Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 01-06-1988 ore 22:32:44 (UTC) in zona: 5 km W Frosolone (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 5 km W Frosolone (IS), il

  • 01-06-1988 22:32:44 (UTC)
  • 02-06-1988 00:32:44 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6200, 14.3970 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Frosolone IS 5 3170 3170
Civitanova del Sannio IS 6 945 4115
Sessano del Molise IS 6 727 4842
Chiauci IS 7 233 5075
Macchiagodena IS 7 1854 6929
Carpinone IS 7 1157 8086
Duronia CB 7 405 8491
Santa Maria del Molise IS 8 665 9156
Sant'Elena Sannita IS 8 275 9431
Castelpetroso IS 8 1680 11111
Molise CB 8 167 11278
Pescolanciano IS 8 855 12133
Pesche IS 10 1661 13794
Torella del Sannio CB 11 795 14589
Cantalupo nel Sannio IS 11 739 15328
Bagnoli del Trigno IS 11 735 16063
Pettoranello del Molise IS 11 460 16523
Spinete CB 11 1320 17843
Casalciprano CB 12 564 18407
Pietracupa CB 13 215 18622
Miranda IS 13 1047 19669
Carovilli IS 14 1359 21028
Castropignano CB 14 947 21975
Fossalto CB 14 1345 23320
Castelpizzuto IS 14 155 23475
San Massimo CB 14 855 24330
Pietrabbondante IS 14 759 25089
Roccamandolfi IS 15 938 26027
Isernia IS 15 21842 47869
Busso CB 16 1273 49142
Colle d'Anchise CB 16 807 49949
Oratino CB 16 1641 51590
Roccasicura IS 16 550 52140
Bojano CB 16 8058 60198
Longano IS 17 690 60888
Castelverrino IS 17 115 61003
Sant'Agapito IS 17 1496 62499
Baranello CB 17 2673 65172
Salcito CB 17 683 65855
Poggio Sannita IS 18 702 66557
Sant'Angelo Limosano CB 19 352 66909
San Biase CB 19 189 67098
San Polo Matese CB 20 470 67568
Forlì del Sannio IS 20 675 68243
Limosano CB 20 768 69011

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
61 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
63 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
74 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
75 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
78 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
79 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
80 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
82 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
82 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
84 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
85 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
88 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
89 Km a N di Portici (55274 abitanti)
90 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
90 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
93 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
95 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
97 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
98 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.7
1988-06-01
22:32:44
41.62 14.397 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 70669
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-06-01 22:32:44 ± 0.251
Latitudine 41.6200 ± 0.0221
Longitudine 14.3970 ± 0.0201
Profondità (km) 11 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 70669

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2975.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 127
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00049
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01133
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 70669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:06:54

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 70669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BSS.Z. 1988-06-01T22:33:17.81 10.0 undecidable manual SG 159 0.8991 1.94 0
--.SGO.Z. 1988-06-01T22:33:08.59 10.0 undecidable manual PN 146 1.2543 0.44 0.7
--.FG2.Z. 1988-06-01T22:33:06.42 10.0 undecidable manual SG 71 0.5883 0.34 0.5
--.SOR.Z. 1988-06-01T22:33:04.50 10.0 undecidable manual PN 182 1.0323 -0.58 0.7
--.BSS.Z. 1988-06-01T22:33:03.40 10.0 undecidable manual PG 159 0.8991 0.24 1.1
--.SDI.Z. 1988-06-01T22:33:01.80 10.0 undecidable manual SG 281 0.444 0.57 0.4
--.TR9.Z. 1988-06-01T22:33:01.10 10.0 undecidable manual PG 132 0.8436 -0.66 0.7
--.FG2.Z. 1988-06-01T22:32:57.27 10.0 undecidable manual PG 71 0.5883 0.13 1.4
--.MSC.Z. 1988-06-01T22:32:56.40 10.0 undecidable manual PG 216 0.5328 0.46 1.1
--.SDI.Z. 1988-06-01T22:32:54.20 10.0 undecidable manual PG 281 0.444 -0.32 1.3
--.RFI.Z. 1988-06-01T22:32:54.82 10.0 undecidable manual PG 224 0.444 0.54 1
--.SGG.Z. 1988-06-01T22:32:49.60 10.0 positive manual PG 183 0.222 -0.78 1.2
--.DUI.Z. 1988-06-01T22:32:47.57 10.0 positive manual PG 49 0.0555 0.05 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download