Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 06-04-2009 ore 06:17:06 (Italia) in zona: 3 km SE L'Aquila (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: 3 km SE L'Aquila (AQ), il

  • 06-04-2009 04:17:06 (UTC)
  • 06-04-2009 06:17:06 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3340, 13.4260 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
L'Aquila AQ 3 69753 69753
Ocre AQ 7 1167 70920
Fossa AQ 7 721 71641
Lucoli AQ 9 1011 72652
Sant'Eusanio Forconese AQ 10 394 73046
Poggio Picenze AQ 10 1136 74182
Tornimparte AQ 11 3187 77369
Villa Sant'Angelo AQ 12 424 77793
Rocca di Cambio AQ 12 533 78326
San Demetrio ne' Vestini AQ 12 1854 80180
Barisciano AQ 14 1828 82008
Scoppito AQ 15 3727 85735
Fagnano Alto AQ 15 418 86153
Pizzoli AQ 16 4326 90479
Rocca di Mezzo AQ 16 1526 92005
Prata d'Ansidonia AQ 16 496 92501
Barete AQ 18 737 93238
Santo Stefano di Sessanio AQ 18 111 93349
Fontecchio AQ 19 369 93718
San Pio delle Camere AQ 20 661 94379

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
3 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
43 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
63 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
66 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
66 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
69 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
69 Km a E di Terni (111501 abitanti)
90 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
91 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
92 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.2 2009-04-06
04:17:06
42.334 13.426 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 756689
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 04:17:06 ± 0.09
Latitudine 42.3340 ± 0.0054
Longitudine 13.4260 ± 0.0085
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 756689

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 720
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 513
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 246
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 922.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 64
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 35
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.48
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.63042
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 26
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 756689
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:18:31
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.APPI.EHZ. 2009-04-06T04:18:16.37 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.POLC.HHZ. 2009-04-06T04:18:06.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BDI.HHE. 2009-04-06T04:17:56.08 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTRZ.HHN. 2009-04-06T04:17:54.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FNVD.HHN. 2009-04-06T04:17:53.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRB1.HHZ. 2009-04-06T04:17:40.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PESA.HHZ. 2009-04-06T04:17:39.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGAB.HHE. 2009-04-06T04:17:29.21 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.LPEL.HHE. 2009-04-06T04:17:28.55 0.3 undecidable manual Sg 117 69.8745 0.533 61
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-06T04:17:26.29 0.3 undecidable manual Sg 335 60.9945 0.66 59
.INTR.---. 2009-04-06T04:17:24.47 0.6 undecidable manual Sg 132 53.2023 0.921 36
IV.CAFR.HHZ. 2009-04-06T04:17:21.08 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.OFFI.---. 2009-04-06T04:17:20.09 0.3 undecidable manual Pg 18 69.9744 1.148 46
IV.GUAR.HHN. 2009-04-06T04:17:19.82 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T04:17:18.10 0.3 undecidable manual Sg 24 35.1426 -0.645 62
.LPEL.HHE. 2009-04-06T04:17:18.79 0.1 undecidable manual Pg 117 69.8745 -0.147 89
IV.NRCA.HHZ. 2009-04-06T04:17:17.43 0.1 undecidable manual Pg 335 60.9945 -0.13 90
IV.RSM.HHN. 2009-04-06T04:17:17.46 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.VVLD.HHZ. 2009-04-06T04:17:16.11 0.3 undecidable manual Pg 162 54.0015 -0.376 65
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T04:17:16.22 0.6 undecidable manual Sg 254 26.3514 -0.035 49
.CERT.HHZ. 2009-04-06T04:17:16.76 0.1 undecidable manual Pg 221 56.1993 -0.065 92
.INTR.---. 2009-04-06T04:17:16.10 0.1 undecidable manual Pg 132 53.2023 -0.258 89
IV.PARC.HHE. 2009-04-06T04:17:14.90 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
.CAMP.---. 2009-04-06T04:17:14.96 0.3 undecidable manual Sg 356 22.4553 -0.014 74
.PTQR.---. 2009-04-06T04:17:13.31 0.1 undecidable manual Pg 183 34.743 -0.198 93
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T04:17:13.24 0.1 undecidable manual Pg 24 35.1426 -0.343 91
.VCEL.---. 2009-04-06T04:17:13.30 0.1 undecidable manual Pg 79 34.6431 -0.2 93
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T04:17:12.28 0.1 undecidable manual Pg 254 26.3514 0.134 96
.FAGN.---. 2009-04-06T04:17:12.85 0.3 undecidable manual Sg 120 14.9739 0.166 73
.CAMP.---. 2009-04-06T04:17:11.45 0.1 undecidable manual Pg 356 22.4553 0.043 99
.FAGN.---. 2009-04-06T04:17:10.05 0.1 undecidable manual Pg 120 14.9739 -0.034 100
.AQU.---. 2009-04-06T04:17:09.82 0.3 undecidable manual Sg 318 2.997 -0.146 75
.AQU.---. 2009-04-06T04:17:08.68 0.1 positive manual Pg 318 2.997 0.165 99
IV.TRIV.HHN. 2009-04-06T04:17:08.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PARC.HHE. 2009-04-06T04:17:03.03 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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