Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 06-04-2009 ore 11:49:29 (Italia) in zona: 1 km SW L'Aquila (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km SW L'Aquila (AQ), il

  • 06-04-2009 09:49:29 (UTC)
  • 06-04-2009 11:49:29 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3480, 13.3970 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
L'Aquila AQ 1 69753 69753
Lucoli AQ 8 1011 70764
Ocre AQ 10 1167 71931
Fossa AQ 10 721 72652
Tornimparte AQ 10 3187 75839
Scoppito AQ 12 3727 79566
Poggio Picenze AQ 12 1136 80702
Sant'Eusanio Forconese AQ 12 394 81096
Pizzoli AQ 13 4326 85422
Villa Sant'Angelo AQ 14 424 85846
Rocca di Cambio AQ 15 533 86379
San Demetrio ne' Vestini AQ 15 1854 88233
Barete AQ 15 737 88970
Barisciano AQ 16 1828 90798
Fagnano Alto AQ 18 418 91216
Rocca di Mezzo AQ 19 1526 92742
Cagnano Amiterno AQ 19 1369 94111
Prata d'Ansidonia AQ 19 496 94607

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
1 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
43 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
65 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
65 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
66 Km a E di Terni (111501 abitanti)
67 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
68 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
88 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
90 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
91 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.7 2009-04-06
09:49:29
42.348 13.397 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 758819
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 09:49:29 ± 0.07
Latitudine 42.3480 ± 0.0036
Longitudine 13.3970 ± 0.0061
Profondità (km) 10 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 758819

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 563
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 313
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 70
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 640.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 52
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 49
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.37
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.94968
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 35
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri della magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 758819
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:21:00
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.CING.HHZ. 2009-04-06T09:50:05.67 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FSSB.SHZ. 2009-04-06T09:50:03.61 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MGAB.HHZ. 2009-04-06T09:49:58.33 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.PIEI.HHN. 2009-04-06T09:49:58.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FSSB.SHZ. 2009-04-06T09:49:57.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RDP.BHE. 2009-04-06T09:49:57.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AOI.HHZ. 2009-04-06T09:49:56.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHN. 2009-04-06T09:49:56.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ARVD.HHZ. 2009-04-06T09:49:55.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGAB.HHZ. 2009-04-06T09:49:54.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHZ. 2009-04-06T09:49:51.80 0.6 undecidable manual Sg 117 72.6717 0.215 43
IV.CING.HHZ. 2009-04-06T09:49:51.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNTG.SHZ. 2009-04-06T09:49:50.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-06T09:49:48.49 0.3 undecidable manual Sg 337 58.6968 0.659 58
IV.MIDA.HHZ. 2009-04-06T09:49:47.03 0.1 undecidable manual Pg 138 105.4167 -0.234 80
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T09:49:47.41 0.6 undecidable manual Sg 132 55.9995 0.3 44
IV.CERT.HHN. 2009-04-06T09:49:47.23 0.6 undecidable manual Sg 218 55.8996 0.145 45
IV.GUAR.HHE. 2009-04-06T09:49:46.38 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.VVLD.HHZ. 2009-04-06T09:49:46.98 0.6 undecidable manual Sg 161 56.1993 -0.193 45
IV.ASSB.HHZ. 2009-04-06T09:49:46.50 0.3 undecidable manual Pg 322 97.8243 0.412 59
IV.CERA.HHN. 2009-04-06T09:49:45.97 0.3 undecidable manual Pg 148 97.7244 -0.1 63
IV.GIUL.HHN. 2009-04-06T09:49:44.70 0.6 undecidable manual Pg 188 88.3449 0.072 43
IV.SDI.SHZ. 2009-04-06T09:49:43.22 0.3 undecidable manual Pg 154 78.5658 0.105 65
IV.GUAR.HHE. 2009-04-06T09:49:43.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.POFI.HHZ. 2009-04-06T09:49:43.06 0.6 undecidable manual Pg 160 74.5698 0.554 39
IV.FDMO.HHZ. 2009-04-06T09:49:43.43 0.3 undecidable manual Pg 342 80.4639 0.012 66
IV.LPEL.HHZ. 2009-04-06T09:49:42.08 0.3 undecidable manual Pg 117 72.6717 -0.142 65
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-06T09:49:42.81 0.3 undecidable manual Pg 20 69.2751 1.116 47
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T09:49:41.94 0.6 undecidable manual Sg 180 36.1416 0.125 47
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T09:49:40.77 0.3 undecidable manual Sg 29 34.9428 -0.724 59
IV.MTCE.HHZ. 2009-04-06T09:49:40.80 0.1 undecidable manual Pg 236 64.7907 -0.193 88
IV.MNS.HHZ. 2009-04-06T09:49:39.91 0.3 undecidable manual Pg 274 58.7967 -0.169 67
IV.CERT.HHN. 2009-04-06T09:49:39.39 0.1 undecidable manual Pg 218 55.8996 -0.231 88
IV.VVLD.HHZ. 2009-04-06T09:49:39.49 0.3 undecidable manual Pg 161 56.1993 -0.184 67
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-06T09:49:39.94 0.1 undecidable manual Pg 337 58.6968 -0.11 90
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T09:49:39.65 0.1 undecidable manual Pg 132 55.9995 0.012 92
.CAMP.---. 2009-04-06T09:49:37.36 0.3 undecidable manual Sg 3 20.868 -0.073 73
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T09:49:36.03 0.1 undecidable manual Pg 29 34.9428 -0.362 89
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T09:49:36.40 0.1 undecidable manual Pg 180 36.1416 -0.181 93
.FAGN.HHE. 2009-04-06T09:49:36.71 0.3 undecidable manual Sg 121 17.7711 0.236 71
IV.VCEL.EHZ. 2009-04-06T09:49:36.42 0.1 undecidable manual Pg 82 36.741 -0.252 91
.CAMP.---. 2009-04-06T09:49:34.18 0.1 undecidable manual Pg 3 20.868 0.131 96
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T09:49:34.81 0.1 undecidable manual Pg 249 24.5532 0.082 96
.FAGN.HHE. 2009-04-06T09:49:33.91 0.1 undecidable manual Pg 121 17.7711 0.414 91
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T09:49:32.43 0.1 undecidable manual Sg 30 0.7992 -0.396 94
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T09:49:31.49 0.1 negative manual Pg 30 0.7992 0.099 100
IV.BULG.HHN. 2009-04-06T09:49:24.72 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CMPO.HHE. 2009-04-06T09:48:38.72 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FG5.SHZ. 2009-04-06T09:48:26.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download