T13:46:10.64 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CESX.HHE. 2009-04-06T13:46:10.36 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
OE.ARSA.HHE. 2009-04-06T13:46:09.25 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PIEI.HHZ. 2009-04-06T13:46:08.01 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.LATE.HHZ. 2009-04-06T13:46:08.39 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PIEI.HHZ. 2009-04-06T13:46:08.40 10.0 undecidable manual Sn 0 0 0
IV.SGG.HHN. 2009-04-06T13:46:07.96 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FSSB.HHN. 2009-04-06T13:46:07.40 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MSC.EHZ. 2009-04-06T13:46:07.40 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.BSSO.HHZ. 2009-04-06T13:46:07.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTRJ.HHZ. 2009-04-06T13:46:06.96 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AOI.HHZ. 2009-04-06T13:46:06.82 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RFI.SHZ. 2009-04-06T13:46:06.55 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ARVD.HHZ. 2009-04-06T13:46:05.55 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TRIV.HHZ. 2009-04-06T13:46:05.51 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FRES.HHE. 2009-04-06T13:46:04.53 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHN. 2009-04-06T13:46:04.23 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGG.HHN. 2009-04-06T13:46:04.96 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ROM9.HHN. 2009-04-06T13:46:03.14 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TRTR.HHN. 2009-04-06T13:46:02.89 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RDP.BHZ. 2009-04-06T13:46:02.96 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MGAB.HHN. 2009-04-06T13:46:02.46 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TOLF.HHZ. 2009-04-06T13:46:01.28 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHN. 2009-04-06T13:46:01.42 0.6 undecidable manual Sg 117 68.2761 1.02 33
IV.RMP.HHN. 2009-04-06T13:46:01.04 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.VAGA.HHZ. 2009-04-06T13:46:01.87 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CING.HHZ. 2009-04-06T13:46:00.00 0.6 undecidable manual Pg 350 118.2927 0.768 33
IV.MA9.HHZ. 2009-04-06T13:46:00.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RDP.BHZ. 2009-04-06T13:45:59.75 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNTG.SHZ. 2009-04-06T13:45:58.34 0.6 undecidable manual Pg 339 111 0.235 40
IV.ASSB.HHN. 2009-04-06T13:45:57.03 0.3 undecidable manual Pg 322 102.12 0.297 60
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T13:45:56.48 0.6 undecidable manual Sg 132 51.5151 0.556 41
IV.RMP.HHN. 2009-04-06T13:45:56.75 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CERT.HHZ. 2009-04-06T13:45:56.08 0.6 undecidable manual Sg 222 56.2992 -1.12 32
IV.MIDA.HHZ. 2009-04-06T13:45:56.29 0.3 undecidable manual Pg 138 101.121 -0.293 60
IV.VVLD.HHE. 2009-04-06T13:45:56.96 0.6 undecidable manual Sg 163 52.6029 0.738 38
IV.CERA.HHZ. 2009-04-06T13:45:55.70 0.6 undecidable manual Pg 149 93.6396 0.273 41
IV.RNI2.HHE. 2009-04-06T13:45:55.41 0.6 undecidable manual Pg 139 90.4428 0.47 39
IV.GIUL.HHE. 2009-04-06T13:45:55.16 0.6 undecidable manual Pg 190 86.4468 0.843 34
IV.FDMO.HHN. 2009-04-06T13:45:53.73 0.3 undecidable manual Pg 340 84.0492 -0.231 63
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-06T13:45:53.71 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAFR.HHZ. 2009-04-06T13:45:53.03 0.6 undecidable manual Pg 98 75.0693 0.46 40
IV.SDI.SHZ. 2009-04-06T13:45:52.23 0.6 undecidable manual Pg 156 74.6697 -0.276 42
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T13:45:52.67 0.6 undecidable manual Sg 22 35.6421 0.985 35
IV.POFI.HHZ. 2009-04-06T13:45:52.20 0.3 undecidable manual Pg 162 70.9734 0.265 64
IV.MTCE.HHN. 2009-04-06T13:45:51.37 0.3 undecidable manual Pg 240 66.5778 0.114 66
IV.LPEL.HHN. 2009-04-06T13:45:51.21 0.1 undecidable manual Pg 117 68.2761 -0.314 85
IV.MNS.HHZ. 2009-04-06T13:45:50.70 0.3 undecidable manual Pg 276 62.6928 0.031 68
IV.VCEL.EHZ. 2009-04-06T13:45:50.25 0.6 undecidable manual Sg 77 33.6441 -0.891 37
IV.GUAR.HHN. 2009-04-06T13:45:50.65 0.3 undecidable manual Pg 190 59.7957 0.437 63
IV.NRCA.SHZ. 2009-04-06T13:45:50.54 0.1 undecidable manual Pg 335 62.493 -0.09 90
IV.FIAM.HHN. 2009-04-06T13:45:49.72 0.6 undecidable manual Sg 257 27.3504 0.251 46
IV.CERT.HHZ. 2009-04-06T13:45:49.57 0.1 undecidable manual Pg 222 56.2992 -0.105 90
.CAMP.---. 2009-04-06T13:45:48.74 0.6 undecidable manual Sg 353 23.5542 0.5 44
IV.VVLD.HHE. 2009-04-06T13:45:48.54 0.1 undecidable manual Pg 163 52.6029 -0.573 81
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T13:45:48.77 0.1 undecidable manual Pg 132 51.5151 -0.171 90
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T13:45:45.84 0.1 undecidable manual Pg 186 33.744 -0.362 89
IV.VCEL.EHZ. 2009-04-06T13:45:45.90 0.1 undecidable manual Pg 77 33.6441 -0.28 91
IV.FIAM.HHN. 2009-04-06T13:45:45.31 0.1 undecidable manual Pg 257 27.3504 0.097 95
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-06T13:45:45.24 0.3 undecidable manual Sg 119 13.3755 0.123 73
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T13:45:45.93 0.1 undecidable manual Pg 22 35.6421 -0.564 84
.CAMP.---. 2009-04-06T13:45:44.35 0.1 undecidable manual Pg 353 23.5542 -0.151 95
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T13:45:43.00 0.3 undecidable manual Sg 315 4.5954 -0.108 74
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-06T13:45:42.68 0.1 undecidable manual Pg 119 13.3755 -0.019 99
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T13:45:41.49 0.1 positive manual Pg 315 4.5954 -0.052 100
IV.STR3.BHZ. 2009-04-06T13:45:23.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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