Terremoto di magnitudo ML 3.4 del 27-02-2009 ore 15:06:39 (UTC) in zona: Mar Ionio Meridionale (MARE)

Un terremoto di magnitudo ML 3.4 è avvenuto nella zona: Mar Ionio Meridionale (MARE), il

  • 27-02-2009 15:06:39 (UTC)
  • 27-02-2009 16:06:39 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.5500, 16.5550 ad una profondità di 38 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

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Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Nessun comune italiano entro 100 km dall'epicentro con almeno 50000 abitanti.

Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.4 2009-02-27
15:06:39
37.55 16.555 38 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 746789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-02-27 15:06:39 ± 0.1
Latitudine 37.5500 ± 0.0045
Longitudine 16.5550 ± 0.0045
Profondità (km) 38 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 746789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 619
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 238
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 144
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 640.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 176
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 57
Numero di fasi 50
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.93
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 4.24840
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 44
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 37
Parametri della magnitudo

ML:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 746789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:07:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MSAG.HHN. 2009-02-27T15:07:40.38 0.3 undecidable manual Pg 353 464.979 -1.337 11
IV.SGRT.HHZ. 2009-02-27T15:07:40.96 0.3 undecidable manual Pg 352 471.5724 -1.589 9
IV.RGNG.SHZ. 2009-02-27T15:07:40.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SCHR.EHN. 2009-02-27T15:07:37.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RESU.HHE. 2009-02-27T15:07:33.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRVN.HHZ. 2009-02-27T15:07:31.23 0.3 undecidable manual Pg 356 390.7089 -1.253 13
IV.RAFF.HHZ. 2009-02-27T15:07:31.17 0.6 undecidable manual Sg 260 196.6587 1.868 15
IV.AMUR.HHN. 2009-02-27T15:07:28.80 0.3 undecidable manual Pg 1 372.4494 -1.41 12
HL.KEK.BHZ. 2009-02-27T15:07:28.48 0.3 undecidable manual Pg 48 369.5523 -1.375 12
IV.NOCI.HHZ. 2009-02-27T15:07:27.03 0.1 undecidable manual Pg 7 361.9599 -1.866 11
GE.MATE.HHZ. 2009-02-27T15:07:25.33 0.3 undecidable manual Pg 2 344.0001 -1.35 13
IV.CMPR.HHE. 2009-02-27T15:07:24.05 0.6 undecidable manual Pg 341 325.5297 -0.322 13
IV.HMDC.BHZ. 2009-02-27T15:07:23.99 0.3 undecidable manual Sg 248 169.5969 0.505 55
IV.CRAC.EHE. 2009-02-27T15:07:23.23 0.3 undecidable manual Pg 358 312.4539 0.493 20
IV.HVZN.BHZ. 2009-02-27T15:07:23.10 1.0 undecidable manual Sg 256 167.3103 0.111 20
IV.SCTE.HHZ. 2009-02-27T15:07:22.76 0.1 undecidable manual Pg 30 325.0302 -1.542 15
IV.VVLD.HHE. 2009-02-27T15:07:20.75 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SIRI.HHE. 2009-02-27T15:07:20.23 0.3 undecidable manual Pg 349 297.9795 -0.708 18
MN.WDD.HHZ. 2009-02-27T15:07:18.58 0.3 undecidable manual Pg 224 262.1376 2.093 13
IV.HAVL.BHZ. 2009-02-27T15:07:17.59 0.6 undecidable manual Sg 243 142.4463 -0.04 45
IV.MILZ.HHZ. 2009-02-27T15:07:17.79 1.0 undecidable manual Sg 305 140.748 0.523 20
IV.GIB.EHZ. 2009-02-27T15:07:16.21 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.BHZ. 2009-02-27T15:07:15.83 0.6 undecidable manual Sg 252 137.6622 -0.768 37
IV.HCRL.BHN. 2009-02-27T15:07:15.66 0.6 undecidable manual Sg 258 137.3625 -0.87 36
I1.HAGA.BHZ. 2009-02-27T15:07:13.00 0.3 undecidable manual Sg 257 126.7731 -1.251 46
IV.MMME.BHZ. 2009-02-27T15:07:12.50 0.6 undecidable manual Sg 291 121.8891 -0.688 40
IV.PIPA.HHZ. 2009-02-27T15:07:11.13 0.1 undecidable manual Pg 6 215.8173 0.405 59
IV.AGST.EHE. 2009-02-27T15:07:11.89 0.6 undecidable manual Sg 255 121.4895 -1.21 32
I1.IACL.BHN. 2009-02-27T15:07:11.52 0.6 undecidable manual Pg 300 221.0121 0.159 30
IV.RAFF.HHZ. 2009-02-27T15:07:09.13 0.1 positive manual Pg 260 196.6587 0.798 57
IV.IFIL.BHE. 2009-02-27T15:07:09.52 0.6 undecidable manual Pg 304 206.3379 -0.013 33
IV.PLAC.HHN. 2009-02-27T15:07:08.09 0.6 undecidable manual Sg 354 100.3218 -0.447 44
IV.CARO.HHE. 2009-02-27T15:07:07.96 0.3 undecidable manual Pg 351 191.2641 0.298 52
IV.MTTG.HHE. 2009-02-27T15:07:07.10 0.6 undecidable manual Sg 304 90.243 0.726 42
MN.TIP.HHE. 2009-02-27T15:07:06.48 0.3 undecidable manual Pg 6 181.5849 0.019 57
IV.MNO.SHE. 2009-02-27T15:07:06.37 0.3 undecidable manual Pg 285 168.5091 1.536 34
IV.GALF.HHZ. 2009-02-27T15:07:06.86 0.1 undecidable manual Pg 276 175.5909 1.147 55
IV.HMDC.BHZ. 2009-02-27T15:07:05.33 0.1 positive manual Pg 248 169.5969 0.357 76
IV.HVZN.BHZ. 2009-02-27T15:07:04.95 0.1 undecidable manual Pg 256 167.3103 0.263 79
IV.SERS.HHZ. 2009-02-27T15:07:04.30 0.1 undecidable manual Pg 4 165.2124 -0.124 80
IV.IVPL.BHZ. 2009-02-27T15:07:04.48 0.3 undecidable manual Pg 304 165.4122 0.031 62
IV.GRI.EHZ. 2009-02-27T15:07:04.46 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MILZ.HHZ. 2009-02-27T15:07:01.90 0.3 undecidable manual Pg 305 140.748 0.518 62
IV.ORI.EHN. 2009-02-27T15:07:01.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.EHZ. 2009-02-27T15:07:01.50 0.6 undecidable manual Sg 323 72.7716 -1.104 36
IV.HAVL.BHZ. 2009-02-27T15:07:01.79 0.1 positive manual Pg 243 142.4463 0.198 88
IV.HCRL.BHN. 2009-02-27T15:07:01.05 0.1 positive manual Pg 258 137.3625 0.095 91
IV.JOPP.HHZ. 2009-02-27T15:07:00.13 0.1 undecidable manual Pg 334 130.9689 -0.033 92
IV.SSY.BHZ. 2009-02-27T15:07:00.88 0.1 positive manual Pg 252 137.6622 -0.115 89
I1.HAGA.BHZ. 2009-02-27T15:06:59.47 0.1 positive manual Pg 257 126.7731 -0.171 90
IV.MSRU.BHZ. 2009-02-27T15:06:59.53 0.3 undecidable manual Pg 311 121.0899 0.602 63
IV.MMME.BHZ. 2009-02-27T15:06:59.45 0.1 undecidable manual Pg 291 121.8891 0.423 87
IV.AGST.EHE. 2009-02-27T15:06:58.80 0.1 positive manual Pg 255 121.4895 -0.175 91
IV.PLAC.HHN. 2009-02-27T15:06:56.05 0.1 undecidable manual Pg 354 100.3218 -0.29 92
IV.MTTG.HHE. 2009-02-27T15:06:55.55 0.3 undecidable manual Pg 304 90.243 0.458 70
IV.SOI.EHZ. 2009-02-27T15:06:52.68 0.1 undecidable manual Pg 323 72.7716 -0.236 99
IV.MPAZ.BHZ. 2009-02-27T15:06:51.78 0.1 undecidable manual Pg 313 65.6898 -0.251 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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