Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 10-03-2009 ore 01:52:54 (Italia) in zona: 3 km W Campobasso (CB)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km W Campobasso (CB), il

  • 10-03-2009 00:52:54 (UTC)
  • 10-03-2009 01:52:54 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5650, 14.6270 ad una profondità di 19 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Campobasso CB 3 49431 49431
Oratino CB 4 1641 51072
Ferrazzano CB 5 3344 54416
Busso CB 5 1273 55689
Ripalimosani CB 6 3114 58803
Mirabello Sannitico CB 7 2180 60983
Baranello CB 7 2673 63656
Castropignano CB 8 947 64603
Casalciprano CB 8 564 65167
Vinchiaturo CB 9 3324 68491
Matrice CB 9 1115 69606
Montagano CB 10 1086 70692
Campodipietra CB 10 2570 73262
San Giovanni in Galdo CB 11 580 73842
Colle d'Anchise CB 11 807 74649
Gildone CB 11 809 75458
Toro CB 12 1391 76849
Spinete CB 12 1320 78169
San Giuliano del Sannio CB 12 1029 79198
Torella del Sannio CB 12 795 79993
Cercepiccola CB 12 681 80674
Limosano CB 13 768 81442
Sant'Elena Sannita IS 13 275 81717
Molise CB 13 167 81884
Fossalto CB 14 1345 83229
Cercemaggiore CB 14 3777 87006
Campolieto CB 14 839 87845
Sant'Angelo Limosano CB 14 352 88197
Jelsi CB 15 1781 89978
Frosolone IS 15 3170 93148
Petrella Tifernina CB 15 1170 94318
Bojano CB 16 8058 102376
Pietracupa CB 16 215 102591
Guardiaregia CB 16 801 103392
San Polo Matese CB 16 470 103862
Monacilioni CB 16 523 104385
Campochiaro CB 16 646 105031
San Biase CB 17 189 105220
Duronia CB 17 405 105625
Sepino CB 18 1964 107589
Castellino del Biferno CB 18 545 108134
Macchiagodena IS 18 1854 109988
Lucito CB 19 696 110684
Riccia CB 20 5262 115946
San Massimo CB 20 855 116801

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
60 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
64 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
72 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
74 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
75 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
77 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
78 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
79 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
83 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
85 Km a N di Portici (55274 abitanti)
87 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
87 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
89 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
91 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
92 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
95 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
96 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
97 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
99 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.3
ML 2.6
2009-03-10
00:52:54
41.565 14.627 19 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 749329
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-03-10 00:52:54 ± 0.1
Latitudine 41.5650 ± 0.0063
Longitudine 14.6270 ± 0.0096
Profondità (km) 19 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 749329

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 745
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 523
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 63
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1063.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 55
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 40
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.88134
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 30
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 749329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:10:07

Md:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 749329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:10:07
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.NRCA.SHZ. 2009-03-10T00:53:26.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.FIVI.HLN. 2009-03-10T00:53:21.62 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.INTR.HHZ. 2009-03-10T00:53:17.91 0.6 undecidable manual Sg 310 77.6667 0.419 41
IV.PTQR.SHZ. 2009-03-10T00:53:16.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHZ. 2009-03-10T00:53:13.93 0.6 undecidable manual Sg 326 64.8906 -0.18 46
IV.CSSN.SHZ. 2009-03-10T00:53:12.89 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MCRV.HHN. 2009-03-10T00:53:11.61 0.3 undecidable manual Pg 152 97.8243 0.871 53
IV.SGO.SHZ. 2009-03-10T00:53:10.03 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGRT.HHE. 2009-03-10T00:53:10.57 0.3 undecidable manual Pg 77 94.9383 0.277 64
IV.MSC.EHZ. 2009-03-10T00:53:09.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FRES.HHN. 2009-03-10T00:53:08.80 0.6 undecidable manual Sg 4 45.5211 -0.223 47
IV.VVLD.HHZ. 2009-03-10T00:53:08.83 0.3 undecidable manual Pg 292 89.7435 -0.668 58
IV.RFI.SHZ. 2009-03-10T00:53:08.39 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PSB1.HHZ. 2009-03-10T00:53:08.09 0.6 undecidable manual Sg 158 40.8258 0.278 47
IV.NL9.EHZ. 2009-03-10T00:53:08.89 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RNI2.HHZ. 2009-03-10T00:53:08.58 0.6 undecidable manual Sg 292 42.2244 0.4 44
IV.POFI.HHE. 2009-03-10T00:53:07.44 0.3 undecidable manual Pg 283 77.7666 -0.217 66
IV.INTR.HHZ. 2009-03-10T00:53:07.09 0.1 undecidable manual Pg 310 77.6667 -0.554 82
IV.CAFR.HHN. 2009-03-10T00:53:07.22 0.1 undecidable manual Pg 343 77.0673 -0.335 86
IV.SDI.SHZ. 2009-03-10T00:53:06.23 0.3 undecidable manual Pg 284 69.5748 -0.18 68
IV.LPEL.HHZ. 2009-03-10T00:53:05.27 0.1 undecidable manual Pg 326 64.8906 -0.422 87
IV.MIDA.HHZ. 2009-03-10T00:53:05.99 0.6 undecidable manual Sg 286 32.1456 0.4 45
IV.FG5.SHZ. 2009-03-10T00:53:05.44 0.1 undecidable manual Pg 120 61.7937 0.213 92
IV.MRB1.HHZ. 2009-03-10T00:53:04.47 0.1 undecidable manual Pg 150 56.6988 0.026 94
IV.TRIV.HHZ. 2009-03-10T00:53:04.42 0.1 undecidable manual Sg 344 23.2545 0.969 73
IV.PTRJ.HHZ. 2009-03-10T00:53:03.67 0.6 undecidable manual Sg 200 23.6541 0.125 50
IV.FG2.SHZ. 2009-03-10T00:53:03.73 0.3 undecidable manual Pg 59 51.6039 0.048 72
IV.CERA.HHE. 2009-03-10T00:53:03.51 0.3 undecidable manual Pg 274 50.616 -0.021 72
IV.SACR.HHZ. 2009-03-10T00:53:02.59 0.3 undecidable manual Sg 161 19.6692 -0.045 74
IV.PSB1.HHZ. 2009-03-10T00:53:02.07 0.1 undecidable manual Pg 158 40.8258 0.014 97
IV.RNI2.HHZ. 2009-03-10T00:53:02.40 0.1 undecidable manual Pg 292 42.2244 0.131 95
IV.FRES.HHN. 2009-03-10T00:53:02.57 0.1 undecidable manual Pg 4 45.5211 -0.185 94
IV.VAGA.HHZ. 2009-03-10T00:53:01.84 0.1 undecidable manual Pg 243 36.6411 0.41 91
IV.MIDA.HHZ. 2009-03-10T00:53:00.77 0.1 undecidable manual Pg 286 32.1456 -0.003 99
IV.SACR.HHZ. 2009-03-10T00:52:59.04 0.1 undecidable manual Pg 161 19.6692 -0.027 100
IV.PTRJ.HHZ. 2009-03-10T00:52:59.56 0.1 undecidable manual Pg 200 23.6541 -0.032 100
IV.BSSO.HHZ. 2009-03-10T00:52:59.58 0.3 undecidable manual Sg 233 3.3966 -0.569 68
IV.TRIV.HHZ. 2009-03-10T00:52:59.76 0.1 undecidable manual Pg 344 23.2545 0.222 96
IV.BSSO.HHZ. 2009-03-10T00:52:57.29 0.1 undecidable manual Pg 233 3.3966 -0.342 97
IV.CRAC.EHN. 2009-03-10T00:52:34.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download