Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 10-06-1988 ore 23:35:47 (UTC) in zona: 4 km N Macchiagodena (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km N Macchiagodena (IS), il

  • 10-06-1988 23:35:47 (UTC)
  • 11-06-1988 01:35:47 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5920, 14.4030 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Macchiagodena IS 4 1854 1854
Frosolone IS 4 3170 5024
Santa Maria del Molise IS 5 665 5689
Castelpetroso IS 6 1680 7369
Sant'Elena Sannita IS 6 275 7644
Carpinone IS 7 1157 8801
Cantalupo nel Sannio IS 8 739 9540
Sessano del Molise IS 8 727 10267
Civitanova del Sannio IS 9 945 11212
Molise CB 9 167 11379
Duronia CB 9 405 11784
Spinete CB 9 1320 13104
Chiauci IS 10 233 13337
Pesche IS 10 1661 14998
Pettoranello del Molise IS 11 460 15458
Casalciprano CB 11 564 16022
San Massimo CB 11 855 16877
Pescolanciano IS 11 855 17732
Torella del Sannio CB 11 795 18527
Roccamandolfi IS 12 938 19465
Castelpizzuto IS 12 155 19620
Colle d'Anchise CB 13 807 20427
Bojano CB 13 8058 28485
Bagnoli del Trigno IS 14 735 29220
Castropignano CB 14 947 30167
Busso CB 14 1273 31440
Pietracupa CB 14 215 31655
Miranda IS 14 1047 32702
Isernia IS 15 21842 54544
Fossalto CB 15 1345 55889
Baranello CB 15 2673 58562
Longano IS 15 690 59252
Oratino CB 15 1641 60893
Sant'Agapito IS 16 1496 62389
Carovilli IS 16 1359 63748
San Polo Matese CB 17 470 64218
Pietrabbondante IS 18 759 64977
Campochiaro CB 18 646 65623
Roccasicura IS 19 550 66173
Vinchiaturo CB 19 3324 69497
Salcito CB 20 683 70180
Castelverrino IS 20 115 70295
Macchia d'Isernia IS 20 1035 71330
Letino CE 20 712 72042

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
58 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
60 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
71 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
75 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
76 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
77 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
79 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
82 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
82 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
85 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a N di Portici (55274 abitanti)
87 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
87 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
90 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
94 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
96 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
98 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
100 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1988-06-10
23:35:47
41.592 14.403 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 71519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-06-10 23:35:47 ± 0.248
Latitudine 41.5920 ± 0.0155
Longitudine 14.4030 ± 0.0273
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 71519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2854.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 88
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01352
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 71519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:07:43
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOR.Z. 1988-06-10T23:36:21.10 10.0 undecidable manual SG 182 1.0101 -1.41 0.1
--.MNS.Z. 1988-06-10T23:36:15.50 10.0 undecidable manual PN 302 1.4985 0.69 0.6
--.SGO.Z. 1988-06-10T23:36:11.50 10.0 undecidable manual PN 146 1.2321 0.38 1
--.FG2.Z. 1988-06-10T23:36:09.30 10.0 undecidable manual SG 69 0.5994 -0.17 0.6
--.TR9.Z. 1988-06-10T23:36:07.00 10.0 undecidable manual PG? 131 0.8214 2.58 0
--.SOR.Z. 1988-06-10T23:36:06.90 10.0 undecidable manual PG 182 1.0101 -0.94 0.6
--.SDI.Z. 1988-06-10T23:36:04.61 10.0 undecidable manual SG 285 0.444 -0.18 0.6
--.FG2.Z. 1988-06-10T23:35:59.58 10.0 undecidable manual PG 69 0.5994 -0.73 1
--.MSC.Z. 1988-06-10T23:35:59.30 10.0 undecidable manual PG 219 0.5106 0.65 1.1
--.RFI.Z. 1988-06-10T23:35:57.79 10.0 undecidable manual PG 227 0.4218 0.75 1
--.SGG.Z. 1988-06-10T23:35:56.70 10.0 undecidable manual SG 185 0.1998 0.5 0.8
--.SDI.Z. 1988-06-10T23:35:56.65 10.0 undecidable manual PG 285 0.444 -0.96 0.7
--.SGG.Z. 1988-06-10T23:35:52.30 10.0 negative manual PG 185 0.1998 -0.35 2.9
--.DUI.Z. 1988-06-10T23:35:51.96 10.0 undecidable manual SG 31 0.0666 0.04 0.7
--.DUI.Z. 1988-06-10T23:35:50.26 10.0 negative manual PG 31 0.0666 0.08 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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